USA: La polizia riceve droni per il controllo della folla e ricerca di sospetti
I dipartimenti di polizia degli Stati Uniti continuano a fare del loro meglio per acquisire droni per una serie di usi a tutto campo, grazie al fatto che il Department of Homeland Security sta finanziando il loro arrivo nelle comunità locali.
Portsmouth, New Hampshire, è l'ultima a ricevere fondi federali per un importo di 75.000 dollari, per "un grande drone, due droni medi e alcuni più piccoli", secondo un rapporto del Portsmouth Patch.
Il Dipartimento di Polizia di Portsmouth, (onore al merito), sembra offrire una vasta gamma di applicazioni possibili per coprire i loro residenti con una sorveglianza a tempo pieno. Le dichiarazioni sono coerenti con la tanto propagandata "polizia nel 21° secolo".
La sorveglianza pervasiva dello spazio pubblico è spesso la preoccupazione al centro dell'attenzione, ma sono le applicazioni emergenti e l'integrazione dei dati dei droni che dovrebbero preoccupare ancora più. Il Dipartimento di Polizia di Portsmouth ammette che ci sarà una raccolta di dati - la maggior parte delle volte di persone completamente innocenti - accumulata proprio accanto a qualsiasi legittima indagine su scene del crimine o sospetti. Ma, cercano di rassicurare affermando che, questi dati saranno conservati solo per sei mesi!
Per qualsiasi informazione personale che i droni possono raccogliere accidentalmente durante la raccolta dei dati, Portsmouth ha sviluppato procedure in cui queste informazioni verranno distrutte dopo 180 giorni, a meno che non siano necessarie per una missione "ufficiale".
Una volta che l'uso dei droni sarà accettato dal pubblico, tuttto ciò diventerà più diffuso e più invasivo. Come ha giustamente affermato il tenente della polizia Cummings: "Abbiamo messo un occhio nel cielo". Questo è esattamente il nome di un nuovo programma dell'Università di Cambridge che mira a rilevare i segni di violenza in tempo reale con i droni.
La polizia di Portsmouth implementerà droni per qualsiasi cosa, dalla ricerca di sospetti, al controllo della folla nei grandi eventi.
Portsmouth, New Hampshire, è l'ultima a ricevere fondi federali per un importo di 75.000 dollari, per "un grande drone, due droni medi e alcuni più piccoli", secondo un rapporto del Portsmouth Patch.
C'è stata una resistenza ai piani per l'uso di droni in molte delle città in cui sono apparsi, in particolare a Los Angeles, Sacramento e Chicago, dove alcuni dettagli sull'uso dei droni non sono stati completamente trasparenti.
Il Dipartimento di Polizia di Portsmouth, (onore al merito), sembra offrire una vasta gamma di applicazioni possibili per coprire i loro residenti con una sorveglianza a tempo pieno. Le dichiarazioni sono coerenti con la tanto propagandata "polizia nel 21° secolo".
La sorveglianza pervasiva dello spazio pubblico è spesso la preoccupazione al centro dell'attenzione, ma sono le applicazioni emergenti e l'integrazione dei dati dei droni che dovrebbero preoccupare ancora più. Il Dipartimento di Polizia di Portsmouth ammette che ci sarà una raccolta di dati - la maggior parte delle volte di persone completamente innocenti - accumulata proprio accanto a qualsiasi legittima indagine su scene del crimine o sospetti. Ma, cercano di rassicurare affermando che, questi dati saranno conservati solo per sei mesi!
Per qualsiasi informazione personale che i droni possono raccogliere accidentalmente durante la raccolta dei dati, Portsmouth ha sviluppato procedure in cui queste informazioni verranno distrutte dopo 180 giorni, a meno che non siano necessarie per una missione "ufficiale".
Una volta che l'uso dei droni sarà accettato dal pubblico, tuttto ciò diventerà più diffuso e più invasivo. Come ha giustamente affermato il tenente della polizia Cummings: "Abbiamo messo un occhio nel cielo". Questo è esattamente il nome di un nuovo programma dell'Università di Cambridge che mira a rilevare i segni di violenza in tempo reale con i droni.
La polizia di Portsmouth implementerà droni per qualsiasi cosa, dalla ricerca di sospetti, al controllo della folla nei grandi eventi.
[...] "È il futuro delle forze dell'ordine", ha detto il comandante della polizia di Portsmouth, Chris Cummings. "Abbiamo messo un occhio nel cielo dove normalmente non ne avremmo uno". [...]"Non sappiamo esattamente cosa vogliamo finché non lo otteniamo", ha affermato Cummings. [...]Il sistema "Eye in the Sky", secondo CNET, userà i droni Parrot per identificare "pose violente" nelle folle. Il sistema sarà alimentato dal riconoscimento biometrico e dall'intelligenza artificiale (come mostrato nel video qui sotto). È chiaro che l'interesse pubblico per i droni deve passare da quello per cui sono stati usati finora, a ciò per cui saranno utilizzati nel prossimo futuro, perché le implicazioni per la privacy e i diritti sono inimmaginabili.
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