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giovedì 13 dicembre 2018

Finestra di Overton

La cosiddetta “Finestra di Overton” (“The Overton Window”) è una vera e propria tecnologia di persuasione occulta delle masse. Stiamo parlando di “ingegneria sociale”, cioè di un modello di rappresentazione delle possibilità di cambiamenti nell’opinione pubblica.
Il nucleo centrale è il seguente: qualsiasi idea, anche la più incredibile e inaccettabile, per potersi sviluppare nella società ha una cosiddetta «finestra di opportunità», da qui il nome Finestra di Overton.
In questa finestra, un’idea può essere invisa, attaccata, derisa, discussa, per poi lentamente e paradossalmente andare a modificare la legge in suo favore. E’ solo questione di tempo.
Avviene qualcosa di incredibile all’interno di questa “finestra di opportunità”, perché l’idea iniziale passa dallo stadio di “impensabile” a quello di un pubblico dibattito, per poi finire all’accettazione totale da parte della massa, divenendo “normalità”.
Quello che più inquieta è sapere che queste “idee” nascono sempre da uno sparuto gruppo e a vantaggio solo di pochi, con danni per tutti gli altri…
Attenzione in questo caso non stiamo parlando del classico lavaggio del cervello, perché qui abbiamo a che fare con una tecnica molto più sottile e soprattutto molto più efficace.
Lo scopo è portare il dibattito fino al cuore della società – attraverso i media compiacenti – per modificare la percezione del suddito, del cittadino, affinché questo se ne appropri e la faccia diventare sua.
Sembra folle e impossibile? Spesso addirittura è sufficiente che un personaggio noto al pubblico, o un politico, promuova una “idea”, anche in modo caricaturale e/o estremo, per far sì che il resto del pubblico o della classe politica smentisca. Non importa, l’idea è nata, il virus è stato inoculato e la «tecnologia” ha iniziato a lavorare, spalancando la finestra…
«Non importa che se ne parli bene o male, l’importante è che se ne parli», con questo aforisma, il grande Oscar Wild dimostra di avere capito il meccanismo quasi un secolo prima di Joseph Overton…
Chi era Joseph Overton
Possiamo dire che Overton non è stato un personaggio importantissimo e noto, anzi, ma quello che ha studiato e scoperto è estremamente interessante per tutti.
Joseph P. Overton (1960-2003) è stato un sociologo e attivista statunitense, già senior Vice Presidente del “Mackinac Center for Public Policy“, un think tank conservatore che si occupa di politiche liberiste.
Morì molto giovane a seguito delle ferite riportate dallo schianto dell’ultraleggero su cui volava. Un incidente strano visto che le cause non furono mai chiarite del tutto.
Per cui possiamo dire che la sua “finestra” è postuma.
Overton semplicemente voleva studiare gli effetti sulla popolazione dei “servatori di pensiero”, i cosiddetti “hink tank”, e delle centrali di influenza del processo politico.
Da questa ricerca concepì che una qualsiasi idea ricade in un intervallo di possibilità che la rende più o meno accettata dalla società. Tutti gli uomini importanti, quelli che contano (politici, economisti, banchieri, pubblicitari, ecc.) si attengono alle idee che la Finestra ritiene accettabili.
I sei stadi secondo i quali ogni idea evolve, sono i seguenti:
  • «Unthinkable» («impensabile», «inconcepibile» cioè inaccettabile, vietato);
  • «Radical» («radicale», ancora vietato ma con delle eccezioni);
  • «Acceptable» («accettabile», l’opinione pubblica sta cambiando);
  • «Sensible» («sensata», cioè razionale);
  • «Popular» («popolare», «diffusa», socialmente accettabile dalla società);
  • «Policy» («legalizzata», l’idea diviene parte concreta della politica).
Grazie a questa “ingegneria sociale”, con gradualità qualsivoglia tabù può essere infranto e reso accettabile dalla società. E’ solo questione di tempo e di propaganda…
L’esempio della rana bollita casca sempre a fagiolo.
Se una rana viva viene gettata in una pentola con l’acqua bollente, questa salta fuori immediatamente, ma se il povero animale viene messo nell’acqua fredda e lentamente si fa aumentare la temperatura, molto gradualmente, questa resta immobile a godersi il tepore fino alla lessatura completa.
Nelle politiche sociali è importantissimo avanzare per gradi e molto lentamente, a parte qualche caso in cui serve invece la tecnica militare chiamata “shock and awe”, del “colpisci e terrorizza”, ma questa è un’altra storia.
La parola “omosessuale”, per esempio, è stata introdotta nella fase in cui l’idea da “impensabile” e “radicale”, doveva divenire “accettabile” e “sensata”.
Agli inizi degli anni Settanta in America i convegni dell’APA, (l’American Psichiatric Association, la casta degli psichiatri) venivano costantemente occupati dagli attivisti dell’associazione LGBT e il risultato fu la cancellazione dell’omofilia dalla lista delle malattie sessuali del DSM, il Manuale Diagnostico-Statistico dei disordini mentali (1973).
Oggi è normalissimo parlare di omosessualità, ma cinquant’anni fa non era assolutamente così!
Traguardi indiscutibili di emancipazione, rispetto e libertà, o siamo nell’alveo di una manipolazione delle coscienze?
Moltissime idee contemporanee erano assolutamente inconcepibili solo qualche decina di anni fa, ma poi sono diventate accettabili per la legge e per la società.
Siamo veramente sicuri che tali “riforme societarie”, siano state ispirate dal bene comune e per gli interessi del gregge? O piuttosto per altri motivi, magari meno etici?
Oggi le “finestre” sono state aperte su moltissimi concetti e idee: gender, microchip sottocutaneo, eliminazione della moneta contante, uteri in affitto, vaccini obbligatori, geoingegneria climatica (scie chimiche), immigrazioni (o meglio invasione) di massa, eutanasia, pedofilia, incesto, ecc.
La cornice della finestra
I vari media (cartacei e televisivi) con i loro “dibattiti” giocano un ruolo decisivo.
TED sta per “Technology Entertainment Design”e ormai è un marchio di conferenze statunitensi gestite dall’organizzazione privata non-profit “The Sapling Foundation”. TED è nato nel febbraio 1984 come evento singolo, poi nel tempo si è trasformato in una conferenza annuale tenuta a Monterey in California, e ogni due anni in altre città del mondo.
Con la scusa della mission: «ideas worth spreading», cioè “idee degne di essere diffuse” vengono invitati personaggi illustrissimi che ovviamente fanno molto comodo al Sistema e al paradigma…
Ricordiamo l’intervento di Bill Gates nel febbraio del 2010 sul tema molto caro ai neo-eugenetisti: il “riscaldamento globale”. La colpa dell’innalzamento del livello di anidride carbonica e quindi del Global Warming è, come da copione, del cancro chiamato uomo e delle sue attività industriali.
Si sa che una diagnosi corretta ha in sé già la terapia. Quindi la soluzione per il patron della Microsoft è la riduzione della popolazione mondiale tramite vaccinazioni di massa e «servizi sanitari orientati alla riproduzione», che tradotto farebbe più o meno “controllo delle nascite e aborti”.
Ecco le precise parole di Bill Gates: «prima di tutto, abbiamo la popolazione. Il mondo oggi ospita 6,8 miliardi di abitanti, e tale cifra sta crescendo speditamente verso i 9 miliardi. Ora, se davvero facessimo uno splendido lavoro in relazione a nuovi vaccini, sanità e servizi sanitari orientati alla riproduzione (aborti, ndA), noi potremo probabilmente ridurre quest’ultimo numero di una percentuale valutabile intorno al 15%»
Saltiamo in Germania all’University of Wurzburg, il 5 maggio 2018 durante l’edizione europea di TED. Questa volta il tema trattato era “Future Societys” e la relatrice Mirjam Heine.
Questa studentessa di medicina ha tenuto un monologo di circa 13 minuti davanti ad una vasta platea di persone applaudenti, in cui parlava in termini positivi della pedofilia, intesa come “normale orientamento sessuale”.
«Pedophilia is an unchangeable sexual orientation. Anyone could be born that way», la pedofilia è un orientamento sessuale immutabile, e “chiunque” potrebbe nascere così. Avete capito?
Non si tratta di una gravissima e inaccettabile deviazione patologica, ma un banalissimo e semplice orientamento sessuale. Tutto qua.
La Finestra di Overton purtroppo si è spalancata sulla pedofilia, ed ecco il meccanismo…
Dalla fase uno (“impensabile”, “inaccettabile”), ci troviamo nella fase due “radicale” (“vietato ma con delle eccezioni”), per cui si inizia a parlarne.
La seconda fase continua con il dibattimento in piccoli convegni (TED è solo l’inizio) dove stimati scienziati faranno delle dichiarazioni sotto forma di discussioni “scientifiche”.
Contemporaneamente e/o precedentemente, in sintonia con il dibattito pseudoscientifico, si costituiscono associazioni di pedofili, le cui dichiarazioni vengono – non a caso – amplificate dai media.
Associazioni e partiti propedofilia sono nati da tempo. La Nambla per esempio (North American Man-Boy Amore Association) è l’associazione di pedofili americani che ha chiesto perfino l’abolizione dei limiti di età per i rapporti sessuali. In Olanda è sorto NVD, il partito di pedofili (poi scioltosi) il cui motto era: “Amore per il prossimo, Libertà e Diversità”.
Sempre nel paese dei tulipani vi è pure la Fondazione “Stitching Martijn” che promuove la pedofilia.
L’argomento quindi cessa di essere un tabù e s’introduce nello spazio d’informazione.
Questo scatenerà fortissimi e aspri dibattiti mediatici: ci saranno esperti a favore (all’inizio pochissimi) e contrari (molti). Anche la popolazione si dividerà, per poi alla fine passare alla fase tre: l’ “accettazione”.
Esattamente quello che sta avvenendo oggi nella nostra società, anche grazie alla propaganda cinematografica. Osserviamo attentamente, con un pensiero libero e scevro da schemi le trame dei film hollywoodiani e quelle della nuova etichetta di regime Netflix. Non c’è un solo film in cui non vi siano omosessuali, l’utero affittato da coppie di gay o lesbiche, eutanasia, pedopornografia e pedofilia. Tutte tematiche entrate nel gioco.
Prendiamo coscienza e facciamo molta attenzione a quello che il Sistema ci fornisce, perché il meccanismo sociale della Finestra è stato messo in moto e su più fronti.
Ora è solo questione di tempo e di coscienza…

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