22_11_2023
### LA FRATTURA
CHE AVVIENE IN SENO AD UNA SOCIETA’ è il principale obbiettivo delle società
totalitarie.
Una società
coesa e stabile è pericolosa per il Potere. Quindi la
propaganda per dividere le masse deve sempre essere attiva. Vi siete dimenticati
del balletto “novax – provax”? Sta continuando per inerzia ancora ora.
Ed ora il piano
del ministro VALDITARA di un’ora di “educazione sentimentale” nelle scuole
superiori con 12 incontri nell’arco di tre mesi scolastici, con l’ausilio di
psicologi, avvocati, assistenti sociali ed influencer. L’altro
giorno il minuto di silenzio nelle scuole. Per carità, tutto serve ed è
plausibile, ma perché questa strumentalizzazione? Perché questa estrema
visibilità per questo fatto, quando, come scrivevo ieri, purtroppo sono all’ordine
del giorno o quasi? Insomma, tra quello che è accaduto e la sua
strumentalizzazione, si è aperto un vaso di Pandora.
Ma tra tutte le proposte
di VALDITARA; quella di togliere il cellulare a sti ragazzini no? La peggior merda passa su internet e sui social, attraverso
proprio gli influencer e i vari “artisti”, che magari poi sono gli stessi che
verranno invitati a parlare nelle scuole. A cosa serve un’ora
di confronto per tre mesi l’anno quando praticamente H24 sono sottoposti, in
rete, ad una propaganda che va esattamente nella direzione opposta?
Ci sono video con milioni di visualizzazioni in cui si incita
alla violenza, al sessismo, agli stupefacenti, al turpiloquio, alla
mercificazione della donna (e non solo la donna), all’apparire, ai soldi, al
conflitto sociale, alla distruzione dei valori, della morale, della famiglia, e
chi più ne ha più ne metta. I messaggi dominanti pervasivi sono questi, che
vanno nella direzione opposta “dell’ora di educazione sentimentale”. La rimozione e l’impedimento delle pubblicazioni di simili
spazzature che ho descritto qui sopra, dovrebbe essere fatta, per avere un
qualche risultato (anche se, ad oggi, già molti danni sono stati fatti). Ma
ciò non viene fatto, perché non vuole essere fatto, perché al Sistema serve
questo. Questa società malata, spaccata e conflittuale dal basso e
orizzontalmente è quello che vuole il Potere (è sempre il divide et impera). Ma il vero conflitto è dall’alto verso il basso, nella società. È
questa disparità e divisione che è voluta, alimentata proprio dalla
conflittualità orizzontale nella massa, che il Potere vuole. I social
hanno contribuito enormemente a distruggere le famiglie. Hanno volutamente
demolito la famiglia e ora vogliono (falsamente) risolvere la cosa con “l’ora
di educazione sentimentale”. Ma vi rendete conto che è un
altro specchietto per allodole? Gli stessi che alimentano
la merda che gira, sono gli stessi che vi propongono la “loro soluzione”, la modalità è sempre la stessa: problema – reazione – soluzione. Manipolazione
di massa, ingegneria sociale.
Chi oggi ha una famiglia
unita, salda, e coesa, con dei figli, è il vero eroe dei giorni nostri. Questo è
il mattone fondamentale della nostra società, e non può essere sostituito “dall’ora
di educazione sentimentale” o dall’influencer di turno che magari dice anche
una marea di cazzate. I ragazzi hanno bisogno di
esempi, non di discorsi. Ma che esempi hanno oggi? La distorsione principale è che oggi c’è una vita fisica e una
vita digitale che si intersecano troppo.
La manifestazione dei
ragazzi a Padova e anche in altri parti d’Italia per Giulia Cecchettin, ha enunciato
slogan come “bruceremo tutto”, cori contro MELONI E SALVINI, cori contro il “sistema
patriarcale” ecc. ecc.
Ma chi c’è
dietro questa manovra così coordinata di manifestazioni in tutta Italia? Ve
lo domandate? Vi domandate chi c’è a dare la possibilità e a coordinare le proteste?
(lecite visto l’argomento ovviamente) di questi ragazzi, veicolandole però su
obbiettivi creati ad hoc. oppure cavalcando la tigre del “femminicidio”, per
distogliere la loro attenzione dai veri attori dei loro problemi, che sono gli
stessi che li dirigono incanalandoli e impedendogli di essere coesi verso chi
davvero vuole questa società degradata, povera, divisa e malata?
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