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martedì 5 novembre 2019

M5S. Giarrusso ‘Di Maio non è lucido e manda a picco il M5S’

Giuseppe Sandro Mela.


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«Mario Michele Giarrusso (Catania, 25 febbraio 1965) è un politico italiano, dal 2013 senatore per il Movimento 5 Stelle. ….

Dopo la morte del giudice Antonino Caponnetto, ha collaborato alla costituzione della fondazione a lui intitolata di cui è il referente in Sicilia. ….

Nel maggio 2005, insieme a numerose associazioni ambientaliste e ai Grilli dell’Etna ha iniziato ad occuparsi del piano regionale dei rifiuti di Totò Cuffaro, impugnando innanzi al Tribunale Amministrativo Regionale gli atti che approvavano la costruzione degli inceneritori. ….

È stato tra i fondatori della associazione rifiuti-zero Sicilia. È l’avvocato dei gruppi di cittadini che si oppongono al progetto del rigassificatore di Priolo/Melilli. ….

Nel 2008 si è candidato nella lista Amici di Beppe Grillo alle elezioni regionali siciliane nei collegi della provincia di Catania, ottenendo 255 preferenze e di Agrigento (80 preferenze). ….

Alle elezioni politiche del 2013 è stato eletto senatore della XVII legislatura della Repubblica Italiana nella circoscrizione Sicilia per il Movimento 5 Stelle. ….

È stato rieletto senatore alle elezioni politiche del 2018. ….

Nel 2019 presenta il disegno di legge relativo alla radicale modifica del 416-ter del codice penale. La “legge Giarrusso”, che modifica profondamente il reato di voto di scambio politico mafioso e ne incrementa le pene, è stata promulgata il 21 maggio 2019 entrando in vigore in data 11 giugno 2019.» [Fonte]

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Il sen Giarrusso è personaggio di spicco nel Movimento Cinque Stelle: essendo avvocato, è un cesellatore delle parole, delle quali ben conosce il significato. Ecco riportato tra virgolette il contenuto di molte sue dichiarazioni pubbliche.

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«La nostra squadra al governo è la selezione del peggio»

«Casaleggio corresponsabile, Conte sta sbagliando tantissimo»

«Quando c’è un capo politico deve assumersi la responsabilità politica di tutti i risultati, negativi e positivi.»

«E dopo tutti i rovesci elettorali a cui abbiamo assistito, ultimo il 7,4% in Umbria, non so più che cosa debba accadere per dimettersi»

«E’ ora che Luigi Di Maio si assuma fino in fondo le proprie responsabilità»

«Dobbiamo tornare alle vere origini del Movimento, che non aveva capi, capetti e ducetti»

«Serve una gestione collegiale e democratica con il pieno coinvolgimento dei portavoce e degli attivisti»

«In Umbria tutti erano contrari all’accordo con il Pd, è stato un suicidio giocato sulla pelle degli umbri.»

«Non dico che da soli avremmo vinto, ma sicuramente avremmo fatto una figura migliore.»

«Invece il M5S ha preso a pesci in faccia gli elettori e gli attivisti»

«Davide Casaleggio. Ha anche lui le sue responsabilità, visto che con Rousseau ha avallato il voto sull’alleanza in Umbria con esiti nefasti. E’ certamente corresponsabile del disastro»

«non disperdere tutto come sta facendo Luigi (Di Maio, ndr) che ormai ha perso lucidità e sta sbagliando troppo. E’ ora che passi la mano e si riposi»

«Non so di chi sia amico Conte e non mi interessa. Ma ci sono stati passaggi in cui non mi è piaciuto e si sta assumendo grandi responsabilità»

«Non è possibile che con il 38% dei parlamentari siamo minoranza nel Consiglio dei ministri, una composizione non rispettosa della forza del M5S figlia di cedimenti e tradimenti gravissimi»

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Riassumendo, Casaleggio, Conte, Di Maio andatevene via.

Ma il vero elemento nuovo è l’aver tolto il drappo che ricopriva il convitato di pietra: l’Elettorato.

«Invece il M5S ha preso a pesci in faccia gli elettori e gli attivisti»

Già.

Le idee politiche di Grillo, Casaleggio, Di Maio e del loro eco costituito dalla Piattaforma Rousseau – sempre poi che essa esista per davvero – sono condivise solo dal 7.4% dell’Elettorato. Per gratificare i propri superego hanno privilegiato quel modesto 7.4% a discapito del 35% degli Elettori che diedero loro fiducia.

L’errore è stato fatto quando M5S si è appiattito sulle posizioni ideologiche del partito democratico, abbracciando sia pure in modo contraddittorio l’ideologia liberal socialista europea: dopo essersi qualificato come il movimento del “NO” adesso ha assunto la veste del movimento delle tasse, flagello acritico del comparto produttivo e dei superstiti lavoratori autonomi. Il partito democratico ha trovato volonterosi alunni nell’applicazione del detto di Lenin, che “la borghesia la si ammazza con le tasse”.

Il Movimento del No.

«Tutte le opere bloccate dai Cinquestelle: 24 progetti in tutta Italia, dalle strade agli ospedali viaggio tra i cantieri sospesi»

Non c’è che dire: Grillo, Casaleggio e Di Maio sono stati l’implacabile gruppo di fuoco che ha distrutto il movimento cinque stelle.

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Giarrusso: “Di Maio non è lucido e manda a picco il M5S, ora si riposi”

M5S, il senatore Giarrusso: “La nostra squadra al governo è la selezione del peggio. Casaleggio corresponsabile, Conte sta sbagliando tantissimo”. Intervista.

“Quando c’è un capo politico deve assumersi la responsabilità politica di tutti i risultati, negativi e positivi. E dopo tutti i rovesci elettorali a cui abbiamo assistito, ultimo il 7,4% in Umbria, non so più che cosa debba accadere per dimettersi. E’ ora che Luigi Di Maio si assuma fino in fondo le proprie responsabilità”. Il senatore del Movimento 5 Stelle Mario Michele Giarrusso, intervistato da Affaritaliani.it, è in un fiume in piena e non usa mezzi termini nella sua analisi sulla situazione del M5S e del governo. E’ stata sbagliata l’alleanza a Roma con il Pd? “Il governo con il Partito Democratico era l’unica alternativa per non mandare a picco l’economia del Paese e per evitare l’innalzamento dell’Iva. Un passaggio necessario per proseguire la legislatura”, argomenta.

Giarrusso indica la soluzione per far ripartire i 5 Stelle: “Dobbiamo tornare alle vere origini del Movimento, che non aveva capi, capetti e ducetti. Serve una gestione collegiale e democratica con il pieno coinvolgimento dei portavoce e degli attivisti. In Umbria tutti erano contrari all’accordo con il Pd, è stato un suicidio giocato sulla pella degli umbri. Non dico che da soli avremmo vinto, ma sicuramente avremmo fatto una figura migliore. Invece il M5S ha preso a pesci in faccia gli elettori e gli attivisti”. Quanto alle prossime Regionali in Emilia Romagna e in Calabria, il senatore pentastellato osserva: “Ogni questione va valutata con il Movimento locale e nazionale e quindi con i portavoce e gli attivisti dell’Emilia e della Calabria”.

Giarrusso non risparmia nemmeno Davide Casaleggio. “Ha anche lui le sue responsabilità, visto che con Rousseau ha avallato il voto sull’alleanza in Umbria con esiti nefasti. E’ certamente corresponsabile del disastro”. E Beppe Grillo? “Che cosa vuole che dica…”, risponde il senatore M5S. “Sono anni che chiedo un suo maggiore impegno ma evidentemente non se la sente. Dobbiamo raccogliere quello che ci ha insegnato e non disperdere tutto come sta facendo Luigi (Di Maio, ndr) che ormai ha perso lucidità e sta sbagliando troppo. E’ ora che passi la mano e si riposi”.

Di Maio dovrebbe dimettersi anche da ministro degli Esteri? “Per il Movimento la composizione del governo è un danno enorme, soprattutto la nostra squadra che è la selezione del peggio che c’era. E anche di questo è responsabile Luigi, un altro motivo dietro il crollo nei sondaggi”. A chi si riferisce in particolare? “Ad esempio Castelli e Spadafora”. Di Stefano (sottosegretario agli Esteri)? “Perché è al governo? Non me ne sono accorto”, replica Giarrusso. Che aggiunge: “Lo stimo e lo apprezzo come persona, siciliano come me, ma la sua posizione viene oscurata dal ‘faccio tutto io’ che sta mandando a picco il Movimento”.

E il premier Giuseppe Conte? Qualcuno dice che si sia spostato troppo verso le posizioni di Nicola Zingaretti… “Non so di chi sia amico Conte e non mi interessa. Ma ci sono stati passaggi in cui non mi è piaciuto e si sta assumendo grandi responsabilità. Una delle principali è quella di non essere intervenuto per salvare il carcere ostativo buttando così al vento 27 anni di lotta alla Mafia”, attacca Giarrusso. “Conte ha voluto aspettare la decisione della Corte Costituzionale invece di intervenire prima, come molti di noi avevano chiesto. E’ stata la Caporetto della lotta alla Mafia e la colpa è sua, di Di Maio e di Bonafede. Anche le sentenze bolognesi e liguri della Cassazione mostrano un gravissimo arretramento nella lotta alla Mafia che ormai è scomparsa dai radar, sono i segnali che giudici pavidi colgono dalla politica. Non solo il contrasto alla Mafia non è una priorità di questo governo, non è nemmeno in agenda. Conte ha sbagliato tantissimo e in particolare nel non aver difeso il 4bis. La più grande sconfitta nella lotta alla Mafia ha come padri Conte, Di Maio e Bonafede”.

Dopo la Legge di Bilancio, nel 2020, il governo deve andare avanti o meglio chiudere questa esperienza? “Bisogna sicuramente fare una profonda revisione perché con quest’andazzo non si può proseguire. Da un lato Conte sta dimostrando tutti i suoi limiti, dall’altro proprio per la compagine governativa del Movimento, che non è rappresentato come dovrebbe. Non è possibile che con il 38% dei parlamentari siamo minoranza nel Consiglio dei ministri, una composizione non rispettosa della forza del M5S figlia di cedimenti e tradimenti gravissimi”. Il messaggio finale di Giarrusso è chiarissimo: “Non possiamo andare avanti così erodendo continuamente il consenso del Movimento”.

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