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martedì 9 ottobre 2018

Intervista al Dottor Giampaolo Giacomini

La questione vaccinazioni è delicata e vasta, poiché non è in gioco solamente la salute fisica di un individuo, ma anche e soprattutto la coerenza tra “identità spirituale” (o energetica) e “Io” corporeo: è in questa coerente corrispondenza che ci si gioca non tanto la salute o la malattia nella nostra vita, quanto la nostra realizzazione interiore!

Il dottor Gianpaolo Giacomini (medico chirurgo, omeopata, omotossicologo, e agopuntore) ci ha colpito per la sua capacità di dare una visione a trecentosessanta gradi del sistema immunitario e di integrare, anche vista la sua giovane età, il sapere delle filosofie orientali che studia da oltre vent’anni, le medicine tradizionali, la naturopatia, l’iridologia, la nutrizione, il tutto mediato da una solida formazione classica data dalla laurea in Medicina e Chirurgia.
Dottor Giacomini, può dirci il suo punto di vista sui vaccini che vengono proposti dalle nostre ASL, come prevenzione primaria già dai primi mesi di vita?
A questo proposito, vorrei stimolare una riflessione un po’ differente dalle tante argomentazioni che i miei colleghi “vaccino-cautelativi” propongono: tengo comunque a sottolineare che condivido pienamente le loro argomentazioni.
La prima cosa che mi chiedo quando vedo un bambino è: “Chissà che cosa questo bambino è venuto a fare al mondo? Quale sarà la sua missione terrena?”. Ritengo che, prima di pensare di proteggere un bambino da qualcosa che esiste in agguato al di fuori di lui (virus, batteri, parassiti ecc), dovremmo preoccuparci di favorire il riconoscimento di chi è lui!
Il sistema immunitario di qualsiasi essere vivente, particolarmente quello umano, è preparato anzitutto nel riconoscere ciò che viene definito “self”, ovvero l’Io. Una volta riconosciutolo, tutto il sistema si specializza nella difesa da ciò che “self non è”, onde evitare di perdere la propria identità.
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Se ci pensiamo bene, le malattie infettive altro non sono che la conseguenza dell’invasione di esseri a noi differenti, che potrebbero portare l’essere ospitante alla morte, in conseguenza della perdita della sua identità. Pensiamo ai virus, che utilizzano le nostre cellule per riprodursi, in quanto in natura essi sono esseri che senza un ospite non hanno possibilità alcuna di replicarsi.
Quando un virus si impadronisce delle nostre cellule per i suoi comodi, allontana il corpo (in quanto struttura pluricellulare) dal suo progetto primario, che è quello di servire l’Io Spirituale attraverso l’Io fisico. Si verifica così una perdita di identità corporea. Lo spirito, allora (definiamolo anche “energia vitale”), mette in atto una serie di processi che scatenano eventi quali febbre, lisi cellulare ad opera di linfociti, macrofagi ecc. con l’obiettivo di liberare l’Io del corpo dall’invasione dell’Io alieno virale.
In pratica, il sistema immunitario riconosce la presenza di un “not self” e attiva il “self” per scacciare o arginare l’Io invasore: in questo modo noi riaffermiamo la nostra proprietà e individualità e abbiamo, ancora una volta, comunicato al mondo e a noi stessi che “ci siamo”!
In seguito ad una vaccinazione, in particolare se multipla, quali le esavalenti, si scatena una risposta massiva del sistema immunitario che si trova a dover lottare “virtualmente” (perchè di fatto non vi è una vera e propria infezione) contro una serie di invasori, tra l’altro dotati di un “Io” estremamente forte.
Un tale scossone, provocato in un io corporeo ancora in fase di definizione (il bambino a due mesi ancora non ha una identità personale, né tanto meno immunitaria ben definita, e se allattato al seno condivide moltissimi aspetti caratteriali relativi alla madre attraverso il latte), può far perdere letteralmente l’identità cellulare,determinando una disregolazione anche grave del sistema PNEI corporeo nella sua globalità.
Questa perdita di identità corporea, è il preambolo del verificarsi di molteplici disfunzioni che possono nel tempo sfociare anche in forme patologiche gravi. Trovo assurdo, oggi, ricorrere alle vaccinazioni di massa, in quei territori dove le patologie sono oramai scomparse da tempo, così come trovo assurdo vaccinare all’età di due mesi, per patologie che a quell’età un bambino non contrarrebbe mai.
La questione vaccinazioni è delicata e vasta, poiché non è in gioco solamente la salute fisica di un individuo, ma anche e soprattutto la coerenza tra identità Spirituale (o energetica) e Io corporeo: è in questa coerente corrispondenza che ci si gioca non tanto la salute o la malattia nella nostra vita, quanto la nostra realizzazione interiore!
Può spiegare al nostro pubblico cosa accade al nostro sistema immunitario dopo la somministrazione di un qualsiasi vaccino? Cosa succede all’interno del nostro corpo?
Anche da adulti, un vaccino produce profonde modificazioni immunitarie ed energetiche nella nostra struttura. Quantisticamente parlando, se noi siamo la materializzazione osservata di una funzione d’onda osservabile, è molto probabile che l’effetto di un vaccino sia quello di modificare il tessuto vibratorio di quell’onda, determinando una sorta di “scivolamento” della nostra realtà interiore percepita e percepibile.
Cercherò di spiegarmi in parole semplici. Viviamo la nostra realtà come soggetti che percepiscono se stessi e l’ambiente circostante. Diciamo che essendo sintonizzati sul nostro canale, percepiamo i nostri programmi quotidiani. Un trauma, una malattia grave, una droga o un farmaco (drugs nel mondo anglosassone) può avere l’effetto di farci cambiare canale e sintonizzarci su una frequenza che non è più la nostra.
Questo fatto avviene a livello energetico-sottile, ma è determinato nel corpo da una serie di eventi a cascata che coinvolgono il sistema nervoso, endocrino e immunitario. È sufficiente che anche uno solo di questi sistemi riceva uno shock profondo, per determinare questa sorta di switch tra “Io” e “non Io”.
A livello immunitario, ciò che più disturba il nostro organismo non è solamente l’inoculazione di un virus attenuato o volgarmente detto “ucciso” (e che comunque si tratta di un frammento di DNA o RNA, quindi di un codice ben definito e potenzialmente sempre attivabile secondo l’epigenetica) quanto gli adiuvanti che vengono iniettati assieme al vaccino.
È risaputo che un antigene virale o batterico non è sufficiente a innescare una risposta immune contro di esso, ma è necessario che questo sia associato a degli adiuvanti, molecole tossiche in grado di attivare massivamente il sistema immunitario il quale, in questo “minestrone” di attivazioni, produce anche anticorpi contro il virus in questione. Potrete ben capire che, nel caso avessi una debolezza delle funzioni epatiche, mangiare frittura per quaranta giorni non sarebbe un modo saggio per attivare i processi epatici, no?
Un ultimo aspetto, che ancora non mi spiego, è l’assurdità di iniettare un vaccino, quale quello per l’influenza, quando questa si contrae per via inalatoria. L’inoculazione stimola una risposta prettamente anticorpale, mentre l’immunità vera dovrebbe riguardare primariamente le barriere immunitarie legate alle mucose, quali il tessuto linfoide associato alle mucose del canale digerente e respiratorio (MALT).
Che alternative esistono quindi per fare vera prevenzione, per noi stessi, per i nostri bambini e per la collettività?
Vivere bene, ciascuno centrato nel suo cammino personale, fieri di essere ciò che siamo, risolvendo le nostre debolezze e sfide, giorno dopo giorno. Non trovo un modo migliore per affrontare la Vita. Dal nostro stato di equilibrio interiore nasce la nostra solidità, a tutti i livelli.
Nelle arti marziali si insegna che non è necessario combattere per dimostrare di essere il più forte, è sufficiente essere in equilibrio con il proprio Io superiore. E, cosa ancora più bella, si insegna che la vera forza non sta nel battere l’altro, ma nel riuscire a “domare” se stessi, attraverso la disciplina, la conoscenza, il continuo esercizio della volontà di migliorarsi, giorno per giorno.
È altresì necessario alimentarsi in modo adeguato, rispettando la propria costituzione metabolica, senza seguire mode o diete che affatichino il nostro sistema. Parlava di questo, il medico greco Ippocrate molti anni or sono e persino l’Imperatore Giallo Huang Ti nel suo trattato di medicina interna, redatto circa nel 1900 a.C.
È necessario seguire i bioritmi naturali, sincronizzarsi con la Natura, rispettando le stagioni e il ciclo circadiano di luce-buio. Il nostro sistema PNEI è così strettamente legato a tutti questi fattori, da poterci garantire sì la salute ma anche la malattia, se non rispettiamo le “regole”.
La Vita è piena di regole, così come lo sono la chimica, la fisica e la biologia, branche della scienza che studiano la Vita nella sua più intima manifestazione. Ho imparato in questi miei, tutto sommato, pochi anni di esistenza attiva, che “nella Vita non esistono limiti, ma regole”Esistono, poi, innumerevoli pratiche naturali che permettono al nostro organismo di mantenersi sano e in salute, la principale delle quali è il “drenaggio tossinico”. Il corpo è un sistema di flusso aperto e dinamico, dove ogni cosa che entra deve anche uscire, dopo ovviamente essere stata trasformata.
Abituarsi ad effettuare un drenaggio tossinico regolarmente, magari ai cambi di stagione, è un’ottima abitudine per mantenerci in saluteSpesso infatti, la malattia altro non è che lo sforzo che il nostro organismo compie nel tentativo di espellere tossine sedimentatesi dentro i nostri organi e tessuti connettivi. A questo proposito, cito sempre l’inspiegabile picco di epidemia “influenzale” che si verifica dopo i giorni di Natale e Santo Stefano, o in generale dopo le feste natalizie.
Tratto da: Scienza e Conoscenza n. 51

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