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domenica 29 marzo 2020

CONTE E GUALTIERI – UE GLI HA DETTO NEIN, E LORO INSISTONO. A DANNO DELL’ITALIA.

Niente corona bond, su cui tanto speravano Conte e Gualtieri e gli “europeisti”.  Sono solo uno slogan”, ha detto la Von der Leyen  –  “gelando”  Italia e Spagna, dicono le agenzie.   L’Europa   ci indica la porta.  E’ finita. Ma i due compari  ancora sperano. Danno 14 giorni alla UE perché cambi idea.

Lo dice anche chiaro, Conte, nella incredibile conferenza stampa: “io non passerò alla storia come colui che non ha fatto quello che andava fatto PER I CITTADINI EUROPEI”.  Per i cittadini europei, non per gli italiani.
E gli italiani che muoiono di fame ed hanno finito i  pochi risparmi  non potendo lavorare?   Conte   dice che  per loro stanzia  420 milioni:  in buoni pasto per i più bisognosi; tra venti giorni, con calma; saranno distribuiti agli 8 mila comuni.   Qualcuno ha valutato che saranno 80 euro   per ogni miserabile. Una tantum e per tutto il mese. Ma Conte  ha esortato i supermercati a fare lo sconto, e  il volontariato a allestire pacchi.  Non solo,  i cittadini poveri dovranno chiederli al Comune. Fare la fila, umiliarsi.

“Il mondo civile accredita denaro ai cittadini chiusi in casa. Noi costringiamo i cittadini ad uscire di casa per chiedere l’elemosina al comune”,   commenta Borghi.   “Aizzare i poveri verso i comuni per avere il pane è una bassezza che non immaginavo di dover vedere”.
Ma non è questo il peggio. Il peggio è che i due (e la banda europeista, da Visco al Quirinale) non hanno un piano B, nessuna idea di ripresa economica, anzi della ricostruzione da fare.
Non hanno denaro da spendere? No, ce l’hanno  se vogliono:   dieci giorni fa la BCE ha lanciato (dovuto lanciare) 750 miliardi per il Piano di Emergenza Pandemica (PEPP): soldi gratis.  L’Italia può  prendere la sua parte, 170 miliardi,  stampando BTP  per 170 miliardi, che  la BCE compra, e gira i quattrini a Bankitalia:   con cui possono pagare le casse integrazione, il contributo  agli autonomi che non guadagnano, i mutui, e anche le bollette, a chi non può  più pagarli.
Potrebbe prendere 100 miliardi dalla BCE….
Persino Draghi ha esortato a non farsi  problemi sul debito,  bisogna salvare aziende, salari futuri, la base economica del paese.
Ma i   due non toccano i miliardi  BCE,   aspettano il permesso della UE, aspettano che la VDL gli conceda gli eurobond con tutte le condizionalità che  la tedesca vorrà.  Senza che ci sia bisogno: il solo motivo è che vogliono forzarci nella integrazione europea. Sono stati messi lì per questo, e non hanno  programma alternativo. Non sanno nemmeno immaginarlo.
Non vogliono capire che  è finita, la UE.  Avrebbero dovuto capirlo  già giovedì, nell’eurogruppo in  teleconferenza, Conte, Macron, Sanchez  lo spagnolo, il portoghese,   l’olandese Rutte e  la Merkel  che parlava da  casa sua.

Secondo i testimoni, “la telefonata di sei ore   è stata  una delle più emozionanti degli ultimi tempi, piena di belle schermaglie e con qualche complicato accoltellamento dialettico, con Merkel, Sánchez, Conte e Rutte come i grandi protagonisti di un duello a quattro”.
Ma   dicono anche questo: “la Merkel che parlava da casa sua , non era in video (unica), ma solo con una sua foto sullo schermo, molto giovane tra l’altro, e, curiosamente, con la voce di un interprete, non la sua”, ha detto uno dei presenti.  Magari non c’era  nemmeno, s’era fatta  sostituire dall’interprete, e Conte parlava a un interprete. Anche se poi  Angela  ha fatto sapere tramite Die Welt  che “la cancelliera era irritata dall’aggressività di Conte. In passato aveva trovate sempre il brillante avvocato delle Puglie estremamente charmant”.

Die Kanzlerin war irritiert von der Aggressivität Contes. Sie hatte den smarten Staranwalt aus Apulien in der Vergangenheit immer als äußerst charmant empfunden”
Il no al   corona bond,   la Merkel l’ha spiegato così:  “Il tasso d’interesse  del debito pubblico potrebbe aumentare di un punto percentuale a causa delle obbligazioni in euro, e la repubblica federale quindi dovrebbe pagare molto più di prima ai suoi creditori – Sarebbe un cattivo affare per i contribuenti di Germania, Lussemburgo, Austria e  Paesi Bassi, mentre altri paesi risparmierebbero del denaro”.

Come si fa a non capire? Nein è NEIN. Il giorno dopo, anche la Bundesbank emana un comunicato per dire: gli eurobond alterano il Target a a nostro danno-.
Nein è nein.
https://www.bundesbank.de/de/aufgaben/themen/ankaufprogramme-beeinflussen-deutschen-target-saldo-829496
 
Commento di Claudio  Borghi: in questi giorni, “tutto il mondo civile usa il denaro della banca centrale per superare questo periodo di  shock. Questo è quello che dobbiamo fare. Ogni Stato emette  un debito e la BCE lo compra col PEPP. Germania e Paesi Bassi non sono contenti? Separatevi dalla UE e siate liberi!”.   Giustamente dice che è la Germania  a dover uscire.  E’ questa la linea da prendere, visto che (come ha detto Macron) la contro Francia, Spagna, Italia, Portogallo, Irlanda,  paesi che rappresentano”il 60% del Pil”, ossia la maggioranza condominiale. Invece, la Germania vuole cacciare noi, e i nostri europeisti le si avvinghiano alle ginocchia… facendo perdere all’Italia la base economica.

Lo Stato italiano può fare da solo, senza piatire eurobonds. Craeando moneta fiscale, nazionalizzando le banche, emettendo biglietti di Stato, come ha suggerito l’ex ambasciatore Bradanini. (Qui:)
Zibordi approva e conferma, anzi migliora l’idea:
“Piantatela coi i piagnistei sui coronabond.   Il governo italiano può nazionalizzare (ora che costa poco) metà delle  banche, farsi prestare 100-200 miliardi da loro; loro attingono alla BCE con il TLTRO – e sui prestiti diretti (non i BTP!) non c’è spread.  Fine del problema”.
Ma per questo, ai governanti occorrono un minimo idi intelligenza, competenza  e qualche attributo. Conte e Gualtieri, e la banda  europeista, non hanno né l’una né gli altri.

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