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venerdì 10 novembre 2023

 25_08_2023

### oggi venerdì 25 agosto 2023 entra in vigore il Digital Service Act, la norma liberticida voluta da Bruxelles, che con la scusa di combattere, tra le altre cose, le fake news in rete, impone alle piattaforme e motori di ricerca , la norma che a seconda delle notizie che vengono pubblicate, se tali notizie non rispondono a requisiti voluti dal regime, le stesse verranno cancellate e la piattaforma o motore di ricerca sanzionati pesantemente. Quindi verranno cancellate e oscurate tutte le opinioni e analisi che il pubblico non deve ricevere. Opinioni e analisi ovviamente critiche del pensiero unico voluto dal regime.

 

Una vera e propria censura inquisitoria, per tacciare il dissenso e tutto quello che non piace al Sistema. Già abbiamo assistito alla censura in rete durante la pandemenza.

Per cui sapete di cosa parlo.

 

E, anche qui, come da sempre dico: se ci fosse una reazione attiva dell’utenza, in merito a norme così censorie, il Sistema tornerebbe sui suoi passi. Lo fa sempre o per lo meno la modalità è sempre la seguente, ormai è molto chiara e in poche semplici parole: si mettono delle norme e delle restrizioni, e si aspettano le reazioni della gente, se la gente “se la coniglia” allora si va avanti, altrimenti si torna indietro e si prova con qualcos’altro tra un po' di tempo. Se osservate i precedenti, succede sempre così. È un metodo di ingegneria sociale che è in atto da anni.

 

Se invece, come spesso accade in questo scellerato paese, funziona il “divide et impera”, allora il Sistema continua a pasteggiare con il nostro culo, così come hanno fatto negli anni precedenti e così come stanno facendo ad oggi. Solito esempio: testa nella sabbia e culo fuori, tipica posizione degli italiani di questa epoca.

 

Il DSA verrà applicato da oggi, a 19 piattaforme e motori di ricerca, e nel secondo step di febbraio, a tutte le altre piattaforme in rete: quindi è evidente, provano con le 19, se nessuno fiata, allora faranno il culo a tutti.

 

La vendono come tutela, ma in realtà sarà una censura. Non sto a sprecare spazio qui, se volete sapere cosa è il DSA cercatelo in rete e leggete soprattutto “tra le righe” e ponete l’attenzione sulla frase “stretta sulle presunte bufale” chiedendovi “ma chi decide se una notizia è una bufala o meno?” beh ovviamente il censore, ovviamente i burocrati del Sistema. Quindi o si danno notizie che piacciono al Sistema, o si viene censurati e sanzionati.

 

Con la scusa di reprimere i reati, si potranno far rimuovere notizie giudicate false o fuorvianti. Addio quindi alla libertà, già a fatica, di espressione.

Ve la venderanno come tutela, come sicurezza, come protezione, ma sarà invece solo censura del dissenso e del pensiero critico, dei liberi pensatori e del giornalismo indipendente, nonché della propria e personale libertà di espressione in rete.

 

Già ora, provate un po' a dissentire in rete, provate  a scrivere un post su Facebook, rispetto alla narrazione del pensiero unico, con scritto, per esempio, che la guerra in UCRAINA è una guerra per procura, voluta dagli USA contro la RUSSIA di Putin, che sta difendendo le tradizioni i valori, la cultura, la storia e il suo popolo e il suo paese ,che sta difendendo l’umanità, quella vera,  dall’attacco nazi satanista UCRAINO e statunitense occidentale, che sta portando però nel baratro pedopornografico, demoniaco e depravato tutti i paesi europei alleati agli USA.

Beh, verrete immediatamente bannati dalla piattaforma Facebook.

 

 Se invece scriveste che ZELENSKI è un benefattore del suo paese e che si sta solo difendendo e che è giusto e sacrosanto che vada aiutato, magari beccate anche dei like da parte dei soliti decerebrati da tastiera. Oppure scrivete che in realtà è un cocainomane depravato nazista, psicopatico, marionetta degli USA che sta portando alla distruzione il suo paese e il suo popolo, vedrete come vi conciano l’account.

 

 Scrivete che noi siamo una colonia USA e quindi dobbiamo obbligatoriamente aiutare l’Ucraina militarmente, perché lo zio Sam ci ha ordinato così e quindi chi se ne frega se mandiamo a puttane la nostra economia, la nostra stabilità economica culturale e sociale, per fornire miliardi su miliardi di armamenti per una guerra non nostra? Ci dicono che non ci sono i soldi per le pensioni (un esempio), per lo sviluppo vero del nostro paese, e poi mandano miliardi in ucraina. Questo non è populismo, ma realismo.

 

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