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venerdì 3 aprile 2020

Vogliamo togliere di mezzo questo coronavirus?




Purtroppo, non mi ero sbagliato.
Come avrete notato, il decremento di oggi, 2 Aprile, è di pochissimi decimali di punto percentuale, nonostante gli addetti al lavoro si spertichino nel dire che “stiamo arrivando al picco”. I morti, invece, sono aumentati: non è con migliaia di contagiati ogni giorno che si esce dall’emergenza!
Se osservate la curva dei contagi, sul FQ o su un altro quotidiano, i punti di “flesso” – ossia di un apprezzabile mutamento nella curva –  da quando sono in vigore le norme di distanziamento e di reclusione nelle case, sono avvenuti soltanto in due periodi: 29-31 Marzo e 22-24 Marzo, ossia due fine settimana! Perché?
Poiché, semplicemente, la gente si reca di meno al lavoro, molti ipermercati sono chiusi la Domenica, ecc: in pratica, ci sono meno spostamenti, meno contatti e meno contagi.
Se continuiamo così, non ci sarà nessun apprezzabile cambiamento, nemmeno fra qualche settimana e dovremo giungere all’Estate per essere fuori da questa dannata pandemia, ossia quando l’aumento delle temperature (il virus è sensibile alle alte temperature) e dell’insolazione (raggi UV della luce solare) faranno il lavoro per noi.
Un simile scenario, però, ci condurrà verso le centinaia di migliaia di contagi e le decine di migliaia di morti: fra l’altro, senza che l’economia ne riceva nessun apprezzabile risultato positivo.
Allora, meglio togliere il dente subito oppure menarsela per mesi? Gli economisti credono che sia meglio continuare così per mesi? Che l’economia patirà meno danni?
Non sarebbe meglio chiudere veramente tutto? Chiediamo d’esser trattati da “grandi” e non da bambini: avvertiteci prima per riempire le dispense, attrezzate la Protezione Civile per le emergenze alimentari ed altre urgenze e poi – per almeno due settimane – in attività solo gli operatori sanitari, le farmacie, quelli delle reti del gas ed elettrica. Solo i Comuni dovranno mantenere un minimo approccio per la gestione del territorio, in questo aiutati da personale militare. Perché, dopo due mesi di questa menata infernale, non possiamo tenere chiusi nelle caserme almeno 100.000 giovani che potrebbero dare una mano!
Nessun altro in giro e l’esercito a piantonare le strade: chiunque si muova, dovrà giustificare il motivo e, se non sarà più che validissimo, si muterà immediatamente in arresto. Durante la notte, per tutta la durata della chiusura totale, irrorazione delle strade con mezzi chimici che potrebbero essere anche più micidiali, data l’assenza di circolazione. Il Cloro è sempre il miglior antisettico, checché se ne dica.
Non significa fare dell’allarmismo, vuol semplicemente dire non fornire più “alimento” al virus per due settimane, in modo d’abbattere vistosamente il numero dei contagi e ripartire con minime necessità sanitarie e relazionali. Nel frattempo, potremmo attrezzarci per il dopo, ossia pianificare la fornitura di attrezzature di protezione in modo da ripartire con maggiori sicurezze.
E non venite a raccontarci che morirete di fame in due settimane, con la dispensa ed il congelatore pieno! E’ solo la vostra paura a creare dei mostri.
Fra l’altro, sta scoppiando un nuovo bubbone: quello delle case di riposo le quali, seppur protette fin quando è stato possibile dal personale, più di tanto non possono reggere. E, man mano che la situazione degenererà, altri ne salteranno fuori: le strutture psichiatriche, carcerarie…e i senza tetto? Gli immigrati? Il problema, man mano che si va avanti, si complicherà sempre di più. Quella che a prima vista sembra una decisione drastica, viene posta proprio per non dover, domani, prenderne di più drastiche ancora.
Prendiamo una decisione: altrimenti, fra pochi giorni la gente cederà e smetterà di stare in casa, e saremo al vero e proprio disastro.

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