Quello che ancora non sai su… Te Stesso
di Claudio Guarini
Ogni essere umano presenta una doppia identità. Un lato oscuro e uno autentico. Sta nella sua umiltà comprendere che, per quasi tutta la sua vita, ha dato retta a quello oscuro.
Gli esseri umani vengono usati come cavie, da millenni, da forze che hanno la meglio perché convincono le menti che non esistono.La paura é il portale che usano per entrare dentro di loro e controllare le loro menti. Ma questo significa che non c’è libero arbitrio, ti chiederai. No… infatti. L’unica scelta che puoi fare, è quella di seguire la Verità o l’illusione, Spirito o oscurità.
“L’ultima grande battaglia non sarà combattuta in un campo, ma nella mente degli uomini”. (Richard Thomas Gerber)
“Demoni. Non smettono mai di lavorare. Sono sempre attivi. Ci seducono, ci manipolano, ci possiedono. Tutti dovremo affrontarli”. (dalla serie Mr. Robot)
La prima manifestazione utile non è certamente quella per avere un posto fisso, ma quella per esprimere il tuo dissenso nei confronti del parassita che governa la tua mente. In che maniera? Cominciando a renderti conto che “lui” non è te, e non può decidere né pensare per te. Di solito il “guardiano” è uno per ogni essere umano, ma tutti lavorano per lo stesso fine come una cosca mafiosa.
Ti hanno dato modo di costruire una “casa per le bambole” per rinchiuderti e controllarti. Quindi, non sei davvero libero come pensavi, solo perché inneggi ad avere tutto ciò che da piccolo non hai potuto avere e ti è mancato. Libertà non è ottenere tutto quello che la tua mente vuole, ma realizzare chi sei davvero. Non troverai ciò che la tua mente cerca. La maggior parte delle volte che difendi i desideri della mente, stai difendendo i tuoi guardiani, i tuoi carcerieri invisibili, coloro che si mettono in mezzo tra te e la verità, al fine di non fartela neanche scorgere.
Quando si viene attaccati da fuori, si combatte per sopravvivere. È quando si viene attaccati da dentro, che ci vuole più coraggio per combattere. Accanirti contro le situazioni esterne illudendoti di poterle risolvere, è come cercare di rompere l’immagine nello specchio per cambiare te stesso. Quando entri nell’emozione, senza che tu ti renda conto da cosa è scaturita, da quale schema e perché si sta ripetendo, è normale lasciarsi trascinare.
Occorre centrarsi e accorgersene nell’immediato del sorgere di quel meccanismo. Questo non vuol dire reprimere ma trasformare. Se non entri nell’emozione e non prendi sul personale ogni cosa che ti accade, quelle energie oscure che fanno leva sulle emozioni, non avranno modo di agganciarsi così facilmente, manovrando i tuoi pensieri e le tue azioni. Ma la questione è così sottile che scambi l’illusione per verità.
La mente degli esseri umani, purtroppo, crede ancora e solo a se stessa, auto-referenziandosi, quasi stipulasse un contratto di autocertificazione. Ciò che negli ultimi anni ho osservato, è la difficoltà diffusa a concepire l’esistenza della parte spirituale. La mente si è abituata a pensare di essere l’unica protagonista della tua vita. Come siamo arrivati a questo? Forse secoli di soprusi proprio in nome dello Spirito, hanno instillato nell’uomo la convinzione che esista solo ciò che si può percepire coi cinque sensi? A chi giova il fatto che l’uomo moderno non creda più in nulla? Anche quando tocchi con mano la sua presenza, al tuo interno, la mente la disconosce, preferendo ancora una volta rivolgersi al mondo esterno.
Nella confusione generale, alla mente umana viene fatto credere che tutto va per il verso giusto o che le cose non si possono cambiare. Vengono utilizzate leve emotive sulle paure, debolezze, convinzioni e credenze. Più la mente cede ai tranelli dell’oscurità, più si convince che la soluzione è fare di testa propria, anziché connettersi all’unica frequenza che può dare indicazioni autentiche, ossia quella dello Spirito. Anima e spirito educano la mente alla verità, che non ha nulla a che vedere con l’idea di felicità che la mente possiede nelle sue illusioni, ed è proprio questa illusione che gestisce l’essere umano dandogli la falsa convinzione di avere il controllo.
“La gente teme quello che ha dentro, ma è l’unico posto in cui troverà tutto quello che serve”. (Dan Milman – Peaceful Warrior – La via del guerriero di pace)
“Tendiamo a distinguere tra ciò che ci porta piacere e ciò che ci porta dolore, questa è una modalità molto povera di prendere decisioni. A volte, il tuo Spirito ti mette in situazioni dolorose per il tuo bene, così come i genitori tolgono ad un bambino un cibo che, per quanto gustoso, sta rovinando il suo stomaco. Altre volte il tuo ‘sfidante’ o ‘voladores’ ti mette davanti ad una opportunità apparentemente ghiotta, ti dice che puoi diventare ricco sotterrando in un punto preciso le tue monete d’oro e aspettando che cresca un albero che darà come frutti tante di queste monete. Questa ‘opportunità’ ti ecciterà così come ti eccita il fatto che un bel ragazzo o una bella donna ti lascino il loro numero di telefono. Ma questo non è discernimento, questo è essere addormentati”. (Antonio D’Elia)
In tutto questo c’è in gioco la tua Anima. Hai dimenticato di cercarti dentro con la scusa di trovarti fuori. Se volete salvarvi, smettete di affidarvi alla personalità. La personalità è ciò che la mente ha costruito nel tempo e tutti gli schemi ad essa legata non sono veritieri. È, infatti, alla personalità che si agganciano queste energie oscure, facendo leva sui tuoi desideri e sulle tue paure.
Spesso chiami ingiustizie le situazioni che ti accadono, solo per mancanza di responsabilità nei confronti di scelte che non vuoi prendere e, così facendo, quelle situazioni continueranno a ripetersi. La questione è perché quelle situazioni si ripetono? C’è qualcosa che ancora probabilmente non hai compreso e non vuoi lasciare andare e quelle situazioni si ripetono per mostrarti gli schemi.
Osserva in cosa ti senti bloccato. Qual è il disagio costante che ti opprime?Quando dici “sarò felice quando…” ti stai prendendo in giro. La mente non starà mai bene se è ancora lei a mantenere il controllo (falso oltretutto), perché per stare bene come lei crede, deve accontentare i suoi parametri, che non sono altro che capricci, convinzioni, schemi, condizionamenti e così via. Uscire da quegli schemi e attaccamenti significa, per la mente, sofferenza. Perciò molti non scelgono la verità ma l’illusione.
Gli altri, le situazioni esterne sono solo un pretesto, un mezzo che la vita usa per portare a galla un disagio che prima o poi dovrai affrontare. Attiriamo situazioni che mettono in atto uno schema che si è messo in moto a causa di un episodio traumatico nell’infanzia,senza che ce ne si renda coscientemente conto. Quindi, ricapitolando,ciò che accade fuori è solo la conseguenza di uno schema che si ripete, da un episodio particolare di quando eri bambino, che la mente ha messo in sordina. Adesso lo senti più devastante perché è l’unico modo che la vita ha per portarti a porre a te stesso delle domande.
Comincia, allora, a chiedere alla vita di portarti a comprendere il perché di questa situazione, senza idealizzare il come e il quando. Ma facendo attenzione a ciò che si muove dentro e a ciò che ti accade fuori. Per essere chiari e non destare confusione, gli schemi non vanno cambiati, vanno riconosciuti, il che, il più delle volte, non accade perché la mente lo impedisce e non vuole prendersi la responsabilità di ciò che accade, e poi vanno lasciati andare.
Dopo, occorre un lavoro di pulizia del passato, attraverso prima di tutto il riconoscimento della “guida interiore”, che nella nostra ricerca chiamiamo Spirito, che è l’unica vera autentica forza in grado di guidare l’essere umano verso il suo reale destino e l’unico che può farti vedere con occhi di verità ciò che è successo, perché è successo e come uscirne. La mente da sola non può far nulla, se non agire e seguire le indicazioni della parte Spirituale (Spirito). Alla fine quello schema va lasciato andare perché non è te.
Sii cosciente delle tue scelte e responsabile delle tue azioni. “Siate guerrieri e non servi del dolore”. (cit.). Un guerriero non arretra di fronte alla paura!
Articolo di Claudio Guarini
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