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sabato 3 marzo 2018

Lo Stato dell’Unione di Putin


(di Paul Craig Roberts:

Putin ha tenuto un discorso straordinario all’Assemblea federale, al popolo russo e ai popoli del mondo:  http://en.kremlin.ru/events/president/news/56957
Nel suo discorso Putin ha rivelato l’esistenza di nuove armi nucleari russe che rendono indiscutibilmente chiaro come la Russia abbia una larga superiorità nucleare sugli Stati Uniti e sui suoi patetici Stati vassalli della NATO. Viste le capacità russe, è chiaro che gli Stati Uniti non si qualificano più come superpotenza.

Non c’è alcun dubbio nella mia mente che se i folli neoconservatori e il complesso militare / di sicurezza di Washington avessero avuto queste armi e la Russia no, Washington avrebbe lanciato un attacco contro la Russia.
Putin, tuttavia, ha dichiarato che la Russia non ha ambizioni territoriali, nessuna ambizione egemonica e nessuna intenzione di attaccare nessun altro Paese. Putin ha descritto le armi come la risposta necessaria al fermo rifiuto dell’Occidente, anno dopo anno, di accettare la pace e la cooperazione con la Russia, invece di circondare la Russia con basi militari e sistemi ABM.

Putin ha dichiarato: “Siamo interessati ad una normale interazione costruttiva con gli Stati Uniti e l’Unione Europea e ci aspettiamo che prevalga il buon senso e che i nostri partner scelgano una cooperazione equa e paritaria… La nostra politica non sarà mai basata su aspirazioni di eccezionalità, difendiamo i nostri interessi e rispettiamo gli interessi di altri Paesi.”
Putin ha detto a Washington che sono falliti i suoi sforzi per isolare la Russia con sanzioni e propaganda e l’impedire alla capacità russa di rispondere al crescente accerchiamento militare dall’Occidente. Le nuove armi della Russia hanno reso l’intero approccio USA / NATO “inefficace dal punto di vista militare”. “Le sanzioni per limitare lo sviluppo della Russia, anche nella sfera militare … non hanno funzionato.” “Non sono stati in grado di contenere Russia. Devono rendersene conto … Smetterla di dondolare la barca in cui ci sediamo tutti.”

Quindi, che cosa si deve fare? L’Occidente tornerà in sé? O l’Occidente, affogato nei debiti e caricato fino alle orecchie con industrie militari gonfie ed inefficaci, intensificherà la Guerra Fredda che Washington ha risorto? Non penso che l’Occidente abbia alcun motivo per arrivare a ciò. Washington è totalmente assorbita dall’ “eccezionalismo americano”. L’estrema arroganza del “Paese indispensabile” affligge tutti. Gli europei sono comprati e pagati da Washington. Sono certo che Putin sperava che i leader europei comprendessero l’inutilità di cercare di intimidire la Russia e smettessero di appoggiare la russofobia di Washington che sta portando alla guerra nucleare. Senza dubbio Putin è rimasto deluso dalla risposta idiota del ministro della Difesa britannico Gavin Williamson, che ha accusato la Russia di “aver scelto un percorso di escalation e provocazione”.

La mia ipotesi è che i neoconservatori possano minimizzare la capacità della Russia, perché i neoconservatori non vogliono accettare che ci siano dei vincoli sull’unilateralismo di Washington. D’altra parte, il complesso militare / di sicurezza prenderà spunto dalla superiorità russa per chiedere un budget più ampio per proteggerci dalla “minaccia russa”.

Il governo russo ha concluso, dopo anni di frustrante esperienza con il rifiuto di Washington di prendere in considerazione gli interessi della Russia e di lavorare insieme in modo cooperativo, che la ragione era la convinzione di Washington che il potere americano avrebbe costretto la Russia ad accettare la leadership americana. Nell’infrangere questa illusione di Washington vi è la ragione per il forte annuncio di Putin sulle nuove capacità russe.

Nel suo discorso, dice Putin, “nessuno voleva parlare con noi. Nessuno voleva ascoltarci. Ascoltateci ora.” Putin ha sottolineato che le armi nucleari della Russia sono riservate alla rappresaglia, non all’attacco, ma che qualsiasi attacco alla Russia o ad alleati della Russia riceverà una risposta immediata “con tutte le conseguenze che ne deriveranno”.

Avendo messo in chiaro che la politica occidentale di egemonia e intimidazione è defunta, Putin ha di nuovo teso il ramo d’ulivo: lavoriamo insieme per risolvere i problemi del mondo. Spero che la diplomazia russa riesca a porre fine alle crescenti tensioni fomentate da Washington. Tuttavia, la diplomazia russa deve affrontare due ostacoli forse insormontabili. Uno è la necessità del pompato complesso militare / di sicurezza statunitense di avere un nemico importante come giustificazione per il suo budget annuale di 1.000 miliardi di dollari e il potere che ne consegue. L’altro ostacolo è l’ideologia neoconservatrice dell’egemonia mondiale degli Stati Uniti.

Il complesso militare / di sicurezza è istituzionalizzato in ogni Stato degli Stati Uniti. È un datore di lavoro ed una fonte di importanti contributi alle campagne politiche, il che rende quasi impossibile per un senatore o un deputato l’andare contro i suoi interessi. Negli ambienti della politica estera degli Stati Uniti deve ancora apparire un potere alternativo ai neo-conservatori impazziti. La russofobia che i neoconservatori hanno creato ora colpisce gli americani ordinari. Questi due ostacoli si sono dimostrati sufficientemente potenti da impedire al presidente Trump di normalizzare le relazioni con la Russia.

Forse nel suo prossimo discorso, Putin dovrebbe rivolgersi direttamente agli europei e chiedere loro come sono serviti gli interessi europei permettendo le ostilità di Washington nei confronti della Russia. Se si arrivasse alla resa dei conti, come può un Paese che ospita gli ABM statunitensi, le armi nucleari statunitensi e le basi militari statunitensi sperare di sfuggire alla distruzione?

Senza la NATO e le basi avanzate che fornisce, Washington non può guidare il mondo alla guerra. Il fatto fondamentale della questione è che la NATO è un ostacolo alla pace.


Washington è sufficientemente intelligente da essere creduta con una politica estera indipendente?
(di Paul Craig Roberts:

Come immaginavo sarebbe stato, il messaggio di Putin all’Occidente secondo cui la Russia non può essere intimidita e che le Nazioni devono lavorare insieme per affrontare i problemi del mondo è stato di gran lunga ignorato dagli stupidi americani “eccezionali”. La CNN se ne è uscita con un’idiota di nome Samantha Vinograd, che ha lavorato come membro dello staff del Consiglio di Sicurezza Nazionale di Obama, per dichiarare che il discorso di Putin era rivolto solo ad una persona nel mondo, il presidente Trump:

Putin, dice l’idiota Samantha Vinograd, “sta colpendo le insicurezze di Trump” con la minaccia che “i miei missili sono più grandi dei tuoi”.

La stupida Samantha Vinograd ripete la menzogna secondo la quale il Russiagate è stata la trama di Putin “per destabilizzare gli Stati Uniti”. Quindi, come possono gli Stati Uniti essere una superpotenza quando la Russia controlla le elezioni americane? Questo non significa [forse] che gli americani non abbiano alcuna importanza nel mondo?

Voglio dire, davvero. Con livelli di intelligence così bassi nel Consiglio di Sicurezza Nazionale di Obama, non c’è da meravigliarsi che i neoconservatori siano riusciti a stravolgere il regime di Obama e far risorgere la Guerra Fredda, restituendo così al mondo un’alta probabilità di Armageddon nucleare.

L’idiota Samantha Vinograd dice che la soluzione è più sanzioni alla Russia. È l’epitome della regola di Einstein secondo cui “follia è continuare a fare sempre la stessa cosa ed aspettarsi risultati diversi”.

Tutto quello che le sanzioni illegali hanno fatto è stato di produrre la superiorità militare russa nei confronti dei pazzi di Washington. Non penso davvero che a Washington ci sia abbastanza comprensione del mondo dar consentire a Washington di avere una politica estera indipendente. Il mondo non sarà al sicuro finché il governo degli Stati Uniti non sarà internato in un manicomio.


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Traduzione di Costantino Ceoldo – Pravda freelance

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