Eugenetica: start-up americana promette bambini “su misura” come nel film Gattaca. Si va verso una società distopica?
Autore Perucchietti Enrica
In un prossimo futuro gli esseri umani possono nascere con un preciso corredo genetico, selezionato dai genitori su un gruppo di cellule embrionali controllate. Tramite l’intervento dell’eugenetica, si possono scegliere e prevedere in anticipo le future condizioni fisiche e di salute dei nascituri, che vengono quindi generati artificialmente senza imperfezioni.La società risulta di fatto divisa in due caste: i “validi”, cioè esseri dal corredo genetico perfetto, che vengono scelti per ricoprire i ruoli più prestigiosi della comunità e ambiscono al comando, e i “non validi”, ovvero le persone nate coi loro genomi naturali, destinati allo svolgimento dei lavori più umili e relegati ai margini della vita sociale.È l’ambientazione distopica del film di fantascienza Gattaca – La porta dell’universo, celebre pellicola biopunk di Andrew Niccol, con Ethan Hawke, Jude Law e Uma Thurman.Quello che quasi 23 anni fa (il film usciva nelle sale nel 1997) sembrava ancora fantascienza, oggi sta per concretizzarsi, portando inevitabilmente alla costituzione di una tecnodistopia, una società rigida e asettica basata sull’eugenetica in cui il divario tra ricchi (validi) e poveri (non validi) si farà sempre più marcato.La «Technology Review», la rivista del “Massachusetts Institute of Technology” (MIT) ha diffuso la notizia che la Genomic Prediction, una start-up nel New Jersey, effettua un test genetico con la finalità di selezionare tra vari embrioni quello che soddisfa alcuni requisiti, in modo simile a quanto descritto nel film Gattaca. È possibile quindi eliminare embrioni potenzialmente portatori di alcune malattie (per ora 11, compreso diabete, ipercolesterolemia e alcuni tumori) ma anche in base alle indicazioni su intelligenza e altezza del nascituro.
Le future generazioni non saranno soltanto il risultato di una fecondazione conseguente la combinazione casuale tra patrimonio genetico paterno e materno, ma potranno essere il frutto della scelta tra diversi embrioni per selezionare il migliore.
Il servizio che la Genomic Prediction offre è un test genetico in grado di discriminare fra diversi embrioni e selezionarne quello a minor rischio di alcune malattie, ma anche poter escludere embrioni che non soddisfano certi requisiti minimi di intelligenza e/o di altezza. Nelle prossime settimane ci sarà una conferenza stampa dove verranno riportate le esperienze vissute dai primi clienti.
Andando a scavare oltre la patina di eccitazione acritica per il progresso, siamo evidentemente nel campo dell’eugenetica. Appare quantomeno paradossale che nella società occidentale iperbuonista e politicamente corretta in cui si starnazza quotidianamente contro l’allarme fascismo, si acclamino o si rendano possibili tecniche che rimandano alla peggiore eugenetica nazista.
Si tratta infatti di selezione degli embrioni, creazione di individui perfetti con scarto su misura delle imperfezioni.
Da ciò ne deriverà, come immaginato da Aldous Huxley nel 1932 ne Il mondo nuovo, una futura suddivisione sociale in caste. La tecnica permetterà di “progettare” la nuova umanità e di seguirne l’indottrinamento dalla provetta in poi: i nuovi nati saranno selezionati in provetta, magari nasceranno in uteri in uteri artificiali, infine saranno spersonalizzati e i loro corpi “riempiti” dalla propaganda del potere.
Come spiego in Cyberuomo (Arianna Editrice),
continuando di questo passo, ci attende un futuro distopico che verrà accolto come il migliore dei mondi possibili perché sarà stato “programmato”, desiderato come un vessillo di libertà e progresso. In cui il divario tra ricchi e poveri sarà sempre più accentuato, in cui ogni nostro movimento, pensiero, abitudine, orientamento, sarà mappato se non addirittura preordinato alla nascita.
Già, perché neppure la procreazione si sottrarrà a questo processo.
Forse in futuro gli embrioni verranno selezionati in provetta e migliorati secondo il diktat dell’eugenetica.
Forse in futuro si verrà alla luce in appositi uteri artificiali senza aver condiviso le emozioni e un rapporto viscerale con la propria madre.
Forse esisterà persino lo sperma artificiale che verrà utilizzato per generare materiale da allevamento o per l’espianto di organi.
Forse chi avrà soldi potrà far nascere i propri eredi come creature perfette, vivere più a lungo, invecchiare meglio, godere dei miracoli della tecnica e della chirurgia.
L’Uomo che vuole continuare la propria evoluzione, migliorarsi, potenziarsi, trascendere se stesso, finisce per abbracciare l’eugenetica e le derive più folli e inquietanti della scienza e della tecnologia. Un regresso in piena linea.
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