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mercoledì 12 agosto 2020

Tutto chiarissimo

 

Tutto chiarissimo

Coronavirus, Renzi: “Il vaccino dovrà essere obbligatorio”

Se si arriverà al vaccino, per me è scontato che dovrà essere assolutamente obbligatorio. Lo ha affermato il leader di Italia Viva Matteo Renzi, aggiungendo: “I vaccini non sono un optional: se ci sarà un vaccino riconosciuto dovrà essere obbligatorio. Altrimenti che senso ha?”.  tgcom24.mediaset.it

Il crescendo polpottiano

di Barbara  Tampieri 2017

Chissà se gli americani, noti per delegare i propri interessi a chi si rivela sempre la biscia che si rivolta al ciarlatano, stanno capendo che aver affidato un paese strategico come l’Italia a ciò che restava del comunismo, la componente trotzkista internazionalista tanto cara ai neocon, ripassata nella padella globalista, è stata proprio una cattiva pensata.
Finchè hanno tenuto in piedi il teatrino della democrazia posticcia e la finta alternanza con il centrodestra di Berlusconi, con la pantomima dei governi di sinistra che evitavano di danneggiare Berlusconi e i governi Berlusconi che avevano bisogno della sinistra per non danneggiare gli interessi del cavaliere, tutto è sembrato funzionare. Male ma funzionava. Si poteva ancora addirittura votare.
Dopo il golpe del 2011 con il licenziamento in tronco manu judici di Berlusconi e il via libera dato ai sicari della UE e nonostante l’introduzione della figura del gatekeeper in seconda (il M5S) con mansioni di controllo sulla ditta appaltatice (PD) della demolizione controllata di ciò che restava della sovranità italiana, le cose sono andate precipitando.
Una volta raggiunto il tanto agognato potere politico – promesso fin dai tempi dell’immunità dalle inchieste di Mani Pulite -, dopo aver conquistato quello giudiziario ed aver occupato il sistema mediatico e culturale, la vecchia anima liberticida del partitaccio rosso si è ringalluzzita e ora, più che a Berlinguer, sembra impegnata in un avvitamento polpottiano.
Perché, davvero, cercando all’indietro nella storia, l’unico regime  che mi viene in mente che abbia tentato altrettanto scientificamente di annientare il proprio popolo è il regime dei Khmer Rouge cambogiani.
Non siamo (ancora) ai killing fields ma ogni atto di questo governo sembra votato al nostro annientamento. Facciamo un elenco delle sue infamie, che potete anche ampliare con i vostri contributi, in caso mi dimenticassi qualcosa?
* la distruzione del tessuto economico e della domanda interna;
* La strage delle PMI;
* La svendita delle migliori imprese, inclusi gli asset strategici, a interessi economici stranieri;
* La cessione gratuita e incomprensibile perfino di tratti di mare alla Francia;
* La tassazione vessatoria e dissennata nei confronti di chi in Italia produce;
* Il clima da leggi razziali che non fa mistero di voler privilegiare in futuro, su base razziale, appunto, i cosiddetti “nuovi italiani”, inclusi soprattutto i clandestini senza alcun diritto di rimanere sul territorio;
* La scientifica opera di agevolazione dell’invasione del territorio da parte di individui sconosciuti, inclusi quelli potenzialmente pericolosi, che comporta inevitabilmente:
* la messa in pericolo dell’incolumità fisica e psicologica dei propri cittadini;
* la volontà di imporre l’assoggettamento degli italiani alle richieste degli stranieri, come nel caso dei “corsi di arabo per i bambini italiani”;
* l’indifferenza nei confronti del disagio dei cittadini ed anzi, la loro stigmatizzazione come fascisti, xenofobi e razzisti;
* l’introduzione di leggi (come quella dei dieci vaccini obbligatori) che violano quelle parti della Costituzione che sanciscono il divieto del trattamento sanitario obbligatorio in assenza di situazioni particolari di emergenza;
* come contraltare, l’importazione senza controllo di individui provenienti da regioni del mondo dove sono endemiche malattie come malaria, AIDS, meningite, ecc;
* l’abbandono sociale sistematico di anziani, disabili e famiglie italiane in difficoltà;
* la distrazione di fondi provenienti dal lavoro italiano a favore del mantenimento di clandestini;
* la progressiva distruzione del welfare costruito sui contributi da lavoro dei cittadini italiani;
* la vendita, in dobloni sonanti, dei dati sensibili sanitari di milioni di italiani a multinazionali quali IBM e Glaxo per scopi non dichiarati;
* la volontà di introdurre prossimamente l’obbligo delle vaccinazioni anche per gli adulti, ulteriore atto incostituzionale di violazione della libertà di scelta e di integrità del proprio corpo;
* leggi che limitano la libertà di espressione, che violano la privacy individuale e introducono un regime di controllo poliziesco da polizia politica;
* l’insofferenza crescente nei confronti dell’inviolabilità della proprietà privata;
* la gestione della cosa pubblica affidata a persone non solo platealmente incompetenti ma ostentatamente prevenute nei confronti dei propri connazionali, tali da poter essere considerati veri e propri nemici interni;
* il collaborazionismo assurto a valore morale;
* lo stigma del razzismo e la valorizzazione morale dell’autorazzismo;
* la discriminazione nei confronti dei cittadini italiani quando vengono messi in competizione con gli “altri” (come nell’assegnazione di alloggi);
* l’introduzione dell’ideologia gender nella scuola;
* l’indottrinamento dei bambini atrtraverso i libri scolastici;
* la persecuzione del dissenso;
* la manipolazione continua dell’informazione;
* la volontà di creare, con leggi falsamente umanitarie come lo ius soli, truppe cammellate di elettori per sostituire quelli italiani in fuga;
ecc. ecc.
Fin dove potrebbe spingersi quest’opera di destabilizzazione senza provocare conseguenze sullo scacchiere internazionale? Secondo Raphel Lemkin, il creatore della definizione moderna di genocidio, ciò che ho elencato e che stiamo subendo come italiani, può essere indizio di genocidio culturale, precursore in altri tempi di genocidio vero e proprio ma il problema non è solo questo.
Un’Italia definitivamente in mano a questi criminali a chi gioverebbe veramente? Si vocifera di un piano americano di intervento militare “in quei paesi NATO nei quali dovessero configurarsi situazioni di pericolo per gli interessi strategici degli Stati Uniti”.
Tifare golpe o Navy Seals non è bello, ma non paiono esserci molte alternative, non potendo fermare in altro modo i nostri aguzzini. Ad esempio con una Mani Pulite 2.0 con gli interessi maturati dal 1992, e tutta per loro.

Trump: in autunno battaglia finale contro il nuovo ordine mondiale?

 

Trump: in autunno battaglia finale contro il nuovo ordine mondiale?

L’ultimo annuncio di Donald Trump su Twitter lascia presagire che presto saranno sganciate delle bombe devastanti sul caso spygate.
Il presidente americano ha parlato di imminenti rivelazioni sulla vicenda di spionaggio internazionale che lo ha visto vittima di un elaborato complotto per sabotare la sua campagna elettorale da candidato repubblicano prima, e successivamente il suo mandato da presidente degli Stati Uniti.

Trump non poteva essere più esplicito. Il tentativo di colpo di Stato ai suoi danni è partito direttamente dalla Casa Bianca, orchestrato sin dal primo momento da Barack Obama, all’epoca presidente, e dal suo vice, quel Joe Biden attuale candidato dem alle prossime presidenziali e già coinvolto in un altro scandalo in Ucraina per via delle sue indebite pressioni sulla magistratura locale dirette a salvare suo figlio Hunter Biden dall’inchiesta sugli enormi e anomali compensi ricevuti dallo stesso Hunter quando lavorava per Burisma, una società ucraina attiva nel settore petrolifero.
Quello che potrebbe arrivare il prossimo autunno potrebbe avere una rilevanza così devastante da pregiudicare definitivamente le già precarie chance di Joe Biden di spodestare Trump dalla Casa Bianca.
Allo stesso tempo, spygate vuol dire necessariamente Italia. E’ questo Paese infatti che ha avuto un ruolo determinate, come già spiegato in altre occasioni, nel tentativo di incastrate illegalmente Trump.

E’ a Roma che tutto iniziò, quando l’allora consigliere della campagna di Trump, George Papadopoulos, si recò nella capitale nel marzo del 2016 per incontrare il professor Joseph Mifsud, misteriosa e criptica figura già docente della Link Campus University, presieduta da Vincenzo Scotti, noto ai tempi della Prima Repubblica per essere stato ministro dell’Interno ai tempi dell’attentato a Falcone
Mifsud all’epoca non fece altro che tendere una trappola per topi all’ingenuo Papadopoulos. Gli promise del materiale compromettente sulla sfidante di Trump, la democratica Hillary Clinton, che Misfud disse di poter ricevere direttamente dal Cremlino.

Il consigliere di Trump abboccò all’esca e nei mesi successivi confidò il tutto ad un diplomatico australiano, Alexander Downer, noto per essere molto vicino alla famiglia Clinton, che a sua volta passò l’informazione all’intelligence americana.
La macchina pertanto si mise in moto e l’FBI diretta allora da James Comey ottenne il pretesto formale che attendeva per avviare la sorveglianza illegale ai danni di Trump.

L’Italia è rimasta profondamente coinvolta in questa vicenda, perchè nel mese di settembre dello stesso anno parte un’inchiesta della procura di Roma su Giulio Occhionero, ingegnere nucleare e analista finanziario, indagato dai magistrati romani per hackeraggio informatico.
L’ingegnere italiano si ritrova suo malgrado al centro di questo complotto che vuole servirsi apparentemente di lui per colpire ancora una volta Donald Trump.

Sostanzialmente, l’ipotesi dell’ingegnere è che i servizi segreti italiani abbiano cercato di accedere ai server della sua società negli USA, la Westlands Security, nel tentativo poi di piazzarci le email della Clinton e avallare così il teorema di un collegamento tra questi server e lo stesso Trump.
L’ipotesi di Occhionero non sembra essere affatto remota, dal momento che l’inchiesta condotta dal procuratore di Roma, Eugenio Albamonte, è finita nel 2019 sotto la lente investigativa di altri magistrati della procura di Perugia.
Nel processo, ancora in corso, il procuratore Albamonte è accusato di omissione di atti di ufficio e falso ideologico.

Quello che appare certo è che questo tentativo di hackeraggio ai danni di Occhionero non poteva avvenire senza l’indispensabile ruolo delle agenzie di intelligence italiane.
All’epoca i servizi segreti italiani erano sotto la diretta responsabilità di Renzi prima e Gentiloni poi, primi ministri nel periodo 2016-2017.
Se l’apparato di intelligence italiano è stato usato per uno spionaggio illegale contro Trump, questa circostanza vedrebbe direttamente coinvolti i due ex premier, in quanto capi dei servizi in quel lasso temporale.

John Durham, il magistrato che negli USA sta conducendo l’inchiesta sotto la diretta supervisione del ministro della Giustizia Barr, è, non a caso, sul ruolo dell’Italia che sta indagando.

Lo spygate pertanto, dopo tanta attesa, sembra essere ad un passo dalla sua conclusione e l’ipotesi che scattino dei mandati di cattura internazionali nei confronti di Matteo Renzi e Paolo Gentiloni si sta facendo sempre più concreta.
Da un lato, quindi ci sarebbe la diretta responsabilità di Barack Obama, quale mente di questo golpe ai danni di Trump, dall’altro, ci sarebbe stato il determinante appoggio dei due ex primi ministri italiani.
E’ importante ricordare che durante la campagna elettorale di Trump, Renzi si recò negli Stati Uniti in visita ad Obama.

Lo stesso governo Renzi e larga parte del partito democratico italiano all’epoca si schierarono apertamente e pubblicamente a favore della Clinton, violando così il principio di non ingerenza in elezioni straniere.
Mentre pertanto i media italiani e internazionali hanno millantato una inesistente ingerenza russa nelle presidenziali americane, avveniva una vera e reale ingerenza da parte dell’esecutivo italiano di allora nel processo elettorale degli USA ai danni di Trump.

Se questa illecita interferenza nelle elezioni si è avvalsa della collaborazione dei servizi italiani per accusare Trump di reati mai commessi, i due ex premier rischiano davvero grosso.

Lo spygate può far crollare il sistema italiano: la tangentopoli firmata Trump

Un ipotetico rinvio a giudizio dei due comunque non sarà qualcosa probabilmente di circoscritto e limitato.
Se la bomba dello spygate esplode è arduo pensare che l’onda d’urto dello scandalo non travolga l’establishment del partito democratico attorno al quale questi due personaggi ruotano.
Potrebbe mettersi in moto un meccanismo del tutto simile a quanto già visto nel lontano 1992, seppur con motivazioni e, soprattutto mandanti, completamente diversi.

La prima tangentopoli infatti era una diretta emanazione del deep state di Washington e aveva il preciso scopo di spazzare via l’intera classe dirigente dell’epoca per poter lasciare campo libero all’ex PCI, il partito dell’establishment designato ad applicare l’agenda mondialista in Italia.
Se si dà uno sguardo alle carriere e alle dichiarazioni che hanno fatto gli allora esponenti del pool di Mani Pulite, si ha una ulteriore conferma della loro evidente appartenenza al campo della sinistra globalista e immigrazionista.

Ilda Boccassini, la pasionaria del pool, rivendicò apertamente, in un’intervista al Corriere del 1998, il ruolo politico della magistratura che aveva avuto il “merito” di traghettare l’Italia nell’euro e di spogliare quindi il Paese della sua sovranità monetaria.
Gherardo Colombo ha annunciato che si dedicherà alla raccolta di immigrati clandestini in mezzo al mare, proposito per il quale ha già dato vita ad una campagna per racimolare fondi.
Antonio Di Pietro, che per anni ha militato nelle file dell’Ulivo eurista, ha rilasciato recentemente dichiarazioni dove in pratica ha ammesso che la procura di Milano agì chirurgicamente per risparmiare il PDS dalle inchieste giudiziarie.

L’ispirazione politica dell’operazione Tangentopoli orchestrata da ambienti sovranazionali contigui alla finanza anglosassone e a Bruxelles pertanto è chiara. Questa volta invece ci si trova di fronte ad un fenomeno nuovo e di natura opposta.
Non una operazione giudiziaria pensata e voluta per permettere un avanzamento nei piani del deep state e dell’establishment globalista, ma piuttosto una sorta di controrivoluzione per liberare l’Italia proprio da quel deep state che ha consegnato completamente il Paese nelle mani delle élite internazionali.

La presidenza Trump ha infatti cambiato il ruolo degli Stati Uniti nella partita in corso. Da motore principale del mondialismo, a Paese che più di tutti sta resistendo per arrestare l’agenda della massoneria internazionale.
L’America che per decenni è stata l’agente principale del nuovo ordine mondiale si ritrova ora incredibilmente dall’altra parte della barricata.

La presidenza Trump è stato il vero elemento di novità che ha portato Washington ad essere nemica e ingombrante ostacolo sulla strada che porta all’instaurazione della dittatura globale.
Lo spygate dunque in questo gioco assume una valenza importantissima, volutamente trascurata dai media italiani terrorizzati dalle conseguenze di una sua eventuale deflagrazione.

Se questo scandalo esplode e investe con tutta la sua carica esplosiva direttamente Renzi e Gentiloni, lo tsunami da Washington travolgerà probabilmente l’intera classe dirigente del Paese e si assisterà ad un probabile reset completo del sistema persino più devastante e radicale di quello del 1992.
Lo spygate rappresenta perciò una delle armi più potenti che Trump ha a disposizione per spazzare via il sistema politico italiano, tra troppi anni ormai legato inestricabilmente all’esecuzione dei piani del mondialismo.

Per mettere fine al nuovo ordine mondiale bisogna mettere fine all’UE

L’Italia infatti è stata scelta dalle élite come laboratorio “privilegiato” per testare e valutare le reazioni della popolazione di fronte alla nuova dittatura tecnotronica che sta prendendo forma.
Per questo è indispensabile rompere quanto prima il cordone ombelicale che lega l’Italia al nuovo ordine mondiale.

Trump sa perfettamente che questo scontro non può essere vinto se prima Roma non viene strappata dalle spire mortali della dittatura globale.
Le ragioni sono due principalmente.
La prima è quella che l’Italia è il Paese che ospita la Chiesa cattolica ed è la culla mondiale del cristianesimo.
La seconda è che l’Italia si trova nell’Unione europea, dominata dall’asse franco-tedesco designato dalle élite europee a guidare questa organizzazione.
L’UE in tutto questo ha un ruolo semplicemente fondamentale.

Non si può pensare di arrestare il nuovo ordine mondiale se prima non si smantella l’organizzazione che più di tutte, assieme alla Cina comunista, incarna lo spirito antinazionale e massonico.
L’UE è una cattedrale fondamentale del mondialismo.

Bruxelles, la sua capitale, ospita sia la NATO, braccio armato del deep state, e il braccio esecutivo dell’Unione, la Commissione.
L’UE è impregnata dell’anima della massoneria fin da quando è stata concepita l’idea stessa della sua creazione, in particolar modo dal Conte Kalergi che già negli anni’20 del secolo scorso avocava di fatto la scomparsa delle nazioni europee e la pulizia etnica dei popoli europei da sostituire con un incrocio eugenetico tra asiatici e africani.

Lo spirito del globalismo trasuda dai palazzi di Bruxelles, dove il fine ultimo non è altro che quello di sradicare ogni residua traccia dell’Europa cristiana e occidentale, per lasciare il posto ad una falsa Europa artificiale che nulla ha a che vedere con le tradizioni della vera Europa.

Il nuovo ordine mondiale potrà sorgere definitivamente solo pertanto quando la falsa Europa degli Stati Uniti d’Europa profetizzati da Kalergi vedrà la luce.
Senza l’Italia, questo piano è destinato a fallire e l’unico modo per colpire al cuore il mondialismo in questo momento è liberare Roma.
Trump pertanto può premere il bottone che può far saltare la politica italiana ormai irrimediabilmente prostrata ai piedi delle élite che vogliono distruggerla e assestare il colpo fatale a Bruxelles.

Se si porta via l’Italia dalla prigione dell’UE franco-tedesca, si mette inevitabilmente fine a questa organizzazione.
La chiave di tutto sta nella riconquista della sovranità monetaria e nell’abbandono definitivo dell’euro, la moneta costruita a immagine e somiglianza della Germania.
Ma questo scopo non sarà raggiungibile fino a quando non si libera il Paese dall’opprimente presenza della sua classe dirigente completamente rimessa nelle mani dell’eurismo e delle tecnocrazie globaliste.
Prima è indispensabile assestare il colpo definitivo e lo spygate in questo momento sembra essere il detonatore migliore per far saltare il sistema.

Autunno 2020: si decide il destino dell’umanità

In autunno, l’Italia e il mondo subiranno un altro attacco da parte del mondialismo, probabilmente definitivo con l’accelerazione dell’operazione terroristica del coronavirus.
Si decideranno gli equilibri mondiali da qui ai prossimi decenni. Il nuovo ordine mondiale sta per lanciare il suo assalto finale all’Italia e al mondo intero.
L’umanità si trova di fronte ad una battaglia epocale che deciderà il destino di tutti per i prossimi anni a venire.

Se vincerà il mondialismo, l’uomo per come lo si conosceva sparirà definitivamente. Non più essere pensante dotato di libero arbitrio, ma uomo/macchina sottoposto all’esecuzione di vaccini e impianti microchip sottocutanei, senza i quali non avrà più facoltà di fare nulla.
Se vince la resistenza contro il mondialismo, ci sarà spazio per ricominciare a vivere in una società realmente umana, non più fondata sull’odio per il prossimo e sull’odio contro le nazioni.
Una società che dovrà inevitabilmente rimettere al centro il culto di Dio e non dell’uomo se non vuole consegnarsi alla sua distruzione come sta facendo quella attuale.

Ora tocca all’America. Il destino, o forse la Provvidenza, ha voluto che il Paese da sempre braccio armato del deep state si trovasse ad essere il Paese che deve impedire che il mondo cada nel baratro del nuovo ordine mondiale.
Monsignor Viganò nella sua lettera a Trump ha mandato chiaramente questo messaggio: ora tocca a lei, presidente.
Se Trump vuole vincere questa battaglia, dovrà avere Dio dalla sua parte e soprattutto dovrà impedire che l’Italia venga divorata definitivamente dal mondialismo.

E’ per questo che le élite lo vogliono a tutti i costi fuori dalla Casa Bianca e lo stesso presidente americano lo ha lasciato chiaramente intendere in un suo recente intervento, nel quale ha detto che i suoi nemici sono potenti e molto ricchi e che per un po’ potrebbe non farsi vedere pubblicamente.

Il presidente degli Stati Uniti ha voluto avvertire che la sua vita è in pericolo e che deve proteggersi prima delle elezioni di novembre?
Il deep state non è certo nuovo a risolvere i suoi “problemi” in questo modo, e a questo proposito basti pensare all’omicidio del presidente Kennedy.

I prossimi mesi decideranno cosa ne sarà dell’umanità. Per ora, solo un fatto appare certo. Se la culla del cristianesimo mondiale viene liberata, il nuovo ordine mondiale non potrà sorgere.
Adesso, come non mai, è il momento di pregare per Trump e per l’Italia.

lacrunadellago.net

In Germania ordine di “isolare” i bambini in quarantena

 Articolo di Laura de Rosa 

Il bambino deve evitare il contatto con altri membri della famiglia assicurandosi che siano separati in termini di tempo e spazio.”

In Germania i “contagi” aumentano di nuovo e alcuni casi si sono verificati anche negli asili nido. In particolare, in un asilo di Dreieich, distretto di Offenbach, un bambino è risultato positivo e la sua famiglia ha dovuto mettersi in quarantena per 14 giorni come da “normale” prassi.

Ma una lettera di un dipartimento sanitario locale rivolta ai genitori indicava l’obbligo di separare i bambini da ogni altro membro della famiglia, tenendoli in una stanza a parte, evitando anche di condividere i pasti: “Il bambino deve evitare il contatto con altri membri della famiglia assicurandosi che siano separati in termini di tempo e spazio.”

La cosa ha suscitato perplessità, tuttavia non si è trattato di un caso isolato. Secondo quanto riporta “Neue Westfälische”, i dipartimenti sanitari di ben 3 diversi stati federali hanno chiesto la stessa cosa ai genitori di bambini sospettati di essere positivi, con età compresa tra i 3 e gli 11 anni. Ordine valido quindi anche per i piccolissimi!

Inoltre, i dipartimenti sanitari dei distretti di Offenbach e Karlsruhe hanno ordinato di non consumare i pasti insieme ai bambini e hanno aggiunto che in caso di non ottemperanza di quanto disposto, sarebbero stati portati in una struttura chiusa separata per tutta la durata della quarantena.

Molte le proteste da parte degli stessi tedeschi e l’Associazione per la protezione dei minori DKSB tedesca ha parlato di vera e propria violazione dei diritti dei bambini“L’isolamento dei bambini dai loro genitori e fratelli in questa fase è una forma di violenza psicologica. La Child Protection Association considera queste misure sproporzionate e inaccettabili”.

Il presidente dell’Associazione, Heinz Hilgers, a tal proposito ha dichiarato: “Chiedo alle autorità locali di dare la priorità al benessere dei bambini e ai diritti dei bambini in tutte le misure per contenere la pandemia corona.”Interpellata sull’argomento da Bild, l’avvocatessa Eva Becker, specializzata in diritto di famiglia a Berlino, ha dichiarato che l’idea di separare i genitori dai figli non tiene conto di misure più lievi, come per esempio mettere in quarantena l’intera figlia. Insomma, in molti hanno trovato le misure assolutamente assurde, perchéisolare completamente i bambini rischia di creare gravi problemi. Chiaramente i piccoli hanno bisogno dei genitori e del loro supporto psicologico in una situazione così stressante e al limite.

Non sarebbe meglio, come ha suggerito l’avvocatessa, mettere in quarantena tutta la famiglia in modo da proteggere non solo la salute “fisica” ma anche psicologica degli individui coinvolti? O comunque trovare una soluzione meno drastica per evitare di sottoporre i bambini a una simile violenza psicologica, che rischia di creare ulteriori disagi?

(*) La verità è che tutta questa fiction del covid, questa bufala globale serve solamente a schiavizzare l’umanità e lo si capisce bene da queste notizie folli. Questo virus è solamente un pretesto per ridurre l’uomo ad un burattino senza volontà… e se non ci svegliamo in tempo sarà la fine!

Articolo di Laura De Rosa

(*) nota di conoscenzealconfine.it

Fonte: https://www.greenme.it/vivere/speciale-bambini/coronavirus-germania-isola-bambini-quarantena-dalla-famiglia/

Coronavirus, quando la scienza contraddice sè stessa

 Fonte :Https://www.ingannati.it/2020/08/11/coronavirus-quando-la-scienza-contraddice-se-stessa/

Riporto una semplice ma interessante osservazione dell’amico Daniele di Luciano sul fatto che i contagi (termine da predere sempre con le pinze, perchè, nell’immaginario collettivo induce a pensare a malati, quando questo è tutt’altro che vero) sono aumentati di più nel periodo di “lockdown” (=arresti domiciliari e precauzioni al massimo) che non adesso, periodo di relativa libertà e socialità ritrovata.

Così come anche nella teoria HIV -> AIDS, che fa acqua da tutte le parti, anche qui si vuole, da una parte, zittire i critici e gli oppositori con la parola “scienza“, dall’altra non ci si preoccupa di essere coerenti con la stessa scienza (che, come sapete, io non condivido in particolare nella parte relativa a germi, batteri e virus, ma che almeno, per essere credibile, dovrebbe avere la caratteristica della coerenza), ad esempio per quanto riguarda i principi di Koch sugli elementi patogeni.

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La gente si contagia di più durante il lockdown che quando va al mare.

Il Ministero della Salute c’informa che «il periodo di incubazione rappresenta il periodo di tempo che intercorre fra il contagio e lo sviluppo dei sintomi clinici. Si stima attualmente che vari fra 2 e 11 giorni, fino a un massimo di 14 giorni».

Questo significa che mediamente, se vogliamo essere generosi, il periodo d’incubazione dura 8 giorni.

Il 9 marzo Mister Lockdown ha messo 60 milioni di italiani agli arresti domiciliari.
La gente usciva solo per necessità con mascherine, guanti, disinfettanti vari e mantenendo le distanze. Alcuni, grazie ai post di Zingaretti, hanno iniziato pure a lavarsi le mani.

Anche un affetto da cojonavirus capirebbe che il picco dei contagi non si sarebbe potuto verificare dopo il 9 marzo.

Se per assurdo ponessimo che il picco dei contagi ci fosse stato proprio il 9 marzo, considerando il periodo medio di incubazione di 8 giorni, quando avremmo dovuto avere il picco dei positivi?

Il 17 marzo i nuovi positivi sono stati 3.526.
Il 16 aprile (un mese dopo) 3.786 nuovi positivi in un giorno.

Considerando il tempo medio di incubazione,significa che l’8 aprile (quando la gente era rinchiusa in casa da un mese), ci sarebbero stati più contagi dell’8 marzo (quando la gente ancora usciva senza lavarsi le mani e si divertiva a starnutirsi addosso).

I dati paradossali non finiscono qui. Siete stati al mare ultimamente? Io sì, di passaggio. Avete visto quanta gente stretta stretta che gioca a si diverte senza mascherina e senza guanti? È così almeno da luglio.

Ci raccontano che il virus continua a circolare e che non è mutato. Allora perché dopo almeno 30 giorni di cotanta promiscuità abbiamo sempre 200 nuovi positivi al giorno?

Gli esperti non si sono accorti (o ci vorrebbero far credere) che nel mese di luglio il virus sia riuscito a contagiare meno persone che dal 9 marzo al 9 aprile.

Quindi i dati ufficiali porterebbero a questa conclusione: la gente si contagia di più durante il lockdown che quando va al mare.

Chissà se nel futuro gli esperti spiegheranno perché nel 2020 gli esseri umani erano così idioti.

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Aggiungo un altro pezzo che dice la setssa cosa che andiamo dicendo da tempo in tantil’assoluta inutilità e fuorvianza del test PCR per la ricerca del “contagiato”. Originale qui, m (nella versione riportata da G.Griffin,altrimenti qui);

copio e incollo il testo.

Bulgarian Pathology Association Says COVID-19 PCR Tests Are Scientifically Meaningless

The Bulgarian Pathology Association published a paper concluding that PCR tests are meaningless as a diagnostic tool for SARS-CoV-2, yet these are the tests used to determine case numbers and death statistics to justify lockdowns, masks, social distancing, contact tracing, and more. Kary Mullis, the inventor of the Polymerase Chain Reaction (PCR) technology, said PCR as inappropriate to detect a viral infection. Furthermore, researchers have failed to prove that the virus is even a novel virus, meaning it could be any one or a group of virusus that have been harmlessly circulating for decades. [The significance of this is that the government mandate to” test-test-test” has only one purpose, and it is not to detect COVID-19. It is to produce statistics for a bogus second wave.] -GEG

 

Lockdowns and hygienic measures around the world are based on numbers of cases and mortality rates created by the so-called SARS-CoV-2 RT-PCR tests used to identify “positive” patients, whereby “positive” is usually equated with “infected.”

But looking closely at the facts, the conclusion is that these PCR tests are meaningless as a diagnostic tool to determine an alleged infection by a supposedly new virus called SARS-CoV-2.

UNFOUNDED “TEST, TEST, TEST,…” MANTRA

At the media briefing on COVID-19 on March 16, 2020, the WHO Director General Dr Tedros Adhanom Ghebreyesus said:

We have a simple message for all countries: test, test, test.”

The message was spread through headlines around the world, for instance by Reuters and the BBC.

Still on the 3 of May, the moderator of the heute journal — one of the most important news magazines on German television— was passing the mantra of the corona dogma on to his audience with the admonishing words:

Test, test, test—that is the credo at the moment, and it is the only way to really understand how much the coronavirus is spreading.”

This indicates that the belief in the validity of the PCR tests is so strong that it equals a religion that tolerates virtually no contradiction.

But it is well known that religions are about faith and not about scientific facts. And as Walter Lippmann, the two-time Pulitzer Prize winner and perhaps the most influential journalist of the 20th century said: “Where all think alike, no one thinks very much.”

So to start, it is very remarkable that Kary Mullis himself, the inventor of the Polymerase Chain Reaction (PCR) technology, did not think alike. His invention got him the Nobel prize in chemistry in 1993.

Unfortunately, Mullis passed away last year at the age of 74, but there is no doubt that the biochemist regarded the PCR as inappropriate to detect a viral infection.

The reason is that the intended use of the PCR was, and still is, to apply it as a manufacturing technique, being able to replicate DNA sequences millions and billions of times, and not as a diagnostic tool to detect viruses.

How declaring virus pandemics based on PCR tests can end in disaster was described by Gina Kolata in her 2007 New York Times article Faith in Quick Test Leads to Epidemic That Wasn’t.

LACK OF A VALID GOLD STANDARD

Moreover, it is worth mentioning that the PCR tests used to identify so-called COVID-19 patients presumably infected by what is called SARS-CoV-2 do not have a valid gold standard to compare them with.

This is a fundamental point. Tests need to be evaluated to determine their preciseness — strictly speaking their “sensitivity”[1] and “specificity” — by comparison with a “gold standard,” meaning the most accurate method available.

As an example, for a pregnancy test the gold standard would be the pregnancy itself. But as Australian infectious diseases specialist Sanjaya Senanayake, for example, stated in an ABC TV interview in an answer to the question “How accurate is the [COVID-19] testing?”:

If we had a new test for picking up [the bacterium] golden staph in blood, we’ve already got blood cultures, that’s our gold standard we’ve been using for decades, and we could match this new test against that. But for COVID-19 we don’t have a gold standard test.”