Corona Virus, uno scenario verosimile
Per quanto, da buon hameriano convinto, (credendo quindi più a Bechamps che a Pasteur, per quanto riguarda l’origine delle malattie) io non dia alcun peso alle notizie allarmanti diffuse da un po’ di settimane sul Corona virus, sono molto colpito dalla reazione generale che queste notizie hanno scatenato. Ma – tutto sommato – perchè dovrei stupirmi più di tanto? Se la gente preferisce credere alla TV e ai giornali piuttosto che ai propri occhi, come quando ad esempio ha creduto, nel caso dell’11 settembre, che le leggi della fisica si fossero autosospese, tanto più facile sarà convincerli in qualcosa che manco possono vedere nè controllare: e chi l’ha mai visto, un virus?
Il fatto che la pandemia sia falsa, non impedisce però delle conseguenze assolutamente reali e tangibili: come ha ben scritto Marcello Pamio, la somma delle credenze si materializza in una eggregora che, come un mostro scatenato, genera a sua volta panico e distruzione. Per questo sottoscrivo in pieno la conclusione che l’amico Marcello ha scritto:
“…E se siamo nell’amore e nel piacere, non possiamo avere paura, e se non si ha paura si è fuori dal Sistema: si è Uomini Liberi…PS: per questa breve analisi non importa sapere se il virus è uscito accidentalmente dal laboratorio cinese di Wuhan per un errore umano, o se è stato ingegnerizzato e messo in circolazione dall’America come atto di guerra economica alla Cina, o se invece si tratta delle prove generali di una futura pandemia, con l’intento di verificare le reazioni delle masse…
Cambiano gli scenari (addendi) ma il risultato non cambia: lo scopo è sempre il controllo dell’uomo!
Il Sistema si nutre di odio, paura e terrore, per cui se interrompiamo questo circolo vizioso e perverso lo faremo morire d’inedia…”
Quello che però mi interessa molto è capire il gioco che sta dietro a tutto questo, provare a dare una spiegazione, partendo da elementi concreti, anche per prendere le distanze ed adottare le opportune contromisure (oltre a quanto già detto, cioè interrompere il circolo vizioso di odio, paura e terrore con l’amore).
Innanzitutto una nota metodologica: partiamo dalla considerazione che non abbiamo tutte le informazioni, quindi dobbiamo elaborare le nostre congetture a partire dalle poche informazioni che abbiamo. Questo non significa che il nostro esercizio sia inutile od ozioso, anzi: è quello che si fa sempre quando si fa un’indagine. Se poi esistono delle metodologie, come quella citata nell’intervista di Messora su Byoblu, tanto meglio.
In particolare, riprendendo da Byoblu:
Secondo Gabriele Vietti, studente di Filosofia all’Università degli Studi di Torino, del gruppo “Studio“, si può dimostrare scientificamente che lo scenario della guerra biologica non è per nulla poco plausibile, al contrario di quanto sostenuto dai siti di debunking istituzionali UE e da tutta la stampa mainstream. Gabriele, in questo video, dopo un preambolo di Diego Fusaro, prova a spiegare le conclusioni cui il gruppo “Studio” è giunto, illustrando le metodologie utilizzate e argomentando fonti alla mano.
Si tratta, usando un metodo di scomposizione ideato da Grunow e Finke, di pesare i singoli elementi di ogni ipotesi alternativa per assegnare un punteggio di maggiore o minore probabilità e possibile attinenza alla realtà. Gabriele Vietti fa l’esempio dei 50 € sulla panchina: se io lascio 50€ su una panchina, e poi mi allontano per un’ora, e quando ritorno i 50€ non ci sono più, posso fare diverse ipotesi: li avrà presi un passante? Li avrà fatti volare il vento? e per ognuna di queste ipotesi vado a vedere le condizioni necessarie (ad esempio: c’è stato vento in questo periodo di tempo? Questa è una zona frequentata o meno? ecc.) e comincio a delineare uno scenario verosimile.
Nell’intervista che si trova su Byoblu (che vi invito a vedere, o a scaricarvi l’analisi:Qui il testo della sua analisi nello specifico) alcune considerazioni saltano fuori evidenti, in particolare in merito
- a chi avrebbe avuto interesse a quello che sta accadendo
- a chi avrebbe avuto i mezzi tecnici per far accadere quello che sta accadendo
- a chi è danneggiato da quello che sta accadendo
e via dicendo, cosa che esclude abbastanza categoricamente una azione intenzionale da parte della Cina ma lascia ampi spazi di manovra per l’ipotesi di un intervento occidentale (ancora una volta: non è che stiamo dalla parte sbagliata?)
E occidentale…. ma di chi, precisamente?
Per questo, ancora più diretta ed esplicita, è la spiegazione (forse potremmo chiamarla meglio “ipotesi”) dell’audio che riporto sotto che, pur nella sua semplicità ed immediatezza, traccia uno scenario molto verosimile, che si può sintetizzare nei segg.elementi:
- non si tratta di incidente ma di azione premeditata
- finalizzata a punire Italia e Cina
- per l’accordo di qualche mese fa, di Di Maio (il famoso “via della seta”)
- che avrebbe peccato di lesa maestà nei confronti di USA (che in quel momento stava facendo la voce grossa coi dazi) e di Francia (che in Cina stava “investendo” parecchio e non tollera che il cugino – povero – d’oltralpe gli soffi gli affari sotto il nas. Ricordate l’affare Fincantieri – STX, quando scese in campo Macron per fermare l’avanzata di Bono&C.?)
(Clicca sul tasto Play per ascoltare questa analisi di circa 15′)
(cliccando qui invece si apre il player su altra pagina)
E quindi, adesso, che succederà?
Io la penso così. Non posso credere che i nostri governanti siano veramente così sprovveduti da non capire che i numeri in gioco fanno ridere, e le misure di prevenzione prese, specialmente in Veneto e in Lombardia, sono assolutamente sproporzionate (anche le chiese chiuse – neanche ai tempi della peste di manzoniana memoria si era arrivati a tanto!). Basta leggere le prese di posizioni di medici e scienziati, come già visto qui, dell’amico Leopoldo Salmaso, o il dr.Luca Speciani, o questa analisi di Pamio sui numeri che non tornano, tanto per citarne un paio, e ci si rende conto subito di questo.
E allora, se non ci credono neanche loro, perchè lo fanno?
Avete mai visto due cani che si scontrano, per la supremazia? Quando il più grosso afferra per il collo il più piccolo, questo si sottomette e si mette “a disposizione”dell’altro. E non osa più, da quel momento in poi, neanche alzare la zampa per far pipì, se il predominante è nei paraggi. In questo momento, dopo la lesa maestà a USA (e Francia), il nostro governo sta facendo un atto publico – internazionale – di sottomissione. Sta dicendo: non lo faccio più, ho capito la lezione. Magari minacciati di qualcos’altro. Magari di un terremoto, chissà. Ma stanno obbedendo per rimettersi in riga, ripeto: stanno dicendo che hanno capito la lezione. E non alzeremo più la zampa per far pipì.
L’economia non si potrà fermare a lungo: nel giro di qualche settimana l’allarme rientrerà e tutto tornerà nella norma. Magari qualche libertà sarà tolta ai cittadini. Magari un giro di vite sugli obblighi vaccinali. Ma in questo momento si deve baciare l’anello al Principe di questo mondo, fargli capire che lo si teme, e gli si è sottomessi.
Nella speranza che la sua presa si faccia meno dura e ci lasci vivere ancora un po’.
-oOo-
PS
Anche rifacendosi alle analisi degliandamenti di borsa nei casi delle precedenti “pandemie” (vedi grafico sotto), si nota come il sistema si arrestò un pochino per poi riprendere più forte di prima.
I piccoli, quelli che non avevano riserve, avranno venduto in perdita, lasciando il terreno libero ai grossi, che hanno potuto aspettare un po’ di più e ricomprare a sconto appena hanno deciso che era il momento. Un ulteriore passo nell’ampliamento del divario fra ricchi e poveri.
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