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lunedì 2 settembre 2019

Questa classe politica ci rovinerà per secoli ?

DI GIANNI PETROSILLO
conflittiestrategie.it
I media nazionali sono di una stupidità oltre ogni limite. Sono davvero stufo di sentire che Salvini sia andato incontro a suicidio avviando la crisi di governo. Semmai, il capo della Lega non è stato in grado di gestire una difficile situazione ma l’accerchiamento a cui era sottoposto richiedeva doti alla Sun Tzu per mutare in vantaggio uno svantaggio. Salvini, in ogni caso, non essendo né un generale cinese né un leggendario cavaliere del XII secolo e prediligendo i piatti da DJ agli scudi da guerriero, si è comportato secondo i suoi mezzi (e limiti) ed ha fatto l’unica cosa in suo potere, far saltare l’alleanza col M5S, prima di restare invischiato in un complottone molto più invalidante.
Il Premier Conte è un uomo di Mattarella, come lo sono Tria e Moavero. Oggi possiamo affermarlo senza tema di smentita, tanto più che il suo successore BisConte parla ormai come un vero sinistro istituzionale. Il PresdelRep, subito dopo le elezioni del 2018, e considerate le difficoltà delle organizzazioni più votate ad accordarsi, usò la provocazione Cottarelli, palesemente organico al solito establishment, esclusivamente per fare accettare ai gialloverdi un altro individuo, da lui selezionato, appartenente ugualmente alla élite ma più camaleontico. Questa soluzione proposta in seconda battuta dal capo di Stato era in verità una “prima scelta”. Su questo non si devono nutrire dubbi e sono arciconvinto che il nome dell’Avvocato foggiano sia stato passato ai grillini dal Quirinale.
Il compito dei trio all’interno dell’esecutivo è sempre stato di disturbo e di impedimento, soprattutto alle politiche del partito sedicente sovranista. Come riporta La Verità, infatti, alla base di tutto vi sarebbe ”la lettera inviata dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e dal Ministro dell’economia Giovanni Tria lo scorso 2 luglio ai vertici della Commissione Ue, nella quale si certificava la resa incondizionata del governo italiano ai diktat europei e l’impossibilità di introdurre la Flat Tax”.
Il Carroccio non avrebbe mai potuto calarsi le braghe sino a tal punto e non avendo altri strumenti a disposizione ha tentato di scompaginare i giochi prima di farsi intestare un siffatto tradimento dei suoi indirizzi e programmi. Così stanno le cose e chi non ha capito almeno il quadro generale in cui deve essere intesa questa crisi o fa parte della macchinazione, e dunque finge, oppure è di una idiozia sconcertante.
Qualcosa di poco chiaro vi è comunque nello sviluppo degli eventi ma riguarda l’atteggiamento del Presidente americano Trump, al quale non va affatto bene il ritorno dei ”morti viventi” appoggiati dall’Ue. Secondo quanto riferisce Bannon in una intervista a La Verità: “Il presidente Trump non avrebbe mai dato il suo endorsement a questo governo se avesse saputo che tipo di governo era. Un governo che non condivide le politiche trumpiane, un governo contro il patrimonio, pro Cina e pro immigrazione incontrollata. Non ero presente al G-7 ma non credo che Conte abbia spiegato a Trump cosa stesse accadendo in Italia. È impensabile che lo stesso leader – nella fattispecie Conte – rappresenti contemporaneamente due fazioni politiche contrapposte. Quello che poi mi sorprende è che il presidente Trump, deriso e anche pubblicamente dileggiato dai leader della sinistra e del Pd, adesso diventi improvvisamente emblema di credibilità e autorevolezza legittimando il governo italiano”.
Ma qui Bannon è fin troppo banale quando avanza il sospetto che Trump semplicemente non avesse capito la doppiezza di Conte. Piuttosto, potremmo sospettare che considerata la scarsa capacità dei sovranisti salviniani di essere pienamente assertivi nelle loro scelte antieuropeistiche, l’amministrazione statunitense abbia considerato più ”producente”, dal suo punto di vista, un ribaltone che facesse riemergere dalla cloaca il marciume filoeuropeistico, cosicché gli eventi possano raggiungere sul serio un punto di non ritorno. Tanto è vero che se una nuova e più pesante tempesta economica è effettivamente all’orizzonte, lo cosca autoctona dei “brussellesi” sarà inequivocabilmente intesa dal popolo come un tutt’uno col disastro. E’ una interpretazione ma sicuramente ce ne saranno altre maggiormente ficcanti e precise. Cosa dobbiamo aspettarci ora? Lo dice chiaramente Bannon: “Dal punto di vista politico, questo ipotetico governo Pd-5 stelle, il governo giallo rosso come dite voi, sarà benedetto dall’ Europa e sarà il governo dei porti aperti. Aperti come le borse della Banca centrale europea…
Ricominceranno gli sbarchi incondizionati e ingiustificati sulle vostre coste contro la volontà degli italiani ma con il consenso dell’ Europa. Prevedo anche che l’ Europa farà di tutto perché questo nuovo governo rimanga in piedi, per garantire quell’ Italia che fa tanto comodo all’ Europa”.
Lo aveva però già affermato anche Gianfranco La Grassa in un recente video. L’Europa ci “foraggerà” per qualche tempo, coprirà le nostre difficoltà, non ci imporrà l’aumento dell’Iva, decanterà il virtuosismo politico-economico della coalizione giallo-rosé fino a…fino alla prossima debacle finanziario-economica che si annuncia peggiore del 2008. A quel punto per il nostro Paese arriveranno i giorni dell’abbandono e della disperazione. Tutto questo perché mentre avremmo dovuto attrezzarci per superare i nostri problemi con politiche avanzate e autonome abbiamo consentito ad una classe politica di traditori di svenderci i gioielli nazionali e anche il futuro.

Gianni Petrosillo
Fonte: www.conflittiestrategie.it
Link: http://www.conflittiestrategie.it/questa-classe-politica-ci-rovinera

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