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mercoledì 3 aprile 2019

L’eterna frattura tra il Popolo e l’Elite che vuole indottrinarci

di Andrea Indini

La frattura c’è sempre stata. Niente di nuovo. Da una parte l’élite culturale, che plasma tutto il plasmabile (dalla scuola alla televisione, dall’arte alla letteratura) e dall’altra il popolo che sta chino sui problemi e gli affanni quotidiani. Mai come oggi, però, quest’ultimo ha realizzato quanto sia siderale la distanza e, acutizzando la frattura, ha marcato la rottura con l’intellighenzia (rossa) e l’ha volutamente abbandonata a invecchiare in un limbo inconsistente.

I nomi sono sempre i soliti. È inutile farli perché sono quelli che popolano i “salotti buoni” da decenni. Ormai se la cantano e se la suonano da soli. I festival, le kermesse, i premi letterari (e finanche quelli cinematografici) è tutta roba loro. Poi, però, i box office… beh, quella è un’altra cosa.
A sentirli blaterare, la rivolta contro le destre sarebbe ormai esplosa, gli italiani vorrebbero ancora le frontiere aperte, nonostante il fallimento dell’accoglienza indiscriminata degli ultimi anni e, soprattutto, la sinistra potrebbe ancora sognare lo scranno di Palazzo Chigi.
Libri e varie...
1984 —
di George Orwell (Eric Arthur Blair)
DEMENZA DIGITALE
Come la nuova tecnologia ci rende stupidi
di Manfred Spitzer
COSE CHE SI POSSONO E NON SI POSSONO DIRE
di Arundhati Roy, John Cusack
IL LATO OSCURO DEL NUOVO ORDINE MONDIALE  —
Banche che creano denaro dal nulla, i Rotschild, l'assassinio di Kennedy e di Tesla, l'11 settembre, il fondo monetario internazionale, il ministero del commercio internazionale, gli OGM, pedofilia, sette sataniche, medicina, mass media, giustizia...
di Marcello Pamio
LA FATTORIA DEGLI ANIMALI
di George Orwell
I PERSUASORI OCCULTI
Il potere subdolo della pubblicità in un libro poetico
di Vance Packard
Poi, però, le elezioni… beh, anche quella è un’altra cosa. Dev’essere francamente drammatico risvegliarsi l’indomani di una serata di gala, in cui ti sei convinto (come in una seduta di autoanalisi) che il Pd ha ancora il 40%, che le ong possono ancora intrallazzare liberamente, che la società è gender fluid e quindi della famiglia tradizionale non c’è più bisogno, e poi accorgerti che il popolo non ti sta dietro, che ora vota partiti “fascisti, razzisti e xenofobi”, che il populismo e il sovranismo hanno dilagato. Un incubo.
E, proprio per estraniarsi da questo incubo, eccoli radunarsi nei soliti talk show, nelle kermesse (finanche al Festival di Sanremo) e nei premi che contano. Un tempo, da quei pulpiti, erano convinti di poter plasmare i gusti e le teste delle persone. E, forse, in alcuni casi ci riuscivano pure. Ora che si è spezzato qualcosa, sembrano imbalsamati in un vecchio ruolo che si vedono costretti a ripetere all’infinito per non soccombere a loro stessi. Lo hanno dimostrato i giurati dell’Ariston stralciando il voto del pubblico, i sermoni che hanno riempito la vuota serata dei “David di Donatello” o gli infiniti comizi fatti dai soliti opinionisti, scrittori e giornalisti nelle solite trasmissioni.
Questa frattura non si consuma solo in Italia. L’America non è da meno. Anche la notte degli Oscar ha segnato il divario (già conosciuto) tra Hollywood e il resto del Paese. A sentire i panegirici di attori, registi e jet-set contro i muri, quasi ci si convince che il populista Donald Trump abbia i giorni contati. Poi, vieni a sapere che il “Russiagate”, su cui i giornaloni hanno campato per anni, è una messa in scena e che i democratici faticano a trovare un candidato che possa anche solo tenergli testa alle prossime presidenziali.
Eppure, anche se sono ormai minoranza in Occidente, le sinistre pretendono ancora di essere maggioranza intellettuale. E, con la stessa spocchia magistralmente interpretata nel film “La crisi” di Coline Serreau, continuano a parlarci del “diritto alla diversità, della tolleranza e dell’ideale della terra d’asilo” e si chiedono stupiti “Ma lei vota Le Pen?” (guarda qui). Un tempo, però, se la ridevano. Ora, dietro i ghigni, ci sono solo mal di pancia.
Fonte: http://blog.ilgiornale.it/indini/2019/03/30/leterna-frattura-tra-il-popolo-e-lelite-che-vuole-indottrinarci/

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