Prontuario per le politiche 2018
DI EUGENIO ORSO
Premessa al bignamino elettorale
Con questa sintesi non si pretende di acclarare questioni complesse come i programmi dei partiti, la loro politica economica, i lineamenti di politica estera e simili. Anche perché basta copiare da Wikipedia, o quel che è ancor più grave, da repubblica, per fare il programma da dare in pasto alle masse elettorali, che mai sarà quello di governo. Ancor meno si vuole entrare nel dettaglio delle candidature, con oltre settanta liste ammesse e legioni di candidati alla ricerca di un posto al sole, perché non la finiremo più e questo non sarebbe un bignamino.
Si vuole semplicemente fornire una guida, snella e leggera, amaramente scherzosa ma non vacua, alla scelta della lista/del cartello elettorale per quei pirlotti di italiani che hanno deciso di partecipare al rito del voto, cadendo come tordi nella trappola della democrazia elitista e mercatista.
Partiti, liste e listine
Piddioti di Renziusconi (PD, Porco D…olo). Governo uscente, ma non ancora uscito perché in carica, quelli che tanto piacevano alla troika, ai miliardari democratici, ebrei e non, al pentagono e alla cia. Renzi domina incontrastato e pare che faccia di tutto per perdere voti, candidando gente come Casini, ex Berlusconi ed ex supporter di Monti, nella roccaforte emiliana, o come la baldracca delle banche Boschi, plurisputtanata anche se non inquisita. Il piddì piddiota si è circondato di nanetti in cartello elettorale, ma ora la lista della mammara radicaloide Bonino con lo straccio in testa gli sta soffiando voti … quei pochi rimasti. Candidando Casini a Bologna, Renzi ha fatto incazzare persino le culatte politicamente corrette (dette lgbt) e quelle teste di cazzo degli arcobaleno pacifinti! Candidando la Boschi in Trentino Alto Adige, ha coglionato gli indigeni del luogo. Consigliato a vecchie massaie incolte, a narcolettici vari, a giovani bene millenials, con i soldi di papà in culo e le stronzate in bocca, ai Parioli, al “popolo di sinistra” non “massimalista” ma minimalista in generale …
+Europa della mammara radicaloide Bonino. Pompata dai media servi delle moderne plutocrazie, servita di barba e capelli (ormai caduti) dai democristi che hanno raccolto le firme, la Bonino non era previsto che superasse di molto l’un per cento dei voti, perché i voti doveva portarli a Renzi, mentre c’è il rischio che la mammara soffi qualche prezioso seggio all’imbroglione fiorentino. Naturalmente +Europa, nei suoi intenti, significa più austerità, più poveri e più disoccupati, compensati da più accoglienza, più aborti (con la denatalità in atto …), più spinelli, più culattoni e lesbicone. La mammara-commissario europeo è prediletta e votata da chi ama lo sballo, gli spinelli, le lesbiche, gli spacciatori nigeriani che tagliano a pezzi le italiane e poi le mettono in valigia, le “battaglie difficili” contro la pancia della gente, i “diritti umani” con annessi F-16 da bombardamento, eccetera.
Insieme (per mettervelo in culo). Orrida listina di supporto ai piddioti che mette insieme socialistoidi, verdi da salotto e civici sinistrati nel nome di Cirio-Bertolli-De Rica che ha distrutto la benemerita Iri e “ci ha portati in Europa”, cioè Romano Prodi, storico e rimpianto capataz dell’Ulivo (che nostalgia …). Se vi sentite tardo-ulivisti e andate fieri della vostra testa di cazzo, votate pure per il rinato ramoscello d’ulivo e indirettamente per il Piddì … Mal ve ne incolga!
Cinica Impopolare di Lorenzin, la quale Beatrice furbastra, ministro incaricato della distruzione della Sanità pubblica, dopo Forca Italia, il PdL (Pirla delle Libertà), NCD di Alfano e AP sempre di Alfano, getta la maschera e si arruola come ascara di Renzusconi per dargli i voti, tanto lei uno straccio di seggio l’avrà di sicuro, essendo candidata in Lombardia, Palermo, Napoli, Torino, Trieste … Consigliata ai pollastri cagionevoli di salute, che hanno bisogno della sanità pubblica, ma anche ai nostalgici alfaniani, se non trovano niente di meglio.
Forca Italia. Berlusconi sempreverde torna in auge, compiace la troika, la Ue, la Merkel e riunisce il vecchio centro-destra, in salsa dopobomba, per raggranellare seggi e poi fare il governo con Piddì e soci. Salvini e Meloni sono neutralizzati, nella trappola della coalizione, e dopo il voto saranno abbandonati sulla strada per Palazzo Chigi. Questo è il piano elitista al quale si è prestato il Cav, che passerà dai Grossi Pezzi di Figa dei bei tempi alla Große Koalition con Renzi, da cui l’atteso Frankenstein Renzusconi. Le grandi banche d’affari brinderanno, per le nuove privatizzazioni promesse da Silvio, e gli italiani tireranno sempre di più la cinghia, fino all’ultimo buco. Votate, votate partite Iva alla canna del gas, pensionati che sperano nei mille euro al mese (Cipperimerli!), disoccupati speranzosi nel miracolo della ripresa, senza alcuna voglia di emigrare, e tanti altri colpiti, assieme all’influenza stagionale, dal berlusconismo “di ritorno”.
Sega non più nord, ma di Salvini. Non vorrei sembrare volgare e troppo allusivo, ma al Matteo lombardo e ai suoi “credenti”, dopo le elezioni non resterà che farsi … Se non è d’accordo su niente con il Cav, avrebbe dovuto mostrare il coraggio di andare all’appuntamento elettorale da solo, o al più con Meloni. Cazzi sua., dirà qualcuno, ma il fatto è che farà vincere Berlusconi, con buone probabilità che il Cav realizzi il piano che piace tanto alla troika, cioè l’inciucio con Renzi. Ed anche se così non fosse, vi becchereste dritta nelle chiappe la Flat Tax, che pagherete interamente voi, in termini di coperture. Votate, votate nostalgici padani, piccoli imprenditori in ambasce “che lavoriamo solo noi”, meridionali neoleghisti (o neoseghisti) “noi con Salvini”, eccetera, eccetera.
Fardelli d’Italia con Meloni. Giorgia come Salvini, raggirata da Berlusconi per raggranellare seggi in vista della Große Koalition all’italiana, che sarà peggio dell’originale crucco. Non sarebbero stati troppo male, i Fardelli (a parte il diavoletto La Russa), se avessero avuto più coraggio, ma ormai è tardi. A cosa servirà il 18 febbraio a Roma fare la manifestazione anti-inciucio? Berlusconi non la vuole, perché a confondere gli elettori ci pensa lui … Votate, votate patrioti dell’urna elettorale, rispettosi della democrazia elitista, votate compatti tricolori sbiaditi e sovranisti all’acqua di rose.
La terza gamba del centro-destra, di Fitto, Tosi e Cesa, ossia “Noi per l’Italia”. Si è sempre parlato di quarta gamba, perché allora terza? La spiegazione razionale sarebbe che da una parte c’è Berlusconi e dall’altra Salvini + Meloni, quindi loro sono terzi, ma se non avete capito la battuta – non è difficile! Terza gamba … il pendolone – non farò la figura di quello che si mette a spiegare le barzellette … Salvini voleva dargli solo tredici seggi, ma loro ne vogliono venti, perché hanno molti burocrati di lungo corso (e grande danno) da piazzare. Berlusconi se li porterà con sé nella Große Koalition e Salvini dirà: “m’hanno rimasto solo, sti quattro cornuti!”. Votateli, soprattutto se siete morchia dell’ormai ex Udc o conservatori-riformisti, tutto e il contrario di tutto, come Raffaele Fitto.
Cinque Stalle, con Di Maio e senza Grillo? Difficile dirlo. Morto Casaleggio Senior, vicino alla pensione il garante Grillo e questi parlamentari riproposti per le politiche del 4 marzo che imboscano le diarie e i pingui cachet, invece di darli caritatevolmente al fantomatico microcredito, che dovrebbe finanziare altrettanto fantomatiche piccole e piccolissime imprese … A livello macroeconomico son quattro soldi, pura propaganda, ma vuoi mettere nelle tasche di un pinco pallo qualunque? Va bene l’Onestà, va benissimo la trasparenza(?), ma i soldi sono miei e me li pappo io, sembrano dire i parlamentari del Cinque Stalle beccati sul fatto. Finché si tratta di campagna elettorale e di slogan, va bene, ma quando tocca restituire il maltolto, allora è tutta un’altra musica. Sia il microcredito che il reddito di cittadinanza – mai realizzato – sono misure perfettamente compatibili con le logiche neocapitaliste e finanziarie, e allora tanto vale dire di sì all’euro e all’Unione europide come ha fatto il furbo Di Maio, di casa nella City londinese, tenendosi anche la pericolosissima alleanza nordatlantica. Votate in massa, grilloidi dalla testolina fine, onesti imbecilli senza coraggio e immaginazione, giovani ingrigiti da una vita inutile, elettori che votano purchessia per fare un dispetto al “sistema dei partiti” …
Liberti e Ungulati della nullità istituzionale Grasso. Le sole cose che vogliono, senza avere il coraggio di dirle, è raggranellare qualche seggio e qualche presidenza di commissione parlamentare, ma soprattutto far fuori Matteo Renzi, per rientrare in massa in quel Piddì che per molti fu la gallina dalle uova d’oro. Temporaneamente in libera uscita elettorale, i Liberti e Ungulati sono una montagna (meglio montagnola … di cosa non dico) che partorisce il topolino dell’abolizione delle tasse universitarie, a uso e consumo dei decerebrati “de sinistra”. I nomi fanno persino rabbia: D’Alema, Boldrini, Bersani … Talora parlano dei lavoratori, di cui hanno contribuito a fare carne di porco, ma non hanno mai lavorato una sola ora. Votateli pure, sinistroidi postmarxisti venduti allo ius soli, identitari patologici di una sinistra che non è più in vita, come il vostro bisnonno. Tanto il Sol dell’Avvenir è e resterà dei Soros, degli Zuckerberg che dominano i social, di Amazon che mette il collare e degli stregoni non della Fantasy, ma della Sharing economy.
Non vi tedierò oltre, cari (e)lettori, con Potere al Porcolo, Casa Sound, la Svista del Popolo, di Ingroia e, purtroppo, con un po’ di rammarico, di Giulietto Chiesa.
Mi sembra inutile continuare, perché nessuna di queste facezie, approvate dal sistema democratico-elitista, rappresenta minimamente i vostri interessi. Costoro sono distanti dal mondo reale quanto la Costellazione del Cigno dalla Terra … Alcuni per malafede e servilismo, altri per stanchezza e mancanza di coraggio. Sono i mediocri attori di una rappresentazione scenica che si ripete a vostro danno, per ingabbiarvi nelle regole democratiche e far avanzare l’assolutismo del mercato. Comunque, votate pure per queste mascherine, perché se il popolo è bue, deve esserlo fino in fondo.
Alle urne, disgraziati!
Eugenio Orso
Fonte: www.comedonchisciotte.org
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