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venerdì 14 settembre 2018

Perchè è Inutile Preoccuparsi

Guardandoci intorno è agevole constatare come molti di noi sembrino trovarsi in un costante stato di preoccupazione.
E’ sufficiente accendere la TV per individuare i più disparati motivi di preoccupazione.
E poi ci sono i figli, il lavoro, il partner, la casa… tutte ulteriori fonti di preoccupazione.
Se inizi a prendere tutto tremendamente sul serio, allora è probabile che non viaggerai più, non farai uscire di casa i tuoi figli, non andrai più al ristorante, non correrai più neppure il minimo rischio.
Riflettendo razionalmente, tuttavia, si possono individuare delle valide ragioni per le quali preoccuparsi non solo è un atteggiamento spesso inutile e privo di fondamento ma è anche improduttivo e dannoso.
Vediamo perché.
La preoccupazione limita la tua libertà.
Alcune persone sono letteralmente sopraffatte dalla preoccupazione, al punto che non riescono a reagire, si sentono impotenti e incapaci di assumere il controllo della propria vita.
La preoccupazione troppo spesso limita la nostra capacità di azione, la nostra libertà di fare delle scelte ed agire di conseguenza.
La verità è che tu hai il controllo sulle tue azioni, hai il potere di agire in modo proattivo, puoi scegliere come far fronte alle diverse situazioni che l’esistenza pone sulla tua strada.
Non lasciare che la preoccupazione limiti la tua libertà, non far sì che i tuoi timori abbiano la meglio sulla tua capacità di scelta.
Preoccuparsi è dannoso per la tua salute.
La preoccupazione non è uno stato naturale della tua mente ed è in grado di incidere negativamente sul tuo stato di salute.
Quando sei preoccupato, il tuo livello di stress incrementa, così come la pressione sanguigna, i muscoli si contraggono e spesso insorgono delle emicranie.
Preoccuparsi non è una necessità.
I bambini si preoccupano? Gli animali si preoccupano? Tutti gli adulti si preoccupano?
Non c’è nulla nell’essere umano che renda la preoccupazione uno stato necessario e connaturato all’uomo.
La preoccupazione è uno stato di alterazione del nostro normale e naturale equilibrio.
La preoccupazione distorce la realtà.
Viviamo in un’epoca in cui, a fronte di innumerevoli potenziali fonti di preoccupazione, la realtà è migliore di quanto a volte siamo portati a pensare.
Rispetto al passato le persone vivono più a lungo, l’accesso ai servizi sanitari è più agevole, maggiori sono le opportunità per crescere personalmente e professionalmente, è più facile viaggiare, accedere alle informazioni e così via.
Rischi e potenziali pericoli sono presenti ovunque, questo è ovvio, ma la preoccupazione troppo spesso ci fa dipingere il nostro presente in termini peggiori di ciò che la realtà davvero di offre.
Raramente le cose accadono così come tu le avevi immaginate. Quando sei in uno stato di preoccupazione, in qualche modo stai cercando di anticipare il futuro.
E’ come se tu pensassi: “Molto probabilmente le cose andranno per il peggio”.
Ma non è affatto così. Non avrai mai la possibilità di sapere cosa ti riserva il futuro. Non puoi predirlo o anticiparlo.
Allora a cosa serve immaginare uno scenario catastrofico? A cosa serve preoccuparsi?
Preoccuparsi è totalmente improduttivo.
Quando siamo preoccupati difficilmente riusciamo a concentrarci su altre attività o a godere di ciò che ci circonda.

Non c’è alcuno motivo ragionevole per sprecare le tue energie per qualcosa che non ti porterà da nessuna parte.
Utilizza il tuo tempo e le tue energie per qualcosa che ti piace fare, per la tua famiglia, i tuoi amici, le tue passioni.
Come possiamo allora liberarci da quello stato di costante ed intensa preoccupazione che tutti noi a volte avvertiamo?
Non è semplice ma c’è qualcosa al riguardo che possiamo cercare di fare.
Realizza pienamente che tu hai il controllo.
E’ chiaro, ci sono delle situazioni più grandi di noi sulle quali non abbiamo alcun potere.
Lutti, malattie, incidenti sono eventi che purtroppo si verificano nella vita di ciascuno di noi, sono inevitabili, e non abbiamo alcuna possibilità di contrastarli.
Ma abbiamo sempre il potere di poter decidere come affrontare e reagire a queste drammatiche situazioni, come rimetterci in carreggiata e guardare al futuro con fiducia.
La preoccupazione in fondo è una scelta, così come lo è la possibilità di superarla. Ed in quanto tale, è nella nostra sfera di influenza.
Poni le situazioni nella giusta prospettiva.
Spesso, a distanza di tempo, ci rendiamo conto di come fossero ingiustificate quelle preoccupazioni che così a lungo ci avevano attanagliato.
Quando sei preoccupato, cerca di vedere la realtà con distacco, prova a mettere per iscritto ciò che ti preoccupa, cerca di individuarne le possibili conseguenze, analizzalo con razionalità.
Affronta le tue paure.
Se qualcosa ti spaventa, non scappare, ma prova ad affrontarlo.
Se riuscirai ad affrontare qualcosa che ti intimorisce, probabilmente ti renderai conto che in fondo non era così male come pensavi che fosse.
Non cercare di avere tutto sotto controllo.
E’ impossibile.
Non puoi avere il pieno controllo di tutto ciò che accade intorno a te.
A volte dobbiamo semplicemente rilassarci ed accettare che le cose accadono anche contro la nostra volontà.
Ciò è parte della vita, e la preoccupazione non la cambierà certo in meglio.
Smettila di prenderti troppo sul serio.
E’ così grave sbagliare o fallire?
Impara a riderci su, la vita non è così seria.
Realizza che la preoccupazione è un’abitudine.
Come ogni abitudine, anche la preoccupazione si alimenta da sè.
Può essere estremamente ardua da sradicare.
Ma è possibile, passo dopo passo, come ogni abitudine.
“Sono un uomo vecchio, ho conosciuto molti grandi problemi, ma la maggior parte non sono mai accaduti se non nella mia mente”.  – Mark Twain.

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