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lunedì 28 maggio 2018

L'italia è un paese commissariato!

Marco Cedolin

Se esiste un qualcosa di positivo in questi tre mesi di tira e molla post elettorali, iniziato ai primi di marzo e conclusosi stasera quando Giuseppe Conte non ha potuto fare altro che arrendersi di fronte a Mattarella e rimettere il mandato che lui stesso gli aveva conferito ad obtorto collo, è il fatto che finalmente i grandi poteri che da decenni gestiscono la nazione sono stati costretti a gettare la maschera, mostrando per forza di cose a tutti (Anche ai più imbecilli) la mera realtà….

L'Italia è un Paese commissariato, che non ha più alcuna autonomia politica e il cui destino ineluttabile è quello di essere eterodiretto da Bruxelles e soci, a prescindere da quale sia il risultato della farsa elettorale.

L'infinita diatriba sulla figura del futuribile ministro Savona è solamente una foglia di fico troppo piccola perché possa nascondere la realtà. Probabilmente si tornerà a votare, ma sarà un esercizio totalmente inutile, dal momento che si dovrà conto tinuare a farlo fino al momento in cui dalle urne non uscirà il risultato gradito a Bruxelles, ai mercati, alle banche ed ai poteri ad esso collegati.

Il futuribile governo M5S-Lega non è caduto dopo qualche mese, perché debole nei numeri o fiaccato dalle contraddizioni interne. È stato abortito prima che nascesse, perché sgradito all'elitè sovranazionale che per bocca di Mattarella ha decretato “Questo matrimonio non s'ha da fare". Nonostante raccogliesse la maggioranza dei voti degli italiani e Di Maio e Salvini fossero riusciti a fare sintesi fra loro, producendo un accordo di 60 pagine estremamente accurato e che sicuramente non può essere tacciato come sovversivo.

Se il popolo, ammesso che in Italia esista ancora un popolo, non farà sentire la sua voce prendendo in mano il proprio destino, le prossime elezioni saranno ancora più inutili di quanto non lo siano state queste. Il Re è nudo è non bisogna sforzarsi troppo per capirlo.

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