06-12_2023
### LA MORTE
NON E’ UNO SHOW. Il funerale di Giulia Cecchettin pareva un funerale
di stato. con tutto il rispetto, ma la spettacolarizzazione della sua morte è
davvero stucchevole. Una visione che mette la parola fine al rispetto per i
morti. Un manifesto ideologico e politico, una distrazione di massa sul
patriarcato inesistente (come da parecchio sto scrivendo). Di fronte a tragedie
di questo tipo, ci vorrebbe solo il silenzio. Inoltre, con il gioco delle cifre
l’Italia risulta un inferno per le donne. Ma poi se si analizzano i dati siamo
al quintultimo posto nel mondo come assassini di donne. Quindi? Quindi ci sono morti di serie A e di serie B. Chi depone
la sua tesi sulla società dello spettacolo lo fa sempre: da qui la
spettacolarizzazione della morte: telecamere, applausi. Ecc. la nostra è la
società dove prevale il far sapere non il saper fare.
La lotta al patriarcato:
il patriarcato non esiste più da almeno 50 anni, perché era una figura del
capitalismo del primo 900. L’idea del padre padrone che comanda, si è estinta
nel ‘68 e siamo passati ad una figura molto diversa. La società capitalistica ha fatto passare dal patriarcato al
padre assente. Non ci sono padri adesso. La civiltà dei consumi contemporanea
cade sull’accanimento verso il finto patriarcato, che è voluto, perché, invece,
se si lottasse contro l’assenza del padre, si lotterebbe contro ciò che vuole
il capitalismo. La lotta contro il patriarcato è lotta contro la
famiglia che è fastidiosa per il Sistema. 150 euro per assistere al funerale di
Giulia, in un locale pubblico di fronte al funerale stesso. 10 mila persone. Ma
è opportuno tutto ciò? Questi pseudo movimenti nazi femministi vengono usati e
pilotati abilmente dal Sistema che li guida dove meglio gli conviene,
utilizzandoli in questo caso, per liberarsi dai padri e dalle famiglie. La famiglia
è una sorta di fortino, dove non è facile far entrare il consumismo, e la
de-moralizzazione volute dal Sistema. io avrei una domanda:
se una donna si spoglia per il suo uomo è vittima del patriarcato, se si
spoglia su ONLYFANS invece è autodeterminata? Perché tutto contro
il maschio? Oggi il sistema deve sempre porre contrapposizioni orizzontali:
vegani e carnivori, fascisti e comunisti, uomini e donne... la nuova categoria
su cui veicolare la violenza mascherata del Sistema ora è il maschio.
### METTERE IN FUGA I LADRI è REATO:
la vittima del tentato furto è incriminata i ladri no. Colpevole chi si è difeso,
protezione per chi delinque. E tantissimi italiani non si sentono più al sicuro
e quindi si difendono da soli. E questo perché chi delinque non viene punito.
La storia del gioielliere è una situazione limite ovviamente, ma è la
risultante di tutta una serie di rapine e percosse subìte dallo stesso
gioielliere, che non sono mai state punite. E da lì, quest’ultima rapina è
stata la goccia che ha fato traboccare il vaso ed eccedere nella legittima
difesa. Mentre le baby gang dono presenti ormai sul territorio e chi spinge
tutto questo? È un lungo capitolo. Queste nuove forme di musica, questa
spettacolarizzazione della violenza, queste continue spinte alla trasgressione.
Per loro libertà è trasgressione, ma sappiamo bene che non è cosi. Ma la
trasgressione ha preso campo, degenerando in delinquenza. La legittima difesa è ormai interpretata, dove inizia, dove
finisce? Quello che è certo e che desta un certo scalpore è che nella giustizia
italiana chi delinque è tutelato e chi subisce no. Sta
di fatto che questa società guarda ai giovani solo sotto l‘aspetto
consumistico, creando vuoti che i giovani stessi devono riempire con la
trasgressione o con il consumismo. Non ci sono più regole, non c’è più la
famiglia, non ci sono più i padri e rimangono gli eterni adolescenti. C’è un
incattivimento generale diffuso. Siamo passati dall’epoca della ideologia all’epoca
della odiologia. La rabbia degli individui che si condensa in sfoghi o nella
rete o per strada. Un tempo la rabbia diventava
rivolta contro il Sistema(vedi le varie rivoluzioni), ora che ci sarebbe il materiale
per far sì che una rivolta ci sia davvero, essa rimane incapsulata. Una rabbia senza progetto, che produce nient’altro che violenza gratuita
verso il nulla perché non è convogliata verso un obbiettivo comune che è quello
che produce il vero malessere.
Attualmente le scuole stanno diventando
fabbriche di apolidi sena futuro e senza identità, consumatori seriali, per
colmare il loro vuoto interiore che magari comprano su Amazon compulsivamente.,
perché spesso dietro non c’è una famiglia dove trincerarsi e sentirsi al
sicuro. Devi essere produttore e consumatore, svuotato dal senso vero della vita.
Sta accadendo ed è accaduto una trasformazione in negativo della famiglia, che
è diventata un’azienda. La sua disgregazione la chiave. La famiglia oggi è
preda dei processi capitalistici di consumo. la scuola stessa è distrutta e il
giovane viene lanciato subito nella società di mercato dove deve affermare
subito il suo io egoico. Nella società dell’antica
Grecia l’obbiettivo era vivere bene. Nelal società attuale è mors tua vita mea. Oggi
Fantozzi sarebbe un privilegiato, almeno per quanto riguarda i beni materiali: egli
ha un lavoro stabile, una casa, una macchina, una famiglia che riesce a
mantenere lavorando solo lui, riesce anche a fare le vacanze. Pensateci bene senza farvi catturare dal tragicomico del
personaggio: quanti oggi possono permettersi una famiglia come Fantozzi? La
guerra alla famiglia è fatta perché la famiglia tradizionale è una lotta al
consumo è una forma di solidarietà tra individui la solidarietà dà fastidio al
Sistema. Finché ci sono le famiglie e la solidarietà e le unioni e le comunità,
c’è fastidio del Sistema. E il Sistema non vuole fastidi. La famiglia è
resistenza alla mercificazione dell’individuo tanto cara invece al Sistema. Per
avere una famiglia bisogna essere adulti, ma sul serio, non solo
anagraficamente. Nell’epoca della obsolescenza programmata, avere una famiglia o
formarla è una atto rivoluzionario, perché la nostra società sempre più liquida
va nella direzione opposta. Per avere individui fluidi e malleabili che non oppongono
alcuna resistenza.
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