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giovedì 23 novembre 2017

Russia Putin il rispetto della memoria storica

https://senzanubi.wordpress.com/2017/11/23/russia-putin-il-rispetto-della-memoria-storica/

PUTINRUSSIA

Russia. Putin. Il rispetto della memoria storica.

Giuseppe Sandro Mela.

2017-11-23.

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Il retaggio religioso, storico, culturale, sociale ed artistico di una nazione ne forma il carattere, le ambizioni, la paziente sopportazione dell’alterna sorte.

Poi, nei momenti bui, diventa il motivo per cui combattere con tutta la forza possibile.

Non ha motivo per cui vivere chi non abbia un motivo per cui morire.

Certo, ogni nazione ha la sua storia: alcuni momenti ed alcuni episodi toccanti, altri disperatamente cupi. Ogni popolo ha passato i momenti di paura, terrore, dolori. Ma la libertà, quella libertà della quale tanto si parla, la si conquista con il sangue e con il sangue la si preserva.

L’idea che altri si prendano a cuore della propria libertà sarebbe invero pellegrina.

Mr Putin ha ricompattato la Russia proprio nel suo retaggio, a volte anche nella sua fierezza ed orgoglio nazionale. È nelle difficoltà più severe che il popolo russo ha dimostrato la sua tempra. Le guerre napoleoniche ne sono testimonianza, così come la Grande Guerra Patriottica.

Da statista e profondo conoscitore dell’animo umano, Mr Putin ha posto una gran cura a edificare statue ai grandi ed ai momenti cardine della sua Patria. Sono i simboli di pietra o di bronzo che ricordano a tutti il proprio passato, il perché stanno vivendo, ora ed in quel luogo.

*

Mikhail Kalashnikov. Mosca erige il monumento che i liberal avrebbero abbattuto.

Occidente che muta. 01. Putin, Valdai e la Santa Pasqua.

Russia. Il trionfo della Tradizione. Putin e la religione.

Putin. Una personalità controversa. Una valutazione fortemente avversa.

Putin il Grande. Un intervento da statista.

Valdai. Mr Putin delinea la futura politica estera russa.

Russia, Putin inaugura statua di San Vladimiro il Grande [Video]

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Oggi la Russia ha inaugurato un monumento sobrio, mesto. Un monumento che ricorda il peggiore dei periodi passati dalla Russia: il terrore staliniano.

Ne ricorda le vittime.

«Aleksandr Solzhenytsin, il cui libro “Arcipelago Gulag” divenne molto popolare durante la perestrojka, fu tra le voci più influenti in materia. Nel suo libro parla di 66,7 milioni di vittime del regime sovietico tra il 1917 e il 1959.

Nel 1991, poi, il giornale sovietica Komsomolskaya Pravda pubblicò un’intervista a Solzhenytsin nella quale egli aggiungeva altri 44 milioni di vittime, arrivando così a 110 milioni di morti.»

В.Н.Земсков. О масштабах политических репрессий в СССР.

«В начале 1989 года по решению Президиума Академии наук СССР была создана комиссия Отделения истории АН СССР во главе с членом-корреспондентом Академии наук Ю.А.Поляковым по определению потерь населения. ….

Будучи в составе этой комиссии, мы в числе первых историков получили доступ к ранее не выдававшейся исследователям статистической отчётности ОГПУ-НКВД-МВД-МГБ, высших органов государственной власти и органов государственного управления СССР, находившейся на специальном хранении в Центральном государственном архиве Октябрьской революции (ЦГАОР СССР), переименованном ныне в Государственный архив Российской Федерации (ГАРФ). ….

В документе говорилось, что, по имеющимся в МВД СССР данным, за период с 1921 года по настоящее время, то есть до начала 1954 года, за контрреволюционные преступления было осуждено Коллегией ОГПУ, тройками НКВД, Особым совещанием, Военной коллегией, судами и военными трибуналами 3 777 380 чел., в том числе к высшей мере наказания — 642 980 (см.: Государственный архив Российской Федерации (ГАРФ). Ф. 9401. Оп. 2. Д. 450)»

* * * * * * *

Quanto accaduto dovrebbe dare da pensare.

Se è vero che l’ideologia fa impazzire le menti deprivandole della percezione del reale e della revisione critica, è altrettanto vero che nulla o nessuno può rinnegare quanto avvenuto.

Mr Putin ha trovato a nostro personale avviso il migliore dei modi per celebrare il centenario della rivoluzione di ottobre, ricordandone le vittime.

Sia le persone sia i popoli devono avere l’onestà ed il coraggio di assumersi le proprie responsabilità.

Abbattere le statue non ne cancella certo il ricordo.


→ The Moscow Times. 2017-11-20. A Memorial to Stalin-Era Repressions Is Unveiled After 27 Years

A memorial to Stalin-era repressions has been unveiled in the central Russian city of Yekaterinburg, 27 years after the local government first commissioned it.

The monument, Ernst Neizvestny’s follow-up to his “Mask of Sorrow” erected in 1996, is titled “Masks of Sorrow.” Its two weeping faces — one facing Europe, the other Asia — symbolizes repentance and respect for the victims of the Stalin era, the state-run TASS news agency reports.

“This is a landmark event in the life of the region and Russia,” the governor of the Sverdlovsk region Yevgeny Kuyvashev said during the opening ceremony on Monday. “Hundreds of thousands of people from the Urals suffered during the years of mass repression.”

“We would like to see the memorial visited by residents and visitors of the city regularly to preserve the memory and prevent the recurrence of similar events,” the deputy head of the administration of Yekaterinburg Sergei Tushin was cited as saying by the state-run RIA Novosti news agency.

The second statue, erected in Neizvestny’s native city, almost never materialized: The model gathered dust in a basement for 15 years, Rossiskaya Gazeta reports.

Neizvestny sued the city, but a court ruled that the model be transported to the Southern Urals, where it was stored for another 10 years.

The sculptor died in New York last summer before his project was realized.

During the ceremony, the former human rights ombudsman Vladimir Lukin called the monument as much a memorial to the victims of the Stalin era as to the statue’s sculptor himself.

“In fact, it is a monument to Ernst Neizvestny,” Lukin said.

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