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giovedì 8 febbraio 2018

“Litigare fa male alla salute”… imparate ad arginare le liti

Quante volte l’ho ripetuta a me stessa questa frase, quando mi trovavo davanti una persona che mi faceva arrabbiare, mi dicevo “mantieni la calma… conta fino a dieci” e poi puntualmente, mi ritrovavo a litigarci, a perdere tempo e a volte anche la salute.

Salute a parte… si fa per dire, a volte, mi è capitato di restarci parecchio male per qualche litigio o conflitto, che è poi sfociato nella rottura della relazione, sia amicale che parentale. Più si conosce una persona, più si dovranno, quindi, cercare di evitare litigi perenni che distruggono tutto.
Le liti sono come un fiume in piena, un concentrato di aggressività repressa, in alcuni individui è facile che tale aggressività venga fuori con maggior facilità, rispetto ad altri più miti, ma non è detto che i più calmi non reagiscano… a volte, anche peggio dei “nervosi”.
Libri e varie...
TRASFORMARE LA RABBIA
di Dottor Less Carter

Scoppi d'ira, perenne malcontento, reazioni violente di intensità sproporzionata allo stimolo che le origina; ma anche frustrazione, insoddisfazione, silenzi punitivi, passività ostile: chi non ha mai sperimentato, come protagonista o come destinatario, uno o più di questi comportamenti?
Uno psicologo da anni affermatosi nel campo della gestione della rabbia ci mostra come tutti questi atteggiamenti (e molti altri ancora, a volte anche insospettabili!) condividano le medesime radici, e come, tramite un percorso collaudato, fatto di tappe strutturate, le radici della rabbia possano appunto venire estirpate. 
Forte di un'esperienza trentennale sia nel counseling individuale che in seminari di gruppo dedicati alla gestione della rabbia, il dottor Carter offre un metodo pratico per liberarsi dalla trappola di tale emozione, e lo spiega servendosi di numerosi casi esemplificativi. Al lettore è così possibile riconoscersi nelle storie presentate, nelle forme di rabbia da esse illustrate, e anche nei percorsi intrapresi dai loro protagonisti per raggiungere la piena guarigione e una nuova serenità in famiglia come sul lavoro.
Un vero e proprio "manuale d'uso" per chi vuole liberarsi dalla trappola della rabbia, o aiutare un'altra persona a farlo, con delicatezza, professionalità, e un pizzico di humour....
SONO ARRABBIATO - LIBRO
di Gail Silver

Mattia, un bimbo di 5 anni, litiga con il nonno e viene invitato a ritirarsi nella sua stanza.
Qui inizia a conoscere la propria rabbia, a parlare, giocare, ballare e respirare insieme a lei.
In questo modo costruisce uno spazio di riflessione e conoscenza che lo aiuta a risolvere il conflitto con il nonno e a comprendere le sue emozioni profonde. 
Illustrando in modo semplice ai bambini gli insegnamenti del maestro zen Thich Nhat Hanh, il libro guida all'elaborazione della rabbia trasformandola in uno strumento per la crescita personale....
HO'OPONOPONO E LE EMOZIONI - LIBRO
Spiritualità e crescita personale
di Margherita Pink

Margherita Pink scrive un piccolo, prezioso manuale per aiutare il lettore a cambiare completamente il suo approccio alla vita grazie all'Ho'oponopono.
Una manuale che illustra dettagliatamente la tecnica dell'Ho'oponopono, un "dono dell'universo" che arriva a noi dalla cultura hawaiana.
L'autrice, quando trova un tesoro, lo condivide con il lettore e lo arricchisce con le sue considerazioni ed esperienze. Di più, con le sue emozioni.
Tramite questo mantra, che consiste in quattro espressioni chiave (Mi dispiace, Perdonami, Grazie e Ti amo), mettiamo in atto un processo di pentimento, perdono, gratitudine e amore imponente e diamo vita alla trasmutazione, cancellando le convinzioni errate su noi stessi e sulla nostra vita.
Il libro è anche un manuale che suggerisce degli esercizi e propone degli spunti di riflessione, agevolando un percorso di crescita personale....
IMPARARE A NON ARRABBIARSI
Come vivere sani e felici convertendo tensioni e irritazioni in energia positiva
di Rebecca R. Luhn

Stati di collera ripetuti possono essere la causa di autentiche catene di disturbi fisici. Una guida per imparare a gestire la propria collera, a mantenere la calma e ad ascoltare una persona irata senza irritarla...
LA DANZA DELLA RABBIA
Per trasformare la forza distruttrice della rabbia in energia vitale - Nuova edizione
di Harriet Lerner

La rabbia è un segnale di avvertimento che è bene non trascurare: ci avvisa che qualcuno ci sta facendo del male, che i nostri diritti vengono violati, che i nostri bisogni o desideri non sono adeguatamente soddisfatti o, più semplicemente, che qualcosa non va. 
Proprio come il dolore fisico ci costringe a togliere la mano dal fuoco, il dolore della rabbia protegge l'integrità dell'Io e ci induce a dire di "no" a chi ci sta danneggiando. Le donne tuttavia non sono mai state incoraggiate a riconoscere i sentimenti di collera e a manifestarli apertamente perché "non si addice a una brava ragazza", perché le fa apparire poco femminili e poco materne, irrazionali. 
Ma è tempo che imparino a individuare le caratteristiche e l'origine della propria rabbia per poterla controllare e trasformare in una forza costruttiva, un atteggiamento che rappresenta la chiave per la conquista di una maggiore indipendenza emotiva....
L'AGGRESSIVITà FEMMINILE - LIBRO
di Marina Valcarenghi

Un libro per mostrare come la naturale aggressività, la grinta femminile stia venendo pian piano soffocata nel mondo di oggi, reprimendo una condizione necessaria dell'essere donna.
Sembra essere successo qualcosa in tempi molto lontani che ha indotto la compressione dell'aggressività non di una ma di tutte le donne, qualcosa che potrebbe essere una mutazione istintiva legata a uno stato di necessità, forse a esigenze conservative della specie. I sintomi di questa artificiale repressione si esprimono in comportamenti deficitari о eccessivi come: autolesionismo, abitudine al lamento, senso di colpa, dipendenza, insicurezza о ansia di controllo, prepotenza e atteggiamenti insofferenti e collerici.
L'istinto aggressivo femminile è ammalato perché non riesce a esprimere una conveniente autodifesa dello spazio fisico, psichico e sociale e non risulta quindi capace di affermare e proteggere con efficacia l'identità soggettiva.
Affrontando l'antico stato di necessità, riconoscendo il dolore per una lontana e comune ferita all'istinto e collegando quella ferita ai sintomi di oggi, diventa progressivamente possibile riscoprire l'energia aggressiva e con essa il desiderio e la capacità di affermare quella forma del pensiero e del sentimento che costituisce il modo femminile di stare nel mondo, in modo ancora in larga misura sommerso, ma ormai necessario non solo all'equilibrio della personalità femminile, ma forse anche alla salvezza del genere umano....
Litigare è un’attività ostracizzata nella società civile, ma nonostante tutto le persone litigano… continuamente. Il motivo è semplice, grazie a dei piccoli “fraintesi” ci si applica per ore. I motivi che scatenano una crisi, sono spesso molto poco importanti e dimostrano come certe persone, purtroppo, cerchino solo una causa scatenante.
Come dicevo, più si conosce una persona, più il litigio potrà essere non distruttivo per la relazione stessa, ma per i rapporti più superficiali, la cosa si complica. Esiste una linea invisibile, che demarca il confine confidenziale, che dovrebbe limitare certe parole e non consentire certi gesti. Capita, in questo modo, che si distruggano rapporti che potevano diventare importanti o perdere contatti con persone che conoscevamo da anni.
Come possiamo allora arginare le liti e vivere, appunto, una vita più serena? Il primo passo da fare, a mio avviso, è cercare di mantenere la calma; ogni lite ha un inizio, una fase acuta e una fine, ed è soprattutto nella fase acuta dobbiamo mantenere più lucidità possibile.
Dovremmo tacere alle offese, alle provocazioni… è difficile lo so, sopratutto quanto il nostro nemico non è dietro un monitor (le maggiori liti infatti per questo ora avvengono attraverso i social network, perché caricano meno emotivamente le persone) e lo vediamo “imprecare”contro di noi. Superare questa fase, vuol dire aver già risolto il problema al 50%.
Un’altra cosa da fare è cercare di trovare un punto in comune con l’altro, ovvero, nelle argomentazioni che propone, trovare un filo conduttore che avvalori anche il nostro pensiero. Questa tecnica non solo ci rende più brillanti, ma spiazzerà il nostro avversario che dovrà necessariamente fare un passo indietro.
Non essere orgogliosi, inoltre, nel momento in cui vediamo un minimo segnale di resa da parte dell’altro e andargli incontro. Questo faciliterà il ricongiungimento delle parti. Trovare un accordo, fare pace insomma… Magari, non vi interessava nemmeno più di tanto avere contatti con quella persona, ma almeno avrete evitato il rischio di subire diffamazioni e insulti vari… poi, un giorno magari la stessa persona potrà pure diventarvi amica! Tutto è possibile.
 Articolo di Enza Angela Massaro

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