Da Greta all’ambietalismo malthusiano
Greta e l’ambientalismo malthusianoDa mesi i media mainstream hanno acceso e puntato i riflettori su una sconosciuta ragazzina svedese, spuntata letteralmente dal nulla.
Nessuno l’aveva mai vista. Di punto in bianco, esce dal cilindro, viene invitata a parlare al vertice sul clima delle Nazioni Unite e poi al Forum di Davos, oggi addirittura è stata candidata al Premio Nobel.
Tutte cose normali per una qualsiasi ragazza di 16 anni, vero?
Ma i suoi discorsi hanno emozionato e toccato le corde profonde dell’anima, appassionando gli ambientalisti di tutto il mondo, così viene presa come modello da stimare ed emulare.
Se non bastasse per capire il quadro, persino Sergio Mattarella l’ha elogiata, e il diversamente-sobrio Jean-Claude Junker le ha fatto il baciamano.
Da agosto 2018, ogni venerdì mattina, invece di andare a scuola Greta si piazza davanti al Parlamento svedese con il cartello “Sciopero scolastico per il clima“, e in pochissimo tempo è diventata la più giovane ambientalista europea e promotrice delle marce degli studenti per il clima.
Il suo motto è: «non mi fermerò. Non fino a quando le emissioni di gas serra non saranno scese sotto il livello di allarme».
La realtà è che Greta Thunberg è stata costruita ad hoc: l’hanno fatta diventare un simbolo!
Da una parte sicuramente c’è lo sfruttamento in una “campagna di pubbliche relazioni” in vista dell’uscita del nuovo libro della madre, la cantante d’opera svedese Malena Ernman, che sta strumentalizzando la povera figlia affetta dalla Sindrome di Asperger.
Conosciamo anche il nome dello stratega della campagna di PR, Pubbliche Relazioni, Ingmar Rentzhog, un esperto di marketing e pubblicità. Dall’altra però Greta fa comodo anche al Sistema…
Conosciamo anche il nome dello stratega della campagna di PR, Pubbliche Relazioni, Ingmar Rentzhog, un esperto di marketing e pubblicità. Dall’altra però Greta fa comodo anche al Sistema…
Quello che Greta non dice…
La giovane svedese è portatrice sana di cose ovvie e assolutamente scontate.
Il punto non è quello che Greta dice, ma quello che non dice!
Non è un po’ strano che nonostante attacchi i Poteri Forti, venga appoggiata dagli stessi, cioè dai circoli malthusiano-globalisti, e dalla dittatura europea? Gli stessi circoli che vogliono austerità, deflazioni, disoccupazioni di massa, depopolazione e gli stessi che stanno creando il problema climatico!
Global Warming
L’immensa grancassa di Poteri Forti sta tambureggiano l’allarme del Riscaldamento Globale, attribuendone la causa SOLO alla produzione industriale e ai consumi umani!
Il Global Warming è il dogma, il paradigma intoccabile, e la causa di tutto l’effetto serra è ovviamente il “cancro” chiamato “uomo”. Se questo è vero, la soluzione è aderire immediatamente ai vari Protocollo, come quello di Kyoto ecc. che impongono la riduzione delle emissioni industriali. Costi quel che costi.
Nessuno può negare l’ovvio: il pianeta sta vivendo un periodo di riscaldamento, anche perché basta aprire la finestra per comprenderlo. Ma il punto è un altro.
Il Global warming è la testa d’ariete usata dall’élite dominante, né più né meno come un Cavallo di Troia per scopi tutt’altro che ambientalistici o naturalistici.
Vogliono fomentare e instaurare il terrore nella popolazione (paura di allagamenti, nubifragi, tornado, uragani, ecc.), per far passare leggi sempre più repressive, spingere l’acceleratore della riduzione della popolazione, impedire a paesi emergenti di uscire dal loro baratro tecnologico, ecc.
Vogliono fomentare e instaurare il terrore nella popolazione (paura di allagamenti, nubifragi, tornado, uragani, ecc.), per far passare leggi sempre più repressive, spingere l’acceleratore della riduzione della popolazione, impedire a paesi emergenti di uscire dal loro baratro tecnologico, ecc.
Storia docetA proposito di riscaldamento, è bene sapere che nel 1719 una canicola eccezionale, difficile da attribuire all’industria umana, fece morire non 15.000 anziani francesi deceduti per caldo nel 2013, ma oltre 450.000 persone. Ricordiamo che i sudditi di Re Luigi XV erano allora 22 milioni.
Per lo più i morti erano bambini colpiti da diarrea perché le falde, prosciugate per metà, erano infette. Altre dissenterie canicolari si produssero nel 1706 e nel 1747 e ciascuna fece oltre 200.000 morti.
Quindi prima della grande industrializzazione, ben prima che le attività dell’uomo liberassero anidride carbonica nell’aria, il pianeta ha visto periodi molto più caldi dell’attuale.
E allora, come la mettiamo?
Gli esempi sono innumerevoli, ma la storia dell’umanità è sempre stata costellata da periodi freddi e periodi caldissimi, indipendentemente dall’uomo e dalle sue attività!
Cambiamento climatico o guerra climatica?
«Abbiamo bisogno di un mondo più autoritario. Anche le migliori democrazie accettano che quando si avvicina una grande guerra, la democrazia deve essere sospesa per tutta la sua durata. Io ritengo che il cambiamento climatico sia una situazione grave come una guerra. Può essere necessario mettere la democrazia in sospeso per un po’. Dobbiamo avere poche persone dotate di autorità a comandare».
Questa frase non l’ha scritta Adolf Hitler nel suo Mein Kampf ma è uscita dalla bocca di James Ephrain Lovelock, il chimico futurologo, ex collaboratore della NASA, che ha elaborato la teoria di Gaia. Non solo, è anche l’inventore del buco dell’ozono, provocato a suo dire dal gas CFC, il cui brevetto della Dupont scadeva casualmente quando si scoprì il buco…
Lovelock è profondamente inserito nelle centrali di potere dell’Impero Britannico, anche perché egli è un uomo del liberismo secondo Adam Smith e seguace di progetti di riduzione della popolazione secondo Thomas Malthus*.
Quello che Lovelock adombra, e che noi stiamo vivendo, è il progetto di un governo autoritario mondiale che per instaurarsi definitivamente usa la scusante del riscaldamento globale…
Oggi ha 99 anni ed è ancora membro del The Optimum Population Trust, un think-tank che promuove la riduzione della popolazione umana nel mondo, e della Royal Society of Edinburgh, società filosofica che promuove le azioni adatte ridurre dell’80% le emissioni di gas di carbonio.
Infine ha lavorato a stretto contatto con l’americano John Holdren, il fisico aeronautico diventato un fondamentalista della denatalità (consigliere del presidente Barack Obama).
Holdren già nel 2009 proponeva di spargere milioni di tonnellate di particolato nell’alta atmosfera onde formare una nube capace di respingere i raggi solari…
Ricordando da vicino le scie chimiche che vengono disegnate sopra la nostra inconsapevole testa.
L’ambientalismo catastrofico, l’effetto serra e il buco dell’ozono sono mossi da enormi interessi costituiti e dalle ideologie della crescita zero, il tutto teleguidato dalla Fondazione Rockefeller.
«Alla ricerca di un nuovo nemico che ci unisse, giungemmo all’idea che l’inquinamento, la minaccia del riscaldamento globale, mancanza d’acqua, la carestia e cose del genere fossero adatte»
Così è riportato in una pubblicazione del famoso Club di Roma**.
Quindi il controllo del clima è una priorità assoluta per il Sistema.
Ecco cos’è riportato in un documento sugli armamenti futuribili della Us Air Force dal titolo Air Force 2025: «la modificazione del clima offre nel quadro bellico un ampio ventaglio di opzioni per sconfiggere o coercire un avversario. Negli Stati Uniti la modifica del tempo atmosferico diverrà parte della sicurezza nazionale con applicazione all’interno e all’estero».
Controllare il clima rientra nella guerra militare, e quindi per gli Stati Uniti d’America una priorità per la sicurezza nazionale.
Geo-ingegneria climatica
Tornando alla giovane Greta, quali sono le cose che lei e tutti gli ambientalisti malthusiani non denunciano nel cambiamento climatico che stiamo vivendo? Nessuno di loro per esempio tira in ballo le scie chimiche (chemtrails) e le ingerenze dei potenti campi elettromagnetici usati nei vari programmi militari come HAARP.
Irrorare quotidianamente, spruzzando sostanze tossiche e metalli nei cieli non ha ripercussioni nel clima globale? Riscaldare la ionosfera (progetto HAARP) con quantità abnormi di energia non ha ripercussioni nel clima globale? Come mai nessuno denuncia l’ingegnerizzazione del cielo e la guerra climatica in atto? Non lo sanno; non sono coscienti, oppure fanno parte del giochetto?
Queste sono alcune delle cose importanti da denunciare al mondo, e da gridare in faccia ai potenti della Terra, non le fregnacce messe in circolazione dal Sistema stesso. Non certo l’idiozia del gas serra, dell’anidride carbonica e dei protocolli miracolosi.
Ecco perché Greta è diventata la paladina dell’ambientalismo, l’eroina dei più deboli e indifesi, ma al tempo stesso anche dei potenti della Terra…
La sua figura fa comodo a tutti: ai giovani che si indentificano con lei, vedendola come l’eroina del Terzo Millennio, ma fa comodo anche ai Potenti della Terra perché sanno benissimo che con lei il vero problema verrà solo sfiorato di striscio e mai messo al centro dell’attenzione globale.
Bufala del Riscaldamento Globale spiegata dal Premio Nobel Carlo Rubbia
Il fisico ha lavorato per oltre un quarto di secolo proprio nella questione energetica, quindi un argomento che conosce molto bene.
«Il clima della terra è sempre cambiato nel corso dei secoli e millenni. Molti erroneamente pensano che se oggi bloccassimo l’emissione della CO2, il clima della terra rimarrebbe costante. Questo è falso. Nell’ultimo milione di anni, la terra era dominata da periodi glaciali, con la temperatura di -10 gradi, tranne brevissimi periodi in cui la temperatura era più elevata, come quella di oggi.
L’ultimo periodo è stato circa 10.000 anni fa, con un cambiamento climatico che ha dato inizio all’agricoltura, all’addomesticamento degli animali, ecc.
Negli ultimi 2000 anni, la temperatura della terra è cambiata profondamente, per esempio ai tempi dei romani, Annibale è venuto in Italia con gli elefanti attraversando le Alpi. Oggi non potrebbe venire perché la temperatura odierna è inferiore a quella che c’era all’epoca romana!
Nel Medioevo c’è stata una piccola glaciazione, e attorno all’anno 1000 di nuovo un aumento della temperatura, simili a quella al tempo dei romani (circa 1,5 gradi in più di oggi).
Poi abbiamo avuto una piccola glaciazione attorno al 1500-1600 che ha colpito il nord Europa.
Se analizziamo infine gli ultimi 100 anni, ci sono stati importanti cambiamenti climatici, iniziati ben prima dell’effetto antropogenico o dell’effetto serra ecc.
Per esempio dal 2000 al 2014 la temperatura media è diminuita di 0,2 gradi. Quindi negli ultimi 15 anni dopo il 2000, la temperatura della Terra non solo non è aumentata, ma addirittura è calata anche se di poco».
*Thomas Malthus
Il reverendo Thomas Robert Malthus oltre due secoli fa elaborò una teoria che pone in relazione la crescita della popolazione con lo sviluppo economico.
Il pastore anglicano, oltre ad essere economista e demografo britannico, sosteneva che la tendenza della popolazione di un paese è di crescere a tasso geometrico (1-2-4-16-32), mentre l’offerta di cibo segue un tasso aritmetico (1-3-5-7-11).
Quindi per evitare bassi livelli di vita o di assoluta povertà la strategia è di limitare il numero delle nascite!
Malthus, al soldo della Compagnia delle Indie Orientali, si mise a capo dell’ideologia del limite delle risorse a fronte della crescita demografica.
Successivamente la sua visione è stata fonte di ispirazione di moltissimi personaggi della politica, economia e finanza. Per esempio negli anni Trenta, la politica del genocidio che sottende l’ideologia dei “limiti delle risorse”, fu riformulata nel corso di un incontro tra Adolf Hitler e Lord Lothian(Philip Kerr) il capo della Tavola Rotonda, la formazione più direttamente impegnata a sostenere la scalata al potere di Adolf Hitler in Germania. Il resto è storia…
** Il Club di Roma fu fondato durante alcuni incontri tenutisi a Villa Serbelloni, proprietà della Fondazione Rockefeller a Bellagio, sul Lago di Como.
Con il libro: “I limiti dello sviluppo” il Club propose nel 1972 le sue strampalate teorie ambientali che sollevarono una tempesta. Purtroppo il testo e le successive edizioni esercitarono una notevole influenza sul nascente movimento ambientalista italiano…
Il vero scopo del Club di Roma era – ed è – quello di organizzare la propaganda sulla crisi ambientale e sfruttare quest’ultima per giustificare la centralizzazione del potere, la soppressione dello sviluppo industriale sia in Occidente che nel Terzo Mondo ed il controllo della popolazione mediante l’eugenetica.
Nessun commento:
Posta un commento