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giovedì 2 maggio 2019

Mi arrendo

Con questo breve post intendo comunicare ai miei pochi followers che mi arrendo, rinunciando alla lotta per salvare la maggior parte degli italiani di oggi. Continuerò a fare qualcosa, ma solo per i pochi e, se ci saranno ancora, gli italiani di domani che, spero, saranno migliori della massa di trogloditi che oggi è la grande maggioranza. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la gran mole di commenti social per il licenziamento di Flavia Lavinia Cassaro, riconosciuta colpevole di oltraggio durante una manifestazione piuttosto movimentata.

Sia ben chiaro, La Flavia Lavinia Cassaro non mi piace affatto, la considero parte di quel gruppo antropologico che definisco "zecche", ma la difendo; così come difenderei un prof fascista, altra razza che proprio non mi piace, se venisse licenziato per aver fatto il saluto fascista. Ma allo stesso modo difenderei, penZate un po', perfino un prof piddino beccato a prostituirsi online, o un forzitaliota condannato per spaccio di sostanze stupefacenti. Voglio esagerare, mi spingo addirittura ad affermare che difenderei uno di +Europa condannato per necrofilia! Difenderei tutti costoro anche se, invece che prof, fossero tranvieri, riders, medici, avvocati, perfino se fossero politici. Ma constato che gli italiani di oggi non la pensano allo stesso modo, soprattutto perché la "zecca" in questione è una professoressa. Non scorgo neanche segnali di una qualche solidarietà femminile.

Ne deduco che i miei compatrioti, gente che guarda la TV per ore, si droga, va a trans e puttane, tradisce l'amicizia, è sempre pronta a saltare sul carro del vincitore, si fa sodomizzare dai partiti dell'arco (in)costituzionale perfino litigando fra loro (gelosia?) a dispetto di tutto ciò pretendono, esigono che chi svolge il mestiere mal pagato di prof non solo si conduca in modo moralmente e legalmente corretto fuori dal luogo di lavoro ma che, quando così non è, oltre a sottostare ai rigori della legge - con le ovvie aggravanti of-course - perda anche il suo lavoro!

Non comprendono, i trogloditi italioti di oggi, che questo è solo il secondo passo, il primo essendo stato il caso di quei medici che, per aver espresso posizioni diverse e in contrasto con la scienza medica ufficiale, sono stati radiati dall'ordine. Non comprendono, gli imbecilli senza speranza, che la vera ratio di provvedimenti come questi consiste nell'intimorire i lavoratori, cioè anche loro. E sapete con quali demenziali argomentazioni? Perché la Flavia Lavinia Cassaro, per lavoro, doveva occuparsi dei loro picciriddi, sì proprio quegli esserini devastati dalle loro famiglie disfunzionali che incontro tutti i giorni a scuola essendo anch'io un insegnante. Quegli esserini ai quali, sperando di non essere scoperto, insegno oltre alle mie (numerose, sempre più numerose) discipline, alcune virtù lievemente fuori moda come il coraggio, la lealtà, lo spirito critico, l'amore per la giustizia e la libertà, il senso del dovere, la determinazione nel combattere per i loro diritti. Ma, nel far ciò, mi scontro con famiglie alle quali interessa solo la promozione dei picciriddi, che non si scompongono minimamente se gli dico che i loro pargoli a 17 anni non sanno neppure leggere e scrivere e far di conto come un alunno delle elementari di un tempo, e non sto affatto esagerando.

L'importante è che siano promossi, e che la Flavia Lavinia Cassaro, che di mestiere si occupava dei picciriddi loro, perda il lavoro, anzi ho letto di super trogloditi che hanno addirittura invocato il napalm.

Va bene, va bene così. Chi me lo fa fare di sperare ancora nel riscatto di questo popolo, o almeno di questa sua parte che, all'evidenza, è maggioritaria? Ma che vadano a farsi fottere, perché chi ragiona da schiavo deve essere frustato, oltre che sodomizzato all'occorrenza. Dunque mi arrendo.

Non farò più nulla con la speranza di riscattare questa vile plebaglia, ma coltiverò, ancor più di quanto faccia già adesso, i pochi rapporti personali con uomini e donne con cui e per cui vale la pena vivere, e anche morire se il destino lo comanda.

Vile plebaglia, rovina della nostra Patria, che tu sia maledetta e possa scomparire al più presto.

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