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mercoledì 15 maggio 2024

 E crearono la scuola, come il diavolo comandava. 

Il bambino ama la natura, così l'hanno rinchiuso in quattro mura. 

Non può stare seduto per ore senza muoversi, così hanno ridotto al minimo la sua libertà di movimento. 

Gli piace lavorare con le mani e hanno iniziato a dargli informazioni e teorie. 

Ama parlare onestamente - gli hanno insegnato a stare in silenzio. 

Si sforza di capire - gli hanno insegnato ad imparare a memoria. 

Vorrebbe esplorare e usare la propria conoscenza (dell'anima) - ma ha ottenuto il tutto in forma pronta su decine di fogli grigi di lavoro. 


Attraverso tutto questo, i bambini hanno imparato ciò che non avrebbero mai imparato in altre circostanze: hanno imparato a non mettere in discussione nulla e ad adattarsi.


Adolphe Ferrière


A scuola non mi hanno parlato

della luna e le sue fasi,

della terra e dei suoi cicli,

non mi hanno parlato della morte

come nascita,

non mi hanno parlato della sessualità

come sacra,

non mi hanno parlato del corpo

come tempio delle emozioni.

Mi hanno detto di adeguarmi,

di adattarmi,

mi hanno detto di sedermi

sempre nello stesso banco

e vedere le cose ripetutamente

da un solo punto di vista.


Mi hanno qualificata con dei numeri,

mi hanno fatta sentire a volte di più

ma quasi sempre meno di altri.


A volte meritavo,

altre volte no.


Mi hanno detto che ero distratta,

ribelle e irrispettosa,

mi hanno detto di stare zitta,

di studiare anche quello che non mi piace

e di prendere un foglio,

come se fosse una minaccia.


Volevano spaventarmi,

mi volevano sottomessa,

mi volevano sistemica,

mi volevano senza fiatare,

mi volevano obbediente,

mi volevano prolissa.


Ma nessuno ha mai voluto

che mi conoscessi.


Nessuno mi ha aspettata

nessuno mi ha chiesto,

nessuno si è fermato a guardarmi.


Quando esisterà una scuola

che guardi a ciascuno con attenzione?


Quando smetteremo di voler essere tutti uguali?


Siamo lupi battezzati da cani.


Voglio ululare alla luna

senza essere chiamata pazza,

voglio vivere al mio ritmo

senza programmare mete.


Voglio sentire senza paura.


Ti regalo la mia struttura,

ti regalo la mia produttività.


Lasciami libera, creativa,

e anche se non ti piace,

e anche se ti dà fastidio,

lasciami anche

selvatica.


- Milagros Neptuno -

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