netparade

mercoledì 10 aprile 2019

Mazzucco, Wakefield e l’informazione gonfiabile

Suggerisco vivamente la visione del video sotto in cui Massimo Mazzucco (luogocomune.netspiega la verità sul caso Wakefield (il famoso “medico che fece lo studio fraudolento”). Ne abbiamo scritto diverse volte (ad esempio quiqui e qui, e ancora qui e qui) ma la narrazione tramite video ha una sua incisività e fruibilità molto migliore.
Perchè informazione gonfiabile? Mi spiego subito.
Youtube ha censurato il video di Mazzucco con la scusa che conteneva degli spezzoni presi dalla RAI (ovviamente di pubblico dominio). Ora, se andate su YT, trovate milioni di video che contengono pezzi presi dalla RAI: e ai censori di YT non danno fastidio, tanto che sono sempre lì. Ma evidentemente alcuni personaggi, come il nostro Massimo, sono sotto la lente d’ingrandimento e, non potendoli censurare sic et simpliciter, si cerca quantomeno di mettergli i bastoni fra le ruote. Ovviamente, rapida modifica al video, tolto il pezzettino incriminato, e questo ritorna visibile (linkato sotto). Sono forme di disturbo che, senza far apparire troppo evidente il carattere censorio (siamo in democrazia, ci mancherebbe!) ottengono comunque il loro scopo: diminuire la visibilità, far perdere tempo, rendere un pochino introvabili certe fonti nei motori di ricerca, e via dicendo.
Sembra una perdita di tempo? Anche no. Ecco l’esempio.
Avete mai avuto un materassino, o un canotto, con cui fare il bagno in mare? Se vi è capitato di bucare, vi siete resi conto che era inutilizzabile. O lo riparavate, o lo buttavate. Ma esiste un tipo di gonfiabili, tipo gli scivoli giganti per bambini, in cui il sigillo perfetto è un obiettivo impossibile, ed allora la soluzione è presto fatta: un compressorino che spinge aria dentro, che mantiene la pressione, nonostante le inevitabili perdite d’aria lungo le cuciture. Il principio è: accetto che ci siano delle perdite e, anzichè cercare di sigillare, butto dentro aria in modo da compensare quella che esce.
Chi ci vuole mantenere nell’ignoranza adotta lo stesso principio: sapendo che non si riesce a bloccare l’informazione corretta, si cerca quantomeno d controbilanciarne l’effetto con un mare di notizie più o meno false, un rumore assordante che cerca di rendere introvabili o inascoltabili certe notizie.
Per questo, a voi che leggete informazioni che i media mainstream non pubblicano, chiediamo (mi ci metto anch’io) un piccolo favore: condividete, rilanciate, ri-proponete i pezzi che raccontano la verità: non saremo ricchi e potenti, ma siamo in tanti, e la forza di una moltitudine unita è invincibile.


Nessun commento:

Posta un commento