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venerdì 15 marzo 2019

La mobilità elettrica , finto ecologismo, solo spot commerciale

È da un po’ di tempo ormai , che si vedono sempre più , pubblicità e spot sulla “verde mobilità elettrica” e così , ecco che , come per “incanto” (perché è proprio di “incantesimi”che sto parlando) iniziano a spuntare , bici elettriche, auto (quelle già da un po’) e via andare , con proclami alla meravigliosa scelta ecologica che fai se ti muovi “elettrico” e nei centri non hai restrizioni e puoi parcheggiare ovunque, anzi siccome sei “verde” , quasi il parcheggio ti viene offerto , come un buon caffè ...

Dal canto mio , concordo  in pieno con le scelte “ecologiche” ma che lo siano seriamente e veramente. Non pura propaganda come ora.

 I mezzi elettrici in un paese dove la maggioranza quasi assoluta dell’energia elettrica è prodotta da combustibili fossili , è come nascondere la polvere sotto al tappeto .... oppure cercare di coprirsi con una coperta corta ; e soprattutto, dove la compriamo ? Dove compriamo l’energia elettrica di cui ha bisogno il nostro paese (e quindi anche gli “ecologici” motori elettrici?) : quasi  la metà arriva dalla Svizzera, un terzo dalla Francia e il resto da Slovenia e Austria.
Ma anche buona parte dell’energia prodotta in Italia dipende da forniture di materie prime energetiche dall’estero.

E inoltre : poco più della metà del totale, è generato dalle centrali termoelettriche che bruciano combustibili fossili. Due terzi di questa energia è ottenuta bruciando gas naturale, poco meno di un terzo è ottenuto dal carbone e il restante dall’olio combustibile.

Quasi tutti questi combustibili fossili devono essere importati, perché il sottosuolo del nostro paese è molto povero di materie prime energetiche.

Quindi la stragrande maggioranza dell’energia elettrica prodotta in Italia arriva dalle centrali termoelettriche che bruciano combustibili fossili.

Inoltre: L’Unione Europea è il più grande importatore di energia al mondo: spende miliardi di Euro all’anno per comprare dall’estero più della metà dell’energia che consuma. E in questo L’Italia fa la sua parte: è il più grande importatore di energia elettrica al mondo.

Oltre a ciò detto sopra per i combustibili fossili , un’alta percentuale della elettricità italiana arriva anche dal nucleare francese. ( e il nucleare non è certo una “scelta ecologica”) .

E le batterie? Che servono a muovere i “verdi mezzi”? Una volta esauste come e dove vengono smaltite, in tutti i loro componenti ?

 Quindi , quando si parla e ci parlano di “muoversi elettrico” , “scelta ecologica” e altre fesserie per vendere ora i mezzi elettrici , chiediamoci come e in che modo ci si muove davvero “ecologico”.

Solamente quando l’energia elettrica (anche quella per ricaricare le batterie dei vostri bei  verdi mezzi elettrici) sarà davvero prodotta da fonti rinnovabili e davvero “ecologiche” nel pieno senso della parola , allora si potrà seriamente parlare di “scelte ecologiche” , fino ad ora purtroppo, è solo pura pubblicità commerciale, però , molto “verde” .

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