25_08_2023
### oggi venerdì 25 agosto 2023 entra in vigore il Digital
Service Act, la norma liberticida voluta da Bruxelles, che con la scusa di
combattere, tra le altre cose, le fake news in rete, impone alle piattaforme e
motori di ricerca , la norma che a seconda delle notizie che vengono
pubblicate, se tali notizie non rispondono a requisiti voluti dal regime, le
stesse verranno cancellate e la piattaforma o motore di ricerca sanzionati
pesantemente. Quindi verranno cancellate e oscurate tutte le opinioni e
analisi che il pubblico non deve ricevere. Opinioni e analisi ovviamente
critiche del pensiero unico voluto dal regime.
Una vera e propria censura inquisitoria, per tacciare il dissenso e
tutto quello che non piace al Sistema. Già abbiamo assistito alla censura in
rete durante la pandemenza.
Per cui sapete di cosa parlo.
E, anche qui, come da sempre dico: se ci fosse
una reazione attiva dell’utenza, in merito a norme così censorie, il Sistema
tornerebbe sui suoi passi. Lo fa sempre o per lo meno la modalità è sempre la
seguente, ormai è molto chiara e in poche semplici parole: si mettono delle
norme e delle restrizioni, e si aspettano le reazioni della gente, se la gente
“se la coniglia” allora si va avanti, altrimenti si torna indietro e si prova
con qualcos’altro tra un po' di tempo. Se osservate i precedenti, succede
sempre così. È un metodo di ingegneria sociale che è in atto da anni.
Se invece, come spesso accade in questo
scellerato paese, funziona il “divide et impera”, allora il Sistema
continua a pasteggiare con il nostro culo, così come hanno fatto negli anni
precedenti e così come stanno facendo ad oggi. Solito esempio: testa nella
sabbia e culo fuori, tipica posizione degli italiani di questa epoca.
Il DSA verrà applicato da oggi, a 19
piattaforme e motori di ricerca, e nel secondo step di febbraio, a tutte le
altre piattaforme in rete: quindi è evidente, provano con le 19, se nessuno
fiata, allora faranno il culo a tutti.
La vendono come tutela, ma in realtà sarà una
censura. Non sto a sprecare spazio qui, se volete sapere cosa è il DSA
cercatelo in rete e leggete soprattutto “tra le righe” e ponete l’attenzione
sulla frase “stretta sulle presunte bufale” chiedendovi “ma chi decide
se una notizia è una bufala o meno?” beh ovviamente il censore, ovviamente i
burocrati del Sistema. Quindi o si danno notizie che piacciono al Sistema, o si
viene censurati e sanzionati.
Con la scusa di reprimere i reati, si potranno
far rimuovere notizie giudicate false o fuorvianti. Addio quindi alla libertà, già
a fatica, di espressione.
Ve la venderanno come tutela, come sicurezza,
come protezione, ma sarà invece solo censura del dissenso e del pensiero
critico, dei liberi pensatori e del giornalismo indipendente, nonché della propria
e personale libertà di espressione in rete.
Già ora, provate un po' a dissentire in rete,
provate a scrivere un post su Facebook,
rispetto alla narrazione del pensiero unico, con scritto, per esempio, che la
guerra in UCRAINA è una guerra per procura, voluta dagli USA
contro la RUSSIA di Putin, che sta difendendo le tradizioni i valori, la
cultura, la storia e il suo popolo e il suo paese ,che sta difendendo
l’umanità, quella vera, dall’attacco
nazi satanista UCRAINO e statunitense occidentale, che sta portando però nel
baratro pedopornografico, demoniaco e depravato tutti i paesi europei alleati agli
USA.
Beh, verrete immediatamente bannati dalla
piattaforma Facebook.
Se
invece scriveste che ZELENSKI è un benefattore del suo paese e che si
sta solo difendendo e che è giusto e sacrosanto che vada aiutato, magari
beccate anche dei like da parte dei soliti decerebrati da tastiera. Oppure
scrivete che in realtà è un cocainomane depravato nazista, psicopatico,
marionetta degli USA che sta portando alla distruzione il suo paese e il suo
popolo, vedrete come vi conciano l’account.
Scrivete che noi siamo una colonia USA e quindi dobbiamo
obbligatoriamente aiutare l’Ucraina militarmente, perché lo zio Sam ci ha
ordinato così e quindi chi se ne frega se mandiamo a puttane la nostra
economia, la nostra stabilità economica culturale e sociale, per fornire
miliardi su miliardi di armamenti per una guerra non nostra? Ci dicono che non
ci sono i soldi per le pensioni (un esempio), per lo sviluppo vero del nostro paese,
e poi mandano miliardi in ucraina. Questo non è populismo, ma realismo.
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