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mercoledì 13 marzo 2019

Giulia Grillo, i Vaccini e la Triptorelina

UN GOVERNO OSTAGGIO DELLE MULTINAZIONALI DEL FARMACO
IL MINISTRO GRILLO SE NE DEVE ANDARE
Da domani i nostri figli, i nostri bambini, dovranno avere il certificato vaccinale, o non saranno ammessi a scuola. La non ammissione sarà automatica per gli asili nido e gli asili; sotto la sanzione di multe di 500 euro per gli alunni delle elementari e medie fino a 16 anni.

Abbiamo sbagliato: non abbiamo protetto i nostri figli, i nostri bambini dall’aggressione delle multinazionali del farmaco, e le conseguenze potrebbero essere catastrofiche in un futuro.
Non ha sbagliato solamente chi governa sotto il ricatto delle multinazionali, chi non si è interessato, chi non è informato, chi è pagato per dire quello che dice e privilegia il proprio tornaconto personale alla vita di milioni di bambini.

Ha sbagliato anche chi ha sottovalutato la questione, chi ha pensato “forse non se ne farà niente, siamo in Italia…”, chi ha pensato alla sovranità solo in termini economici, dimenticando quanto sia importante la sovranità di tanti milioni di bambini, e di 60 milioni di italiani sul proprio corpo. [1]

Il ministro Giulia Grillo, che prima delle elezioni si era schierato contro l’obbligo vaccinale della legge Lorenzin, ha fatto rapidamente marcia indietro. Così potenti sono le multinazionali del farmaco e in particolare la Glaxo-Smith Kline che finanzia centinaia di medici, decine di università, decine di associazioni mediche e perfino l’ Istituto Superiore della Sanità, per una cifra ufficialmente variabile fra i 13 e i 15 milioni di euro all’anno nell’ultimo triennio. [2]

Anzi, il ministro Giulia Grillo minaccia di estendere l’obbligo vaccinale a tutta la popolazione. Si punta ad installare in Italia, paese la cui popolazione gode di una delle migliori saluti al mondo, e il cui sistema sanitario è anch’esso ritenuto uno dei migliori al mondo, il sistema sanitario americano dove, secondo quanto afferma Robert Kennedy Jr, “oltre la metà dei giovani ha una malattia cronica”. [3]

E questo senza parlare, ancora, della recente scelta del ministero di inserire la triptorelina, cioè il farmaco che blocca lo sviluppo sessuale dei bambini, nel prontuario farmacologico nazionale, anzi di riconoscerne la cura e il relativo uso interamente a carico del sistema sanitario nazionale. [4]

Le conseguenze di queste scelte potrebbero essere drammatiche nel futuro. Anche se è drammaticamente tardi, è necessario che questo ministro, questo servo delle multinazionali del farmaco, sia messo in condizione di non fare più danni. Un governo che non rifiuta, nelle parole di Conte, l’aggettivo “sovranista”, non può essere servo ossequiente delle Big Pharma.

Chiediamo le dimissioni immediate del ministro Grillo. Nessuna credibilità di fronte al popolo italiano può avere un governo che mantiene al posto di ministro della sanità questo irresponsabile burattino.

NOTE

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