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mercoledì 6 giugno 2018

Il discorso del Presidente Conte

06-06-2018
Marco Diegoli 

Nel discorso del neo-Presidente del Consiglio Conte , ho notato che, una volta tanto, a differenza dei precedenti presidenti (soprattutto non eletti dal popolo) , non ci sono stati passaggi su richieste di sacrifici in nome dell’euro (il classico “ce lo chiede l’europa) , non ci sono stati passaggi su spread , finanza , e mercati finanziari. 
Bensì , dopo decenni , ho sentito un Presidente del Consiglio dello Stato Italiano , parlare di persone , di bisogni della gente , di lavoratori , di immigrazione selvaggia (subita e voluta per l’Italia , dai poteri forti , aggiungo io) . 
Al centro del discorso c’erano i cittadini italiani, non l’Europa, non l’internazionalità finanziaria, che ormai la fa da padrona. 
Non ha intimorito il paese con diktat europeisti e previsioni di “tirare la cinghia” . 
Ovviamente questo governo italiano attuale, da fastidio, e , ancor prima di nascere, ha già subíto (e subirà ulteriormente) attacchi su ogni fronte , a casa nostra , e sopratutto fuori casa nostra : vedi già il titolo della testata esteri del New York Times , firmato dal suo direttore di testata appunto , che recita “A cheer for Italy’s awful new government” (un brindisi al nuovo terribile governo italiano) .
Alle parole dovranno seguire i fatti, questo è ovvio, come è ovvio che non sarà facile, avendo tutti contro : i collusi, i politici venduti, le coalizioni e i partiti e tutti coloro che hanno ridotto all’osso il nostro paese fino ad ora , con la partecipazione, anzi “agli ordini” dei poteri forti che stanno ben al di sopra dell’Europa stessa). 
Avendo tutti contro, quelli che vogliono impedire che il nostro paese rialzi la testa , quelli a cui fa comodo che l’Italia sia stata fatta diventare il terzo mondo dell’occidente , quelli che si sono venduti , anzi “svenduti” il nostro paese e soprattutto i suoi cittadini, la loro vita , la loro salute, la loro dignità , il loro lavoro, le loro case, la famiglie che hanno sfasciato , gli imprenditori che si sono suicidati, i lavoratori che si sono suicidati e,quelli che sono in povertà ugualmente malgrado un lavoro lo abbiano , perché si sono svenduti pure i salari dei lavoratori , con una corsa al ribasso portata da contrattazioni capestro e dal passaggio della cultura del “non ci sono soldi per voi” e “gli immigrati fanno il lavoro che gli italiani non vogliono fare” (peccato che gli italiani , giustamente ,vogliono una paga dignitosa e non da fame come attualmente ) , facile dire questo , ma lavorare gratis non piace a nessuno .... giovani e anche meno giovani a cui hanno derubato, scippato il futuro e l’avvenire . 
Faranno guerra a questo governo che definirei (fino ad ora negli intenti , anche perché per i fatti non basta uno schioccar di dita) vicino al popolo. 
E quindi accarezzando una frase a me molto cara :”da soli non si va da nessuna parte , e solo uniti si vince”, io credo che adesso sia il momento di “vedere il risultato dei lavori” . 
Senza gridare al miracolo , e senza condannare a prescindere , ma obiettivamente giudicare l’operato in itinere. 
Ricordandosi che è iniziata una battaglia fatta di strumentalizzazioni , di polemiche , di diffamazioni , di accuse, ad un governo che , per la prima volta , dalle parole del Presidente Conte, ha messo al centro dell’attenzione, il nostro paese e i suoi cittadini. 
L’importante è avere la memoria lunga, e ricordare e ricordarsi che in nome di una “Europa” siamo precipitati in un baratro che solo tutti insieme potremo risalire, tutti insieme uniti come popolo che ha finalmente un governo da esso votato.

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