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venerdì 24 novembre 2017

Guardateli, guardateli bene i vostri Maestri Spirituali...

"Guardateli, guardateli bene i vostri Maestri Spirituali..." di Federico Bellini


A cosa sto pensando? Sto pensando al riportino di Krishnamurti, ai mutandoni di Ramana Maharshi, ai vestitoni lunghi e arancioni di Sai Baba, a quelli scintillanti e megalattici di Osho, ai turbanti bianchissimi e appariscenti di Yogi Bhajan, allo scettro con in cima un quarzo (o chissà quale pietra) di Omraam Mikhaël Aïvanhov... insomma, tutte peculiarità estetiche e appariscenti di maestri, che dediti alla ricerca spirituale, dovevano invece ricercare la semplicità. Vero, sono stati figli di altri tempi e di altre culture, ma sicuramente si facevano notare, e quando ti fai notare... ebbene, lo sappiamo cosa significa, no? Tutti quanti ci facciamo notare, è innegabile, fa parte della nostra natura umana, anche io lo faccio con la mia barba selvaggia e incolta, le mie camicie e maglie bianche, etc., ma dietro questa appariscenza mi chiedo sempre cosa ci sia di superficiale o di profondo. Io lo faccio per provocare, loro per quale motivo lo facevano, lo stesso? Chissà... forse nessuno lo saprà mai. Ma se per molti sono rammentati per queste stranezze e non per il loro messaggio più vero, due domande sarebbe meglio cominciare a farsele, così, tanto per avere il dubbio che la realtà potrebbe essere anche diversa da quella che abbiamo sempre pensato...

Si! Guardateli, guardateli bene i vostri maestri di vita o di spiritualità. Nessun capello fuori posto, sempre ben vestiti, nessuna piega, ben curati, spesso truccati, che parlano tutti con una voce flemmatica, rassicurante, che non fanno mai battute fuori luogo, non dicono mai parolacce, e che fanno sempre trasparire uno stile di vita irreprensibile, ineccepibile. Si guardateli bene, poi ditemi che differenza c'è tra loro e un religioso, un prete, o un politico? Nessuna, utilizzano tutti le stesse tecniche che fanno della politica, della religione, della spiritualità, un nuovo dogma da seguire, e da cui dipendere ancora, e ancora, e ancora... guardateli con i vostri occhi, non con i loro, e tutto vi sarà chiaro!

E che sia chiaro. A me non interessa cosa pensa un Sibaldi, un Brizzi, un Tolle, un Osho, un Guardjieff, un Biglino o un Malanga. Ognuno di loro sta facendo, o ha fatto, un percorso, condivisibile o meno, e dalla quale si può cominciare un cammino, una ricerca, anche solo un approdo, ma mai un fine ultimo. A me interessano di più i vostri commenti, le vostre esperienze, i vostri percorsi, in quanto veri, genuini, quasi sempre non "costruiti". Io non vi dirò mai "da tizio ho imparato tutto e fatelo anche voi", perché ognuno di noi, anche coloro che reputiamo "Maestri", sono umani (a volte alieni) e in quanto tali non infallibili. Ma vi dirò sempre "tu cosa ne pensi?" e "tu, si proprio tu, cosa faresti?". Perché non sono i metodi, le tecniche o gli insegnamenti che fanno grande una persona, ma la sua esperienza, qualunque essa sia. E tutti voi, nessuno escluso, non valete meno dei tanti che si reputano, o vengono reputati, "Maestri", perpetuando una divisione tra loro e noi che non esiste.

fonte :http://coscienzaliena.blogspot.it

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