McDonald’s è un’enorme multinazionale, una di quelle corporation con investimenti su vasti territori nei paesi poveri, venduti loro dalle regole del dollaro-affamatore e da oligarchie privilegiate.
McDonald’s sgombera le piccole fattorie che su quei territori si trovano e che producono cibo per il proprio popolo. Con la potenza del dollaro, infatti, è possibile comprare tecnologia e produrre beni, e i paesi poveri ormai sono intrappolati nella produzione di tantissimo cibo destinato ad essere esportato esclusivamente negli Stati Uniti. Dei 40 paesi più poveri del mondo, 36 esportano cibo negli USA: il più ricco.
Libri e varie...
I cereali servono per nutrire le mandrie nei paesi del Sud America, per produrre la carne degli hamburger di McDonald’s. Le mandrie di bestiame consumano un ammontare di cereali e soia 10 volte maggiore rispetto al consumo degli esseri umani: una caloria di manzo richiede 10 calorie di cereali. Da 145 milioni di tonnellate di cereali e soia, utilizzati per il nutrimento del bestiame, solo 21 milioni di tonnellate di carne vengono ricavati. Lo scarto è 124 milioni di tonnellate per anno, con un valore di 20 miliardi di dollari. È stato calcolato che con questa cifra si potrebbe nutrire, vestire e dare un tetto all’intera popolazione mondiale per un anno.
McDonald’s e Burger King, inoltre, sono due delle molte multinazionali americane che usano veleni letali per distruggere vaste aree della foresta pluviale del Centro America, per creare pascoli per il bestiame che sarà poi rivenduto sotto forma di hamburger negli Stati Uniti e per fornire il materiale per l’impacchettamento dei fast-food.
Ogni anno un area di foresta pluviale della grandezza della Gran Bretagna è abbattuta o defogliata e incendiata. In Amazzonia – dove ci sono attualmente 100.000 allevamenti di bovini – le piogge torrenziali si abbattono sulle valli senza alberi, erodendo il terreno e trascinando via il suolo fertile. La terra nuda, battuta dal sole tropicale, diviene così inutilizzabile per l’agricoltura. È stato stimato che ogni ora viene estinta una specie animale, vegetale o di insetti.
Il menù delle catene di rivenditori di hamburger si basa sulla tortura e l’uccisione di milioni di animali. La maggior parte provengono da allevamenti intensivi, in cui le condizioni in cui vengono tenuti gli animali sono indescrivibili. Il cannibalismo ed il trasformare animali erbivori in carnivori è la regola; gli animali non stanno mai all’aria aperta e al sole e non hanno libertà di movimento, al contrario, sono costretti in box che a malapena li contengono. Le loro morti sono barbare:“la macellazione senza agonie” è un mito. Con i moderni metodi di allevamento intensivo, malattie legate ai residui chimici o a pratiche non naturali, sono diventate un pericolo per tutti (come ad esempio la BSE – la malattia della “mucca pazza”).
Masticare è essenziale per una buona digestione, perchè promuove il fluire dei succhi gastrici che “lavorano” i cibi e mandano il nutrimento al sangue. Il cibo che troviamo da McDonald’s è così privo di consistenza che è veramente difficoltoso riuscire a masticarlo. Questo tipo di cibo finto incoraggia, quindi, la sovra-alimentazione. Inoltre, gli alti zuccheri ed il sodio contenuti in questi cibi, possono far sviluppare una specie di “dipendenza”. Questo significa maggiori profitti per McDonald’s ma costipazioni, colesterolo ed attacchi di cuore per molti consumatori.
Nel 2010, un artista raccontò di un hamburger di McDonald’s che da 6 mesi non andava a male, storia che fu poi amplificata dai media. E si sa anche dell’esistenza di un museo dei burger mummificati dal 1989, storia ripresa dalla CNN, dal Washington Post e altri media commerciali, rimasti folgorati dal fatto che il cibo spazzatura delle catene dei fast food non marcisce. Il video che ne parla di Len Foley si chiama “Bionic Burger”, è apparso nel 2007 ed è stato visto 2 milioni di volte su Youtube.
La ragione essenziale per cui le carni non si decompongono è il loro elevato contenuto di sodio. Il sale è un grande conservante, come ben sapevano gli esseri umani che lo hanno usato per millenni. Le polpette di carne della McDonalds, sono così piene di sodio che sono da considerare carne trattata, senza parlare degli agenti chimici che potrebbero contenere. La domanda che mi faccio invece è perché capita lo stesso con i panini? Questa è la parte che mi spaventa, dal momento che il pane naturale comincia a creare muffa dopo qualche giorno…
Ecco cosa contengono: Farina arricchita (farina di grano sbiancata, farina di frumento maltata, niacina, ferro ridotto, tiamina mononitrato, riboflavina, acido folico, enzimi), acqua, sciroppo di alto fruttosio (HFCS), zucchero, lievito, olio di soia e/o olio di soia parzialmente idrogenato, contiene il 2% o meno di: sale, solfato di calcio, carbonato di calcio, glutine di grano, solfato di ammonio, cloruro di ammonio, agenti ammorbidenti per la pasta (lattato steaorile di sodio, estere diacetiltartarico di mono- e digliceridi degli acidi grassi, acido ascorbico, azodicarbonamide, mono- e digliceridi, monocalcio fosfato, enzimi, gomma di guar, perossido di calcio, farina di soia), propionato di calcio e propionato di sodio (conservanti), lecitina di soia.
Non c’è male, vero? Yumm, mi viene l’acquolina in bocca solo a pensarci.
Nessun animale normale ha la percezione del panino McDonald’s come cibo e a quanto risulta nemmeno i batteri o le muffe. Secondo il loro buon senso, quella è roba non comestibile. Ecco perché questi burger bionici non andranno mai a male.
Avete ancora voglia di Fast Food ora?
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