Prove tecniche di dittatura (in salsa europea)
di Guido Giraudo
E’ pur vero che tre indizi non fanno una prova ma, negli anni Settanta, hanno creato il mito del “colpo di Stato” per molto meno. La situazione è più che propizia per l’assunzione di pieni poteri e Conte è ormai palesemente in pieno delirio di onnipotenza. Supportato in questa sua follia ed eterodiretto da una serie di poteri e apparati che vedono l’occasione sia di spazzare via alcuni “sassolini” che si stavano depositando nell’ingranaggio (vedi quei poveri illusi di sovranisti) sia di papparsi tutto quel che resta da prendere nel nostro Paese, prima che la banda di politici dementi che lo governa porti tutto al definitivo fallimento.
PRIMO INDIZIO: STATO DI POLIZIA
«Al personale delle forze armate impiegato, previo provvedimento del prefetto competente, per assicurare le misure di contenimento è attribuita la qualifica di agente di pubblica sicurezza». Parola di ministro-prefetto Luciana Lamorgese.
Traduzione: con la scusa che gli italiani sono fessi e vanno in giro lo stesso nonostante i divieti (che non sono chiari, sono contradditori, aggirabili, iniqui) la capa del KGB nostrano avoca a sé anche il controllo delle Forze Armate. Perché quello che i media asserviti non dicono è questo: se il prefetto lo ordina, su richiesta del ministro, le truppe utilizzate per controlli e sicurezza (ci sono anche reparti scelti) saranno equiparate alla PS ed entrano nella catena di comando del ministro dell’Interno e non più di quello della Difesa (che tanto sono sappiamo neppure come si chiami). Per molto, molto, molto meno trent’anni fa ci sarebbe stata una mobilitazione di tutte le “forze democratiche”. Oggi: silenzio.
SECONDO INDIZIO: CONTROLLO E TOTALE CENSURA
«In presenza di un rischio grave ed imminente alla sicurezza nazionale causato dalla vulnerabilità di reti, sistemi informativi e servizi informatici, il Presidente del Consiglio può disporre la disattivazione, totale o parziale, di Internet». Così recita la legge sul “Perimetro nazionale di sicurezza cibernetica”, presentata al Parlamento il 2 marzo nella distrazione generale da Covid-19.
Traduzione: visto che il rischio attuale è più che grave, Giuseppi può chiudere in tutto o in parte i servizi informatici, anche senza approvazione del Parlamento che, tanto, non potrebbe essere convocato… causa contagio. Ovviamente verranno chiusi solo i servizi informativi (anche questo giornale per intenderci). Già oggi sulla Rai è partita, a reti unificate, una campagna martellante sulle “fake news che mettono in pericolo la popolazione”. Quello che state leggendo adesso verrà certamente giudicato tale.
Non si dimentichi che, solo pochi giorni fa, abbiamo denunciato come il governo stia forzando i tempi per il decreto sulle intercettazioni che consentirà di spiare chiunque anche con l’uso di trojan nei cellulari.
TERZO INDIZIO: MATTARELLA “DESTITUITO”
«In riferimento alle odierne turbolenze del mercato, ho accolto con favore l’opportuna precisazione della presidente della BCE, Christine Lagarde…». Parole testuali del “nostro” (si fa per dire) ministro dell’economia, Roberto Gualtieri, che zittisce così Il capo dello Stato.
Traduzione: il povero Mattarella non è stato avvisato di cosa stava succedendo. Ma come? Proprio lui che si era sempre messo diligentemente agli ordini di Bruxelles e aveva sempre piegato il capo difronte a qualsiasi richiesta/ordine partito dall’UE, fino al punto di dover persino riconfermare quel vanesio di Conte (cosa che lui non avrebbe mai fatto)? Il comunicato di Gualteri (che pubblichiamo) spiega bene che l’uscita della Lagarde non è stata casuale, né imprudente, bensì voluta, calcolata e… condivisa. Il crollo di tutte le borse europee (e il rimbalzo odierno) stanno solo a significare che nel giro di 48 ore un ristretto nucleo di speculatori, perfettamente in sintonia con la BCE, ha potuto guadagnare una somma inimmaginabile.
Infatti, contrariamente alla frase “mantra” che usano tutti i giornalisti, la borsa non “brucia” risparmi. Semplicemente c’è chi vende e chi compra. Se si spingono (anche usando il panico) migliaia di investitori a vendere, lo faranno a un prezzo sempre più basso, fino a che “qualcuno”, ben sapendo cosa succede, acquista a metà del valore il controllo di giganteschi pacchetti azionari.
Chi siano questi speculatori non è dato sapere, ma il fatto che Gualtieri, oltre che amico personale della Lagarde, sia anche legato alla Open Society di Soros non lascia molti dubbi al riguardo.
NON FANNO UNA PROVA?
Alla fine, dunque, come sarà questo “golpe Covid-19”? Ieri vi abbiamo dato un quadro di cosa potrebbe succedere già dalla prossima settimana dopo l’approvazione del MES da parte dell’Eurogruppo. Il messaggio pesante lanciato ieri a Mattarella serve a preparare la strada a una scelta che lui “dovrà” ratificare con quel religioso silenzio-assenso che aveva sempre tenuto fino all’altro pomeriggio.
Sarà Conte a indossare i panni del “dittatore”? Assomiglierebbe troppo a Charlot… Più facile che ci facciano digerire un “golpe bianco” magari con una donna a Palazzo Chigi… Vedremo ma… non è sicuro che riusciremo ancora a raccontarvelo!
FONTE: orwell.live
LINK: https://www.orwell.live/2020/03/14/prove-tecniche-di-dittatura-in-salsa-europea/
LINK: https://www.orwell.live/2020/03/14/prove-tecniche-di-dittatura-in-salsa-europea/
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