VINCERA' IL NON VOTO!
Opera di Luciano Fabro |
di Gianni Lannes
Dalla farsa nostrana alla tragedia all'italiana. Il punto nodale, eluso da tutti, è che l'Italia non ha più alcuna sovranità. E' lecito affidarsi a regole palesemente truccate, imposte al "popolo sovrano" da chi non ha il diritto di sedere in Parlamento, al Quirinale e a Palazzo Chigi? Il 4 marzo in Italia si voterà con il rosatellum, ovvero una legge fuorilegge (incostituzionale), come nel recente passato (dal 2005) con il porcellum (dichiarata incostituzionale dalla Consulta il 13 gennaio 2014 con la sentenza inapplicata numero 1). Comunque, nonostante i collegi elettorali siano stati assemblati per favorire i soliti noti, vinceranno i non votanti. Tanta gente è stanca di stare sempre peggio, mentre i politicanti italidioti continuano ad abboffarsi col denaro pubblico, fingendo di litigare tra loro. Nel belpaese i rifiuti si riciclano soltanto in politica.
Ogni giorno la casta, ultimi arrivati i grullini senza arte né parte, cooptati da Washington nel 2008 (vedi relazione dell’ambasciatore Spogli relativa all’incontro segreto propedeutico alla nascita di m5s - avvenuto nel 2008 - nella sede diplomatica capitolina a stelle con Grillo e Casaleggio), mette in scena una finta rissa per confondere gli elettori e fargli perdere di vista il quadro d’insieme, illudendoli e facendogli addirittura credere che il loro voto sia decisivo.
La casta politica tricolore, asservita agli interessi stranieri è la principale responsabile del declino italiano. La classe “dirigente” nostrana (sic!) è selezionata dall’alto, mentre dal basso è soltanto legittimata a distruggere ulteriormente lo Stivale. L’unica soluzione è spazzare via tutti i parassiti e cambiare le regole. Dunque, non voto, tanto per aprire le danze per poi passare ad una nuova Costituente.
riferimenti:
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2015/02/disobbedienza-civile.html
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2018/02/italia-una-colonia-usa.html
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2018/02/italia-una-colonia-usa.html
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