Vi spiego perché il nuovo Governo non potrà revocare le concessioni ad Autostrade per l’Italia dei Benetton ma dovrà mettere fuori dai giochi tutti quelli che hanno provato a farlo e riportare nel deep state governativo gli amici di Atlantia che in passato ne hanno tutelato gli interessi.
Infatti è proprio quel sistema di potere che ha ripreso prepotentemente le redini in mano del nuovo Governo nato in vitro.
Procediamo per gradi commentando alcune fotografie in allegato:
Enrico Letta è stato in passato tra i promotori di un think tank chiamato Vedrò nato per creare un ponte di collegamento tra il capitalismo italiano, le organizzazioni neoliberiste del Cartello finanziario internazionale ed i politici che ne dovranno portare avanti gli interessi attraverso una fitta rete di collegamenti e porte girevoli. Vedrò finì nell’occhio del ciclone nel 2013 perché ben sette, tra Ministri e Sottosegretari del neonato Governo Letta, provenivano da quella stessa lobby, creando un enorme conflitto di interessi tra il ruolo istituzionale del Presidente del Consiglio e dei suoi Ministri e gli interessi privatistici dei grandi sponsor di Vedrò. Basti pensare che tra questi figuravano Sisal e Lottomatica, in un periodo in cui proprio il Governo Letta, avrebbe dovuto adottare misure contro il gioco d’azzardo.
Ricordo di essere stato tra i primi nel 2012 a denunciare questo conflitto d’interessi che poco dopo fu oggetto di interrogazioni parlamentari da parte di esponenti pentastellati. In un documentato intervento di Paola Nugnes vennero fatti nomi e cognomi dei Ministri provenienti da quella lobby e dei suoi finanziatori. Intervento poi ripreso da Grillo con un lungo post del 5 giugno 2013, dedicato alle personalità che da quelle lobby erano arrivate al Governo, per portare avanti, secondo il fondatore del M5S, gli interessi dei suoi sponsor. Vedrò finì anche sotto la lente della Guardia di Finanza per alcune sponsorizzazioni da parte del Consorzio Venezia Nuova finita sotto inchiesta. Addirittura la sede di Vedrò e la casa del suo tesoriere – personaggio molto vicino a Letta – vennero perquisite dai finanzieri.
Enrico Letta nel 2013, in seguito a questi eventi, decise di cessare ufficialmente le attività di Vedrò.
Arriviamo ai giorni nostri e notiamo che alcuni Ministri dell’attuale Governo Conte 2 erano in passato membri attivi di Vedrò: Gualtieri, Boccia, Franceschini, De Micheli.
E questa cosa non può passare inosservata dati i legami strettissimi che Vedrò intratteneva con Autostrade per l’Italia che non solo risultava tra i principali sponsor del think tank lettiano, ma addirittura Francesco Delzio, fondatore con Enrico Letta di Vedrò risulta essere Executive Vice President del Gruppo Atlantia e di Autostrade per l’Italia, in qualità di Direttore Relazioni Esterne, Affari Istituzionali e Marketing di entrambe le società”.
Lo stesso Letta dopo la parentesi come Presidente del Consiglio è stato nominato membro del Cda di Abertis, colosso spagnolo intrecciato con Atlantia che possiede la maggioranza di Autostrade per l’Italia. Ed è proprio l’azienda dei Benetton che la scorsa estate avvia una scalata per acquisire Abertis, insieme alla tedesca Acs.
Simonetta Giordani Responsabile Sostenibilità & Institutional Affairs di Atlantia S.p.A., da Maggio 2013 a Febbraio 2014 è stata Sottosegretario di Stato ai beni culturali con delega al turismo del Governo Letta per poi tornare subito dopo ad Atlantia. In pratica la porta girevole si apre per lei prima su Autostrade per l’Italia poi al Governo come Sottosegretario per poi tornare ad Atlantia (Autostrade).
Intanto ad Autostrade per l’Italia, nel silenzio generale, venivano prorogate le concessioni.
Oggi, però, dopo i drammatici fatti di Genova, quelle concessioni sono in bilico. Bisogna correre ai ripari.
Il neo Ministro Paolo De Micheli ha appena sostituito, con un colpo di palazzo, quel Toninelli che continuava a sostenere la ferma intenzione di revocare le concessioni ad Atlantia Spa. Il neo Ministro del PD, infatti, sembra avere intenzioni opposte a quelle del suo predecessore ed in linea con quelle dei vecchi amici di Vedrò molti dei quali tornati con lei al Governo. Ma qualcuno potrebbe obiettare che Vedrò ha chiuso i battenti ormai da anni e sarebbe pretestuoso cercare legami tra gli attuali Ministri e i passati interessi di quel think tank e dei suoi sponsor anche alla luce del fatto che c’è chi, come la De Micheli, dovrà decidere sulla revoca delle concessioni proprio ad Autostrade per l’Italia.
Enrico Letta in passato aveva però presentato un’altra sua Associazione chiamata “TrecentoSessanta”.
Questo vuol dire che il nome del fondatore di Vedrò e di TrecentoSessanta coincidono sotto il nome di Letta.
Dietro le quinte notiamo, invece, che Monica Nardi, Capo Ufficio stampa di Vedrò dal 2011 al 2013 è stata anche Direttrice dell’Associazione TrecentoSessanta dal Gennaio 2010 ad Aprile 2013, quando poi è stata promossa a Capo della comunicazione di Palazzo Chigi nel Governo Letta. Anche in questo caso la stessa figura è quindi presente in Vedrò e in Associazione TrecentoSessanta.
Questo vuol dire che il nome del fondatore di Vedrò e di TrecentoSessanta coincidono sotto il nome di Letta.
Dietro le quinte notiamo, invece, che Monica Nardi, Capo Ufficio stampa di Vedrò dal 2011 al 2013 è stata anche Direttrice dell’Associazione TrecentoSessanta dal Gennaio 2010 ad Aprile 2013, quando poi è stata promossa a Capo della comunicazione di Palazzo Chigi nel Governo Letta. Anche in questo caso la stessa figura è quindi presente in Vedrò e in Associazione TrecentoSessanta.
Ma andiamo a confrontare la sede legale delle due associazioni: COINCIDONO. Entrambe in Via Del Tritone 87 (V Piano)
Stesso fondatore. Stesso ufficio stampa. Stessa sede.
A questo punto è lecito, se non scontato, ipotizzare che se Vedrò aveva rapporti strettissimi e documentati con Autostrade per l’Italia. L’Associazione Trecentosessanta ha rapporti di continuità con Vedrò. Per non dire che l’una è la diretta trasformazione dell’altra. Un cambio di make up.
A questo punto diventa molto rilevante cercare di capire che legami ha il Ministro De Micheli, che gli italiani vorrebbero che revocasse le concessioni ad Autostrade per l’Italia con l’Associazione TrecentoSessanta ?
Analizziamo la foto tratta dal cv del nuovo Ministro:
Paola De Micheli risulta Membro del Consiglio Direttivo di Associazione TrecentoSessanta dal 2007.
Oooops qualcosa mi spinge a credere che la De Micheli potrebbe opporsi alla revoca delle concessioni ad Autostrade per l’Italia.
Ironia della sorte, la Nugnes che denunciava Vedrò è stata poi costretta ad abbandonare il Movimento perché ritenuta troppo antisistema. Toninelli che giura di revocare le concessioni è stato sostituito mentre Grillo che attaccava il Governo Letta per l’appartenenza dei suoi Ministri ad una lobby, nata per portare avanti gli interessi di grandi multinazionali, è stato poi l’artefice del nuovo Governo che ha riportato in sella proprio quelli che lui accusava.
Altro giro altra corsa…chi riesce a strappare il Tricolore ha diritto a rimanere in sella.
Inchiesta esclusiva di Francesco Amodeo
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