La “Pedolatria” (i motivi per non scioperare il 15 marzo)
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Una strana tendenza si è affermata ultimamente, l’uso di bambine nella propaganda. Si tratta di un’ennesima trovata che va oltre il marketing per sconfinare nella manipolazione sociale
Chi non conosce il volto di “Greta”, la quindicenne che negli ultimi tempi ha imperversato su tutti i media rampognando tutti gli adulti (dai premier all’uomo della strada) sulle loro colpe nei confronti delle future generazioni?
Quella che passa per una storia nata spontaneamente è in realtà una studiata operazione di marketing, cosa che tra l’altro non ci voleva molto a capire, chi volesse saperne di più può farlo su “Gli occhi della guerra” nell’articolo Ecco chi c’è davvero dietro Greta Thunberg.
Greta accusa gli adulti di rubare il futuro alle nuove generazioni, è l’ultima strategia messa in campo per rilanciare una campagna contro le emissioni di CO2 che ha perso sempre più presa presso l’opinione pubblica, non riuscendo a convincere con gli argomenti ci si prova con i sensi di colpa.
Poi è arrivata la baby vegana a chiedere al Papa di fare una quaresima vegana con l’iniziativa “Million dollar vegan“.
Poi sono arrivate le “altre Greta“, come spiegato dall’agenzia agi:
La sedicenne svedese, punto di riferimento e fonte di ispirazione per i suoi coetanei, può contare su altre ‘piccole donne verdi’ che come lei lottano per l’ambiente dal Belgio alla Germania fino agli Stati Uniti. Vediamo chi sono..
Proprio ieri si è infine aggiunta anche l’Italia con una bambina di otto anni che si è rivolta al Presidente Mattarella per chiedere una città più pulita, notiziona prontamente riportata sul Corriere della Sera:
Chi ha un minimo di attenzione alle dinamiche dei media e della manipolazione dell’opinione pubblica ha riconosciuto in una frazione di secondo il tipo di operazione che viene condotta, a partire dal voto sulla Brexit si accusarono i “vecchi” di egoismo puntando a porre le generazioni le une contro le altre, si è puntato a dipingere gli adulti con più esperienza come egoisti mossi a privare i giovani del loro futuro per biechi interessi immediati, in pratica si è puntato alla frattura generazionale per rendere ancora una volta di più tutti soli ed isolati in una società liquida.
Ma in più sono tutte bambine quelle che rimproverano gli adulti, nella frattura generazionale si inserisce quella tra maschi e femmine che già a livello di adulti ha introdotto la diffidenza come base del rapporto.
Dunque non solo marketing per i provvedimenti sulle emissioni di CO2 ma più propriamente manipolazione sociale operata sfruttando dei minori che dovrebbero invece essere tutelati anziché venire sovraesposti mediaticamente.
Una grande operazione di spin che distoglie l’attenzione dal vero futuro negato ai giovani, quelli che non troveranno un lavoro, che nella migliore delle ipotesi saranno precari a vita e sottopagati, che saranno privati della possibilità di farsi una famiglia, che non avranno una sanità pubblica, che avranno una cultura di basso livello, che avranno un’infinità di diritti negati ma che nelle immagini degli sin doctors appaiono minacciati principalmente dalle emissioni di CO2, dagli hamburger e dalla città sporca.
Dopo il danno anche la beffa, venerdì 15 è stato indetto uno sciopero scolastico contro i cambiamenti climatici, quel diritto allo studio, ad una vera preparazione culturale che viene demolito da decenni di riforme folli, non solo non viene messo al centro della protesta ma viene ulteriormente ridotto, anche se di un giorno, in un’azione di spin contro un gas identificato idealmente come l’emblema di tutti i mali, un po’ come il Goldstein di 1984.
Per questo motivo il 15 la vera protesta la si farà andando regolarmente a scuola.
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