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venerdì 15 marzo 2019

Greta Thunberg proposta per il Nobel a 16 anni: ma chi c’è dietro la ragazzina?

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Altro che paladina dell’ambiente: ecco chi c’è dietro Greta Thunberg – di Cristina Gauri
Roma, 14 mar – “Scioperiamo perché noi abbiamo fatto i nostri compiti a casa e i politici no”. Greta Thunberg, norvegese, trecce bionde e la presunzione di chi, non accontentandosi di essere la prima della classe, vorrebbe avere il primato morale sull’intero pianeta: a 16 anni è la più giovane ambientalista europea e promotrice delle marce degli studenti per il clima.
“Non mi fermerò. Non fino a quando le emissioni di gas serra non saranno scese sotto il livello di allarme”, è uno dei suoi boriosi mantra, utilizzati per scuotere le coscienze dei grandi del mondo.
Una sola domanda sorge spontanea osservando quello sguardo che tutto vorrebbe giudicare: ma chi ti credi di essere?

Lo sciopero di Greta Thunberg

Per mesi, ogni venerdì mattina, invece di andare a scuola, si è piazzata davanti al Parlamento svedese reggendo il cartello “Sciopero scolastico per il clima”. E il web, come fa sempre in questi casi, si è commosso.
Sciopero internazionale. Persino Mattarella l’ha elogiata, da lì in poi la strada è stata tutta in discesa: invitata al vertice sul clima delle Nazioni Unite e al forum di Davos, i suoi discorsi hanno emozionato e appassionato gli ambientalisti di tutto il mondo, diventando il simbolo della lotta per il clima. 
E così venerdì 15 marzo, in oltre 1.300 città di tutto il mondo (Italia compresa), migliaia di ragazzi sciopereranno per smuovere le coscienze dei potenti del mondo. 
Vai a spiegare a questi pargoli che, come primo atto in favore dell’ambiente, anziché perdere ore di scuola, sarebbe più sensato se la smettessero di obbedire come tanti piccoli lobotomizzati ai dettami della società consumistica: del resto non è proprio la litania degli ambientalisti quella che recita meno consumi = meno emissioni = meno inquinamento ambientale?  
Chissà come Greta si sarà gonfiata di boria qualche giorno fa, quando il suo nome è stato proposto per il premio Nobel per la pace da tre parlamentari norvegesi, premiando così il suo impegno contro il riscaldamento globale.
«Abbiamo nominato Greta perché la minaccia del clima potrebbe essere una delle cause più importanti di guerre e conflitti», ha affermato il parlamentare Freddy Andre Oevstegaard.

Una trovata pubblicitaria?

Ma una ragazzina di 16 anni che ne può sapere, tecnicamente, di crisi climatica? E una malata della sindrome di Asperger, quale è Greta, come può risultare effettivamente interessata alla causa del riscaldamento globale, dal momento che uno dei più comuni sintomi della malattia si manifesta proprio nell’incapacità di provare qualsiasi forma di empatia? Anzi, questa sindrome comporta tutt’al più la propensione a sviluppare interessi ossessivi.
Il giornalista svedese Andreas Henriksson ha parzialmente dato la risposta a queste domande, svelando che dietro Greta e il suo personaggio della “ragazzina coraggiosa con la coscienza ambientale” c’è in realtà un entourage di adulti che ci sta abbondantemente marciando sopra.
In un’inchiesta riportata dal Giornale viene rivelato che il format dello sciopero scolastico davanti al Parlamento non sarebbe altro che parte di una strategia pubblicitaria finalizzata al lancio del nuovo libro della madre di Greta, la celebre cantante Malena Ernman – che nel 2009 partecipò anche all’Eurovision.
E il grande deus ex machina di questa campagna sarebbe Ingmar Rentzhog, esperto di marketing e pubblicità, che avrebbe sfruttato a sua volta l’immagine di Greta per la promozione della sua start-up.
Che genere di persona senza scrupoli sfrutterebbe le inclinazioni ossessive di una bambina malata per promuovere i propri affari e per parlare alla pancia di milioni di ragazzini?
Fonte: IL PRIMATO NAZIONALE – Titolo originale: Altro che paladina dell’ambiente: ecco chi c’è dietro Greta Thunberg 

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