Il ricorso a spiegazioni basate sulle mutazioni genetiche casuali ha reso fallimentare le ricerche sul cancro?

Traduzione di un articolo, “Beyond the Somatic Mutation Theory of Cancer“,  del Dr. Jason Fung, nefrologo con interessi nel controllo del peso e del diabete.
“Il problema non muore tanto con lo sviluppo di nuove idee, ma nel fuggire da quelle vecchie” John Maynard Keynes.
Dal 2009, fu chiaro che la teoria delle mutazioni somatiche (SMT) – che il cancro sia semplicemente una collezione casuale di mutazioni genetiche – stesse portando esattamente da nessuna parte. Miliardi di dollari di ricerca e decadi di lavoro non produssero nessun trattamento virtualmente utile. Così, con una mossa insolitamente aperta mentalmente e perspicace, il governo decise di fare qualcosa di veramente molto intelligente. Chiese aiuto.
Ma dove andare a chiedere tale aiuto? L’Istituto Nazionale del Cancro (NCI) stava già dando miliardi di dollari di ricerca ai biologi del cancro, ricercatori del cancro, genetisti, fisiologi, dottori eccetera. No, in un raro momento di chiarezza, l’NCI decise che al fine di pensare “fuori dagli schemi” avete bisogno di persone che professionalmente vivono fuori dagli schemi del cancro. I ricercatori e i dottori del cancro stavano da troppo dentro gli schemi, non potevano guardare oltre.
Invece, l’NCI fondò 12 Centri di Fisica della Scienza Oncologica con 15 milioni di $ ciascuno per indagare a fondo la questione delle origini del cancro e dei trattamenti, portando i fisici in tale quadro e non sempre e solo gli stessi biologi/ricercatori/dottori. Invece di chiedere le stesse vecchie domande e ottenere le stesse vecchie risposte, i fisici avrebbero avuto una prospettiva interamente nuova sul cancro, e forse questo avrebbe aiutato a muovere la ricerca sul cancro verso una nuova e più produttiva direzione.
Larry Nagar, il direttore del programma NCI per questa iniziativa disse astutamente “noi vogliamo veramente che siano i fisici a porre le domande”, le quali “varieranno molto da quelle poste dai biologi. Un fisico potrebbe chiedere…’qual è l’energia richiesta da una cellula tumorale per fare metastasi?…Quali sono le forze richieste da una cellula tumorale per muoversi? Si spera che questo faccia luce sul come il cancro si sviluppi come malattia”.
Il Dr. Paul Davies era allora un professore di fisica dell’Università dell’Arizona. Egli non aveva mai trattato il cancro prima di questo nuovo incarico. Egli ammise che prima di ricevere la convocazione dal NCI, non avesse “nessuna conoscenza precedente sul cancro”, così aveva la libertà di porre alcune domande di base. Egli scrisse “ciò che [visto]dall’esterno mi colpisce è che qualcosa di così pervasivo e testardo come il cancro deve essere una parte profonda della storia della vita stessa. È abbastanza sicuro che il cancro si trova in quasi tutti gli organismi multicellulari, suggerendo che le sue origini si estendono indietro di centinaia di milioni di anni.”
Questo è molto profondo e sembra ovvio ad un outsider, ma potrebbe non esserlo per un addetto ai lavori con la sua “maledizione della conoscenza”[la “curse of knoledge” è l’errore per cui, nel parlare ad una persona, si assume inconsapevolmente che quest’ultima possieda lo stesso bagaglio di conoscenze]. Quasi tutti gli organismi multicellulari noti sviluppano cancri. Quasi ogni cellula conosciuta nel corpo (mammella, polmone, testicoli ecc.) può diventare cancerosa. Le origini del cancro non giacciono in alcune mutazioni casuali che rendono tutte queste cellule frenetiche. Le origini del cancro devono giacere nelle origini della vita stessa.
Gli oncologi tendono a vedere il cancro come una certa specie di errore genetico. Qualche mutazione fa impazzire le cellule e diventano cancro. Ma per i dottori Davies e Lineweaver, rispettivamente un cosmologo e un astro-biologo, il comportamento delle cellule del cancro è tutto tranne che frenetico. Non del tutto. È un metodo altamente organizzato e sistemico di sopravvivenza. Non è un caso che il cancro sopravviva a tutto ciò che il corpo gli lancia contro. Non è una collezione casuale di mutazioni genetiche. Sviluppare così quegli attributi specifici è probabile quanto lanciare una pila di mattoni nell’aria e farli atterrare esattamente come una casa. Considerando il massiccio dispiegamento di armi del corpo per uccidere le cellule cancerose, è impossibile che il cancro sopravviva solo come un bizzarro incidente. Un bizzarro incidente che avviene in ogni cellula del corpo, in ogni organismo esistente noto? Se qualcosa sembra “stupida” ma funziona (sopravvive), allora per definizione non è stupida. Tuttavia i ricercatori e i dottori hanno entrambi trattato il cancro come una sorta di collezione casuale di stupidi errori genetici. No, c’era una stupidità in corso ma non era del cancro.
Un altro grande beneficio dell’introdurre degli outsider, specialmente i fisici, è che essi portano un atteggiamento fondamentalmente diverso al problema del cancro. I dottori e i medici vogliono sempre “prove” per provare che qualcosa sia vero. Per esempio, se il cancro è dovuto al fumo, allora dobbiamo spendere decadi e milioni di dollari per provare che il fumo causi il cancro. Ogni tratto lungo la strada della verità è lastricato di battibecchi e di pretese di “vedere le prove”.
È giusto, ma non è il modo in cui la maggioranza delle scienze fisiche lavora. In fisica teorica, voi avete una teoria, come le tre leggi di Newton. Quando trovate un’anomalia, come la dualità onda-particella della luce, allora dovete costruire una teoria diversa per spiegarla. Potreste essere in grado oppure no di provare l’esistenza, per dire, delle onde gravitazionali di Einstein in quel momento. Ma se la teoria spiega i fatti noti e le scoperte anomale meglio della teoria originale, allora essa la soppianta. Così, Einstein fu in grado di sostenere le sue teorie della relatività molto prima che fossero realmente provate.
La fisica accoglie le anomalie, perché capisce che è solo spiegando queste anomalie che la scienza va avanti. Il grande fisico americano Richard Feynman disse “la cosa che non quadra è la cosa che è più interessante; la parte che non si accorda con quello che ci aspettiamo”. La medicina, d’altra parte, rigetta le nuove teorie come una reginetta di ballo respinge i pretendenti con i brufoli. Se “l’Uomo” dice che le calorie causano l’obesità, allora tutte le altre teorie vengono messe in discussione. Se “l’Uomo” dice che il cancro è causato da mutazioni genetiche, allora tutte le altre teorie potrebbero applicarsi altrove. Essi chiamano questo processo “peer-review” e lo glorificano come una religione.
Galileo, per esempio, non era un fan della peer review della chiesa. In fisica, la vostra teoria è buona solo se spiega le osservazioni note. In medicina, la vostra teoria è buona solo se piace anche a tutti gli altri. Questo spiega il rapido ritmo del progresso nelle scienze fisiche e il ritmo glaciale della ricerca medica.
Nella ricerca medica, possiamo avere l’ipotesi che il grasso alimentare causi le malattie cardiache. Questo succedeva negli anni ’70. Ora siamo nel 2018, circa 48 anni dopo e stiamo ancora discutendo la stessa identica questione. Io lavoro in nefrologia (malattie dei reni) e sto ancora prescrivendo le stesse medicine e facendo le stesse dialisi di quando andavo alla scuola di medicina 20 anni fa.
Questo era lo scopo preciso dell’introdurre un nuovo punto di vista. La fisica si muove a passi da gigante. A quanti, se preferite. Una singola teoria corretta, come la relatività di Einstein o i quanti di Neils Bohr sposta l’intero campo ad un’incredibile distanza. La scienza medica, al contrario faticosamente prova a muovere un singolo passo alla volta e prova a cerca di accontentare tutti gli scienziati in carica attraverso il noioso e stentoso processo di peer review e cercando dolorosamente di provare ogni singolo passo lungo il viaggio sotto la dittatura della Evidence Based Medicine. Nel campo della medicina dell’obesità, noi discutiamo ancora incessantemente sulla calorie, 100 anni dopo in cui ciò si sarebbe dovuto essere risolto. Noi discutiamo ancora su “dovremmo mangiare 3 pasti al giorno o 1 o 6?”. Dove i fisici si spostano alla velocità della luce, la medicina sposta un piede, facendo due passi avanti e uno indietro.
Anche dentro la medicina, la ricerca sul cancro è un disastro. Anche se la medicina si muove lentamente, ci sono occasionali passi avanti. Così, per le malattie cardiache, avete nuove procedure, nuove tecnologie (pacemaker ecc.), nuove medicine e i tassi di mortalità per le malattie cardiache, ictus e polmonite sono tutti calati significativamente negli ultimi 60 anni. E per il cancro? Non molto. Nonostante il mondo della tecnologia si muova su un treno proiettile MagLev e il mondo della medicina si muova a passo d’uomo, il cancro rimane fermo. Questo, malgrado miliardi di dollari di ricerca ogni anno, più “maratone per il cancro” di quanto ne potreste contare, più nastri rosa, più storie strappalacrime sui mass media. Nessuno vuole ascoltare la verità, ma è questa. Il progresso sul cancro fa schifo. Fa veramente ma veramente schifo.